Cap 15

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Adrian

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Adrian

-La settimana è scaduta, Agon tu e Ivan dirigetevi da Asan, per il pagamento che mi deve.

Se non ha nemmeno questa volta i suoi fottuti soldi che mi deve, sapete cosa fare.-

-Si, Signore.-

Chiusi la chiamata, posando il cellulare sulla mia scrivania, mentre afferravo il bicchiere pieno di vodka, bevendolo tutto d'un fiato, per poi posarlo di nuovo sulla mia scrivania.

Mi trovavo nell'ufficio di casa, mentre controllavo le varie e-mail, e le nuove richieste di carico di droga, che i boss miei alleati, mi chiedevano di vendergli, per poterlo smerciare nel proprio paese.

Bastian era partito per L'Italia, per controllare come procedeva lì, anche se sapevo che era tutto sotto controllo, grazie hai miei uomini fidati.

Ma era anche giusto farsi vedere, per vedere come procedeva il lavoro dei nostri uomini e come procedevano la rendita dei nostri locali.

Presi a rispondere a varie e-mail, per poi mandare un messaggio hai miei uomini che producevano la droga, di preparare nuovi carichi da spedire in Turchia, America e Messico.

Sentii un leggero bussare alla mia porta, notando dallo schermo di fianco al mio computer dove trasmetteva tutta la sorveglianza della casa tranne che nelle alee private, dove si trovavano le nostre camere, sapendo già chi fosse, anche se non avessi guardato lo schermo.

Riconoscevo il bussare delicato della mia donna.

Chiusi lo schermo del mio computer mentre sussurravo un –avanti.-

Con la mia voce sicura e dominante.

La vidi aprire la porta ed entrare timidamente nel mio ufficio, mentre mi accoglieva con quel suo dolce sorriso, che mi faceva battere il cuore all'impazzata come un ragazzino alle prime armi con una donna.

-Posso?-

-Vieni piccola.-

Dissi, intimandogli di entrare e chiudere la porta alle sue spalle.

La vidi avvicinarsi a me, mentre mi giravo con la sedia verso di lei, afferrandola per i suoi fianchi sensuali, attirandola sulle mie gambe muscolose, facendola sedere su di me.

Vidi la sua delicata mano accarezzarmi dolcemente il viso, facendomi inebriare del suo incredibile tocco, come una balsamo per la mia anima oscura, facendomi ruggire di piacere.

-Mi piace quando vieni a interrompermi così.-

Dissi con voce roca, dettata dal desiderio, mentre stringevo i suoi fianchi con fare possessivo, attirandola di più a me, mentre avvertivo la mia erezione risvegliarsi di botta, con il bisogno impellente di sprofondare dentro di lei.

La sentii sospirare di piacere, avvertendo la mia durezza coperta dai miei pantaloni, premere contro quel suo sederino sexy che amavo scopare come il resto del suo corpo sensuale.

Il Diavolo & La Sua NinfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora