Cap 29

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Argon

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Argon

Eravamo di fronte all'immensa villa dei Bala, il loro potere trasudava anche dai muri di quella immensa villa.

Ma tutto quel potere non avrebbe salvato colei che avevo intenzione di prendermi.

Mi ero stufato di sottostare a mio padre, un uomo privo di carattere, comportandosi come un viscido ed elemosinandosi ciò che gli davano.

Come in questo momento, non avevano mai voluto stringere affari con lui, anche se lui in tutti questi anni ci aveva provato, ma era troppo debole per prendersi con la forza quel potere che ci aspettava di diritto.

E io?

Mi aspettava quella donna di diritto, era mia.

Ma no, mio padre non era stato capace nemmeno di proporre un matrimonio di affari anni a dietro e quando fu il giorno che aveva organizzato lo sterminio della loro famiglia, è stato troppo idiota a non far uccidere anche i due fratelli.

Non credendo che due mocciosi avrebbero mantenuto il potere ingrandendosi anno dopo anno, sempre di più.

Stupido idiota, spero che ti faccino fuori così che finalmente io mi possa prendere tutto ciò che mi aspetta di diritto e la donna che ho sempre voluto e preteso al mio fianco.

Attraversammo l'enorme villa, circondata dai suoi uomini, mentre spostavo lo sguardo verso l'immenso giardino, mentre raggiungevamo la porta.

Alzai lo sguardo cercando di capire dove si trovasse in quel momento la mia donna, si perché lei è sempre stata mia, anche se lei non lo sa.

Ma presto avrebbe scoperto, a chi sarebbe appartenuta davvero per sempre.

-Ragazzo-

Mi sentii richiamare dalla voce del mio vecchio, risvegliandomi dai miei pensieri, mentre volgevo lo sguardo verso di lui –Cosa?-

-Non combinare sciocchezze. Questo è l'affare della nostra vita, puoi avere un sacco di puttane a tua disposizione, dimenticati di Ninfea.-

Disse con voce tagliente, sentendo un immensa collera avvolgere le mie membra, sentendo quella voglia di tappargli la bocca per sempre.

Il Diavolo & La Sua NinfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora