Lavorare durante il periodo natalizio era un vero incubo, non avevo un attimo per pensare a quello che stavo facendo e ciò non poteva che aumentare il numero di disastri che finivo per combinare. La signora Martina era una vera santa, nonostante tutto non mi aveva ancora licenziata e si limitava a qualche ammonimento ogni volta che rompevo qualcosa.
Come la ciotola che avevo appena fatto cadere anziché riporla con cautela nella lavastoviglie.
"Ti sei fatta male?" mi chiese preoccupato Nicola, chinandosi verso di me per aiutarmi a ripulire. Effettivamente era la domanda che mi rivolgeva più spesso...
"No, tutto bene. Mi dispiace per la ciotola" mormorai affranta. Un momento, da quando ci restavo male per questo genere di cose? Neanche fosse stato un mio oggetto! Ultimamente sentivo di provare emozioni che mi erano sconosciute e non riuscivo a capirne il motivo.
Cosa mi stava succedendo?
"Senti" iniziò a dire il ragazzo, guardandomi di traverso "domani sera andiamo a mangiare con Lorenzo e Federica?"
"Dove?" mi informai, figurandomi già nella mente il mio abbigliamento per la serata.
"È una sorpresa, ha detto Lorenzo" rispose con un sorriso Nicola, si vedeva che era curioso mentre io ero più in ansia. Non mi piaceva essere impreparata e, non sapendo quale fosse il locale, non potevo preparami al meglio.
Stavo per rispondere qualcosa, quando Martina fece la sua comparsa dalla cucina e disse con un'espressione allegra: "Ragazzi, fate un minuto di pausa e venite ad assaggiare questi nuovi biscotti della fortuna"
Entrambi ci alzammo dal pavimento dopo aver finito di sistemare e, dal momento che i clienti erano tutti serviti, ci spostammo in cucina, dove stavano lavorando la donna e suo marito.
"Sentite che buoni" esclamò entusiasta lei, porgendoci un dolce a testa e aspettando con trepidazione un nostro parere. Per essere una persona che non amava i dolci, mi capitava un po' troppo spesso di mangiarli, ma stranamente non era più fastidioso come prima.
Diedi un morso al biscotto e mi sorpresi a pensare quanto fosse saporito ma allo stesso tempo delicato, quasi piacevole anche per me.
"È buonissimo" replicai con gli occhi spalancati per la sorpresa.
"Concordo!" mi fece eco Nicola, rendendo Martina molto contenta. A lei bastava soddisfare le persone per essere realizzata, era una concezione che non riuscivo ancora a comprendere bene.
La donna tornò a impastare dietro al tavolo da lavoro, mentre io e Nicola ci posizionavamo dietro al bancone, ma non c'erano nuovi clienti, così restammo a chiacchierare tra noi.
"Che frase hai trovato?" cercai di scoprire con curiosità, allungando il collo per sbirciare tra le sue mani il foglietto che era uscito dal biscotto della fortuna.
Nicola abbassò lo sguardo su di esso e ripetè ciò che c'era scritto: "Senza fretta, ma senza sosta"
Alzai gli occhi al cielo pensierosa, cercando di elaborare il significato di quella farse. Anche se credevo ancora fossero delle stupide parole quella stampate su quei pezzi di carta, avevo cominciato a trovare divertente il vero significato nascosto dietro alcune di esse.
"Probabilmente significa che devi goderti tutte le esperienze della vita, ma con calma" sentenziai infine, mostrando al ragazzo un sorriso compiaciuto.
Nicola assunse un'espressione divertita e ribatté: "Direi che si adatta bene al mio carattere. E tu invece, cosa dice il tuo biscotto?"
Mi osservai la mano che stringeva ancora il foglietto e con calma lo aprii, leggendone ad alta voce il contenuto: "Il coraggio è fatto di paura"
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Scegli un biscotto della fortuna
RomanceAvete mai mangiato un biscotto della fortuna? Che frase avete trovato al suo interno? Victoria non ne aveva mai mangiato uno e anche se l'avesse fatto, avrebbe considerato la frase al suo interno come una stupida banalità. Nella sua vita ciò che c...