Credevate davvero di esservi liberati di me? Ma insomma, faccio un riposino per recuperare le forze e Emotiva vi parla di amore? Come se quegli idioti ricambiassero. Stamattina ho avuto un risveglio super euforico, Zena si è alzata prestissimo e per darle un po' fastidio l'ho fatta subito guardare allo specchio: una cicciona piena di acne, perfino io ho chiuso gli occhi dallo schifo. La dovreste vedere come si lamenta e si ingozza, un maialino simil cinghiale, putrido e addomesticato. E' troppo carina quando resta ammaliata dalle modelle curvy, quando lotta e si batte per il body positive, poi torna a casa e trova me che la insulto facendole mettere in dubbio tutti i suoi valori e ideali.
Zena è la persona più mediocre che io conosca. Non è né magra né secca, né intelligentissima né stupida, né mora né nera, è la classica tizia che ti scoperesti una sola notte. Io mi accorgo che si applica a fare di più, che si tiene impegnata nel sociale, nella conoscenza e mi accorgo che lo fa con lo scopo di uscire da tale mediocrità ma "chi nasce tondo, non può diventare quadrato".
Volete sapere qual è la nostra canzone preferita? Creep dei Radiohead. Per chi non la conoscesse, correte ad ascoltare questo capolavoro buzzurri! Il cantante Thome Yorke scrive: "But I'm a creep, I'm a weirdo". Leggendo diverse traduzioni vedo che a "creep" viene dato sempre il significato di "persona sgradevole", non convinta ho cercato cos'altro potesse indicare questa parola e il primo risultato è stato "strisciare". Io credo che Thome volesse proprio intendere "sono un verme" e la traduzione così letterale non rende a pieno la disperazione e l'esasperazione di chi canta e quasi grida, in un lamento, "creep". Ecco, è così che faccio sentire Zena, perciò le piace tanto questa canzone.
Faccio sentire Zena una perdente dall'inizio delle medie ma devo ammettere che prima di quel momento miei grandi alleati sono stati i nostri genitori. Da piccola le piaceva cantare fin quando nostra madre non iniziò a ridere della sua voce commentando ogni stonatura e Razionalità, per proteggere Emotiva, non gliel'ha più fatto fare in sua presenza e, per sicurezza, neanche in presenza di nostro padre. In quel periodo Zena ancora non sapeva di avermi, per questo i nostri genitori sono stati essenziali per la mia crescita, la forte Emotiva Tragica. A sei anni e mezzo ha letto la sua prima parola, "stella" fu la prima della classe a leggerla subito e bene e se la ricorda ancora è grazie alla sua maestra che la riempì di baci per congratularsi. A soli sette anni Zena già scriveva e papà le correggeva le doppie, nello stesso anno aveva imparato a scrivere l'alfabeto greco ma non c'era nessuno a dirle che era una cosa piacevolmente inusuale avere certi interessi alla sua età, a dieci anni restava già da sola a casa, sapeva cucinare e studiava senza nessuno che la obbligasse a farlo. Tutte queste cose date per scontato hanno permesso la mia nascita e la nascita del mio lavoro più antico, il quale si può sintetizzare in una brevissima frase: "NON E' MAI ABBASTANZA". Si, l'ho scritto in maiuscolo perché lo urlo ogni giorno nella testa di Zena, così forte che a volte ha bisogno di gridarlo anche lei, ad alta voce. Glielo urlo ogni volta che si guada allo specchio, ogni volta che raggiunge un obiettivo, ogni volta che si mette in gioco. "Ritirati, smetti di fare la dieta, non studiare, non andare a lavorare, perché NON SARA' MAI ABBASTANZA, per te, ora che ai tuoi non frega più un cazzo."
Questo le dico, a Zena la fallita, che invece di reagire e farmi divertire si adagia su ogni cosa, una noia mortale. Butta tutto dentro a quella voragine e reagisce passivamente, somatizzando. Zena è una fallita perché non lotta, perché le conviene stare a letto e dire a tutti che non fa le cose perché sta male. Zena è una fallita che evita il fallimento ma evitandolo fallisce. Evitare il fallimento significa evitare di crearsi un futuro, evitare di creare rapporti, di amare, di voler bene, di provare piacere, di scopare, tutto. Anche quando esce evita di litigare perché implicherebbe perdere qualcuno. Per quei due giorni che sono mancata Emotiva ha litigato con quasi tutto il gruppo. Non vi dico la fatica per rimediare ai suoi errori, ho dovuto sgridare Zena per non avere saputo chiamare Razionalità a darle una mano. Manco un po' di contegno sa darsi senza di me, fallita del cazzo.
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Storie di un' Emotiva Tragica
HumorCome Zeno si affaccia alla psicologia così l'Emotiva Tragica, protagonista, racconta le sue bizzarre vicissitudini nel modo più leggero ma riflessivo possibile. Una storia ai limiti del tragicomico, vera e con una profonda introspezione psicologica.