"Ce la puoi fare Clare" continuava a ripetersi senza sosta da almeno mezz'ora. Era una settimana che la ragazza preparava i bagagli ma continuava a pensare che mancasse qualcosa. Fece il giro della sua stanza per la terza volta, aprendo cassetti e armadio per essere sicura di non aver dimenticato nulla, e si sedette nuovamente sul letto.
-Ormai non si torna indietro- disse a se stessa per l'ennesima volta. Clare osservò con malinconia la sua camera, consapevole che per un po' sarebbe stata lontana da casa. Era la prima volta che le capitava e non sapeva bene come gestire la cosa. Da quel giorno la sua vita sarebbe cambiata completamente e ancora non riusciva a capacitarsene del tutto. All'età di sedici anni sarebbe finalmente riuscita ad entrare alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
A undici anni, quando la scuola mandava la lettera, Clare era priva di poteri. Nonostante entrambi i suoi genitori fossero maghi straordinari, sembrava proprio che lei fosse una maganò. Loro avevano sempre cercato di non farla sentire diversa mandandola nelle scuole babbane e vivendo ai margini del mondo magico, ma lei si era sempre sentita incompleta. Non era mai riuscita ad accettare il fatto di essere diversa e e si era sempre sentita in bilico tra due mondi, senza però esser mai parte completamente né di uno né dell'altro.
Un anno prima però tutto era cambiato. Clare si trovava in giardino a leggere sotto l'ombra di un albero quando d'un tratto aveva sentito dei rumori, prima un tonfo e poi un pigolio sommesso. Spinta dalla curiosità si era avvicinata alla fonte del suono e aveva trovato un uccellino con l'ala spezzata. Per non spaventarlo, lentamente si era chinata per raccoglierlo, e proprio in quell'istante qualcosa di incredibile era successo: appena lo aveva sfiorato si era sentita attraversare da un'energia fino a quel momento sconosciuta e l'uccellino era guarito come per incanto e volato via.
Per qualche istante Clare era rimasta immobile ad osservare il punto in cui lo aveva visto sparire ma dopo essersi ripresa era corsa in casa come un fulmine per dirlo ai suoi genitori.
Anche loro come lei ormai avevano abbandonato le speranze ma non appena la ragazza finì di raccontare ciò che era successo ne furono entusiasti.
Sua madre scrisse una lettera in cui spiegava la sua situazione ad Albus Silente, il preside di Hogwarts, e ottenne il permesso per poterle insegnare a casa ogni argomento trattato a scuola negli anni che non aveva potuto frequentare. Clare sarebbe così potuta andare ad Hogwarts il sesto anno, dopo aver superato un esame di ammissione su tutte le materie.
In un primo momento non era stato per nulla semplice, ma era così determinata nel suo intento che in che in quel poco tempo che aveva avuto a disposizione aveva imparato tutto quello che doveva e adesso era allo stesso livello degli altri.
Ad un tratto Clare sentì bussare alla porta della camera e suo padre entrò subito dopo: era giunto il momento di andare.
Salutò sua madre abbracciandola forte, poi lei e suo padre caricarono tutti i bagagli sulla macchina, pronti a dirigersi verso la stazione di King's Cross.
Una volta arrivati si fecero largo tra la folla che invadeva la stazione, alla ricerca del binario nove e tre quarti, che in tutte le volte che era stata lì la ragazza non aveva mai visto.
Spingendo il gigantesco carrello con tutte le sue cose, arrivarono al binario nove e Clare si guardò attorno per cercare quello giusto, ovviamente non trovandolo. Suo padre però le mise una mano sulla spalla, indicandole un'ampia colonna tra il binario nove e il dieci.
-Devi attraversarla- disse e lei lo guardò confusa.
Proprio in quel momento però vide una ragazza con un carrello enorme tanto quanto il suo pieno di bagagli superarli correndo e la osservò stupefatta dirigersi verso la parete e sparirvi attraverso.
STAI LEGGENDO
Oltre le barriere
FanfictionChe cosa accadrebbe se una maganò acquisisse improvvisamente i poteri? È quello che è successo a Clare Gordon. Hogwarts sarà per lei l'inizio di una nuova vita. Ma sarà l'incontro con Draco Malfoy a sconvolgere per sempre la sua esistenza. "-Conosci...