XXII capitolo : Ricominciare

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Nei giorni successivi tutto riprese meglio di prima. La scuola in seguito al lavoro di molti maghi e streghe ritornò perfettamente agibile, la professoressa McGrannit divenne preside e si preoccupò che le lezioni riprendessero il prima possibile, tutti i professori dimostrarono la massima collaborazione e tutti gli studenti terminarono l'anno senza intoppi anche chi, come Harry e i suoi più fedeli amici, non l'aveva frequentato interamente. Il giorno del diploma fu nello stesso tempo splendido e triste perché molte persone care non c'erano più. A Draco, inaspettatamente, giunse una lettera di sua madre. Non avevano più avuto sue notizie dal giorno della battaglia; diceva loro che si era lasciata alle spalle la sua vita precedente, che ne conduceva una ritirata e senza magia e che augurava loro ogni bene. Clare e Draco furono felici di sapere che non le era accaduto nulla di male e che, a modo suo, appoggiava il loro amore.

I genitori di Clare avevano continuato a voler accogliere Draco in casa loro anche dopo che lei si era ripresa dalla sua "morte temporanea": siccome era grazie a lui che lei era ancora viva non se l'erano sentita di farlo andare via, a vivere da solo nell'immensa casa della sua famiglia. Talvolta la madre di Clare scriveva a Narcissa, perché voleva che potesse essere presente per il figlio; Harry e Draco erano riusciti persino ad appianare tutte le divergenze e a mettere da parte l'odio che c'era stato tra di loro negli anni precedenti e di questo la ragazza era contenta. Narcissa aveva inoltre fatto loro un regalo inaspettato, donando a lei e al figlio l'intero patrimonio di famiglia, compresa la villa e le altre proprietà. Lucius Malfoy era stato arrestato per i suoi crimini e nonostante Clare non potesse definirsi dispiaciuta dato che aveva cercato di ucciderli entrambi sapeva che Draco non ne era totalmente indifferente, dopotutto era pur sempre suo padre; una volta era andato a trovarlo ad Azkaban, che nel frattempo era stata liberata dai dissennatori, ma aveva preferito essere da solo. Quando era tornato a casa era molto turbato e Clare aveva preferito non fargli troppe domande. Lui le aveva comunque raccontato tutto la sera: suo padre non stava particolarmente bene, ma aveva deciso di collaborare rivelando i nomi di alcuni servi del Signore Oscuro che erano riusciti a scappare. Subito non aveva nemmeno voluto vedere il figlio, ma poi aveva desistito nel suo intento e dopo aver parlato con lui aveva capito la sua scelta. Certo, non era un grande sostenitore di Clare e avrebbe preferito che Draco frequentasse una Serpeverde purosangue, piuttosto che la Grifondoro che gli aveva fatto rinnegare tutto ciò a cui era stato educato a credere, ma per lo meno non la odiava come prima e non le augurava una morte atroce.

...

Quel pomeriggio Clare e Draco erano andati a fare una passeggiata per Londra, che non avevano più visitato insieme dopo Natale. Per lui ogni volta muoversi in giro per il mondo babbano, dove lei aveva passato la maggior parte della sua vita, dove era andata a scuola insieme a tutti i bambini senza poteri, alle persone normali, era un'esperienza strana. Guardava meravigliato ogni cosa, stupendosi di tutto quello che si poteva fare senza la magia. Dopotutto la maggior parte delle cose non erano conosciute nel mondo magico. Cosa se ne potevano fare delle cassette delle lettere quando un gufo ti recapitava la busta tra le mani, o di un'automobile, quando ci si poteva smaterializzare, usare passaporte e polvere volante per spostarsi da un luogo all'altro? Clare e i suoi genitori vivevano a Diagon Alley, ma quasi al confine con il mondo babbano in cui lei si era perfettamente ambientata e in cui non aveva alcun tipo di problema. Era stato buffo vedere Draco alle prese con i semplici elettrodomestici o i mezzi pubblici.

-Davvero, non so proprio come tu abbia fatto a vivere senza la magia per così tanto tempo...- le disse Draco in quel momento, mentre cucinava il pranzo e Clare scoppiò a ridere.

-Oh quante storie! Non è poi così complicato- disse stringendosi a lui.

-Davvero... ci sono così tante cose diverse... così tanti oggetti. È... diverso- concluse dandole un bacio sulla fronte.

-Beh, quando sei senza poteri ti devi arrangiare in qualche modo. Fino a tre anni fa non ne avevo e fino a quando non sono comparsi da soli ho vissuto come una persona normale-.

In quel momento sentirono bussare alla porta. Clare si affrettò ad andare ad aprire, avrebbero dovuto essere i suoi genitori; invece, davanti a sé vide due maghi, probabilmente Auror.

-Draco Malfoy abita qui?- chiese uno e proprio in quel momento Draco comparve alle spalle di Clare, mettendole un braccio attorno alla vita.

-Salve, c'è qualche problema?- domandò tranquillamente. Clare non capiva cosa stesse succedendo.

-Abbiamo un ordine di arresto per lei da parte del Ministero. Deve seguirci- dichiarò l'Auror, mentre entrambi entravano in casa.

-Cosa? No, non è possibile, abbiamo già risolto la questione tempo fa- Clare guardò Draco ma anche lui non sapeva cosa dire.

-Sono ordini del Ministero, noi dobbiamo solo eseguirli- poi rivolti a lui, -Spero che decida di seguirci senza causare problemi-. Clare stava già per replicare, ma Draco la fermò.

-Non c'è problema-, poi si volse verso di lei, -Non preoccuparti, andrà tutto bene- la baciò un'ultima volta, prima di avvicinarsi ai due Auror e in un attimo si smaterializzarono. Clare rimase ferma lì, senza sapere che fare. Stava accadendo tutto troppo in fretta, non poteva essere vero. Decise di contattare Harry, magari lui sapeva qualcosa. Corse subito in camera sua per scrivergli una lettera e spiegargli cosa fosse successo e in men che non si dica la diede al gufo di suo padre, sperando che riuscisse a fargliela avere in tempo. Per fortuna i suoi genitori sarebbero arrivai di lì a poco e non avrebbe dovuto affrontare tutto da sola.

Erano passate quasi sei ore da quando aveva spedito la lettera, nelle quali l'angoscia per il destino di Draco l'aveva divorata, quando arrivò la risposta da Harry: il Ministero aveva diramato un ordine di arresto per tutti i Mangiamorte rimasti, nessuno escluso, per sottoporli ad un processo che si sarebbe tenuto il giorno seguente.

Nel mondo magico la paura rimastaera ancora tanta e le persone avevano bisogno di qualcuno su cui riversare laloro rabbia e il loro dolore. Harry promise all'amica che sarebbe statopresente al processo di Draco e che avrebbe fatto tutto quello che poteva, manon poteva garantirle nulla. Clare sperava solo che ci sarebbe stato un giustoprocesso, nel quale tutti si sarebbero resi conto che Draco fosse dalla loroparte e che nella battaglia di Hogwarts aveva combattuto contro Voldemort. 



Nota: Mancano davvero pochi capitoli al termine della storia. Siccome l'ultimo aggiornamento risaliva a settembre pubblicherò insieme le ultime parti. Fatemi sapere cosa ne pensate. 

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