XVII capitolo : La battaglia

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I nemici arrivarono in massa: c'erano giganti spaventosi, creature malefiche, Mangiamorte che arrivavano sotto forma di fumo nero e scagliavano maledizioni ovunque e poi i ragni... ragni giganteschi, neri e pelosi spuntavano da ogni dove. Per un attimo la paura immobilizzò Clare, ma la ragazza si riprese subito, non era certo quello il momento di farsi prendere dal panico. In quel momento le venne in mente la prima volta che Draco era stato gentile, dopo che i suoi amici si erano presi gioco di lei creando proprio un ragno per spaventarla e lui, ignorando l'odio tra Serpeverde e Grifondoro e mettendo da parte l'orgoglio, si era scusato, stupendo lei e probabilmente anche se stesso. Il ricordo del suo sorriso che si addolciva solo quando si posava su di lei le diede forza. Forse lei e Draco non sarebbero mai riusciti a stare insieme ma il solo pensiero del suo volto bastava a darle un coraggio inaspettato.

Le maledizioni iniziarono a volare dappertutto, il castello veniva bruciato e colpito, i vetri colorati delle finestre cadevano come pioggia sia sui nemici che sui compagni. Man mano che la battaglia proseguiva Clare vedeva intorno a sé i corpi stesi a terra tra le macerie, chi solo schiantato o ferito, chi morto, sia amici che nemici. In quel momento però non potevano pensare alle loro perdite, dovevano preoccuparsi di difendersi per il maggior tempo possibile. Cercavano di ripararsi dentro al castello ma anche all'interno non erano protetti perchè i nemici continuavano ad entrare, persino dalle vetrate e schivare i colpi diventava quasi impossibile. Intorno alla ragazza regnava il caos, gli studenti correvano ed urlavano e lottavano come meglio potevano, ma alcuni erano allo stremo, non erano abituati a combattere veramente né tanto meno ad uccidere mentre i Mangiamorte volevano solamente annientarli. Molti erano solo dei ragazzi che avevano sentito parlare d'incantesimi unicamente nelle aule scolastiche; soprattutto le maledizioni senza perdono, per loro era sempre stato proibito anche solo pensare di usarle contro qualcuno. Adesso si trovavano di fronte persone che non si preoccupavano minimamente di uccidere dei ragazzi che non erano in grado di difendersi contro questi incantesimi. La battaglia era certamente impari.

Un lampo verde esplose a pochi metri da Clare. La ragazza si voltò appena in tempo, per allontanarsi dalla traiettoria successiva e davanti a sé vide un Mangiamorte. Non si fermò a pensare nemmeno un secondo e gli scagliò contro un incantesimo che lo fece volare contro una colonna. Continuò a correre ma inciampò e non appena vide su cosa sentì un colpo al cuore: disteso a terra c'era il corpo senza vita di Colin Canon, un ragazzo dei Grifondoro del sesto anno, appassionato di fotografia e grande ammiratore di Harry. Avrebbe dovuto essere andato via con gli allievi più giovani, ma era voluto rimanere per difendere la scuola ed era morto. Le lacrime iniziarono a salire, ma Clare non poteva fermarsi; si alzò, asciugandosi gli occhi con la manica della maglia, e ricominciò a correre.

La scuola era devastata, dappertutto c'erano solo rovine e morte.

L'angoscia la stava attanagliando, la ragazza non avrebbe mai pensato di vedere una cosa simile, quelle immagini se le sarebbe portare dentro per sempre, se mai un sempre ci fosse stato. Continuava a combattere senza sosta, dando fondo a tutti gli incantesimi che conosceva, ma ancora non riusciva ad usare le maledizioni, neanche contro chi provava ad ucciderla.

Ad un tratto vide Draco, di sfuggita, ma era certa che fosse lui.

Era con i suoi amici, Tiger e Goyle. Clare tornò indietro e li vide sparire attraverso un muro. Si lanciò contro la parete, ma quella rimase impenetrabile. Dov'era andato, cosa era successo? La ragazza tastò il muro alla ricerca di un'apertura, in preda all'angoscia.

-Ti prego- mormorò appoggiando i palmi sulle mattonelle fredde, finché non sentì che cambiavano. Apparve una porta che si spalancò all'improvviso, mostrando una stanza enorme, di cui non si vedeva la fine, stracolma degli oggetti più disparati. Clare iniziò a camminare in quel labirinto, tenendo la bacchetta alta davanti a sé.

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