XIX capitolo : Non è ancora finita

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L'orrore e la disperazione presenti nel castello erano spaventosi, se non fossero stati tutti sicuri di ciò per cui combattevano avrebbero mollato molto prima. Nonostante tutto però, nonostante le perdite ed il dolore avevano ancora speranza ed avrebbero continuato a lottare.

Clare si alzò con fatica e Draco la guardò allarmato. Lei gli fece cenno di non preoccuparsi e si chinò a dargli un bacio. Poi, zoppicando leggermente, si avvicinò ai Weasley, riuniti tutti in un silenzio attonito: Fred e George erano inseparabili, nessuno avrebbe mai potuto credere che una simile tragedia potesse accadere. George era in piedi lontano da tutti e teneva lo sguardo spento fisso sul fratello. Affianco a lui Clare vide la sua amica Alyssa e per un istante si chiese se non fosse il caso di lasciarlo da solo con lei. Quando l'aveva incontrata la prima volta a casa della famiglia Weasley Alyssa le aveva subito messo un po' di soggezione, soprattutto dopo che George le aveva raccontato di come lei lavorasse al Ministero per passare informazioni all'Ordine. Clare aveva subito pensato che lei provasse per George più di quando lui non vedesse e anche se non la conosceva bene le dispiaceva per lei. Cercò di ignorare la sensazione di inadeguatezza che la assaliva di fronte a quella ragazza e raggiunse George. Quando fu abbastanza vicina lui alzò gli occhi, ma non sembrò vederla davvero.

-George- mormorò, mentre vedeva le lacrime tornare a scorrere sul suo viso. Si avvicinò a lui e lo strinse forte a sé. Per un attimo George rimase immobile, poi la avvolse tra le braccia con disperazione, come se lei fosse la sua ancora di salvezza.

-Mi dispiace tanto- mormorò Clare, con il viso premuto contro il suo petto. Nonostante George fosse molto più alto di lei in quel momento sembrava un bambino spaventato e indifeso che non riusciva a capacitarsi di quello che era appena successo.

-Non c'è più. Fred non c'è più- mormorò con voce rotta, affondando il viso tra i capelli della ragazza. In quel momento fu come se tutte le sue forze lo avessero abbandonato di colpo. Crollò in ginocchio, prendendosi la testa fra le mani.

-Se fossi stato con lui... magari... forse lui sarebbe ancora vivo- sussurrò tra le lacrime. Clare si chinò alla sua altezza, prendendogli il viso tra le mani e costringendolo a guardarla negli occhi.

-Non è stata colpa tua. Non potevi fare assolutamente nulla. È stato Voldemort, George, e io ti prometto che lo fermeremo, a qualunque costo-. Lo strinse tra le braccia di nuovo e lui pianse contro la sua spalla. Dopo che si fu calmato Clare si avvicinò a Ron, che aveva Hermione al sui fianco e lo abbracciò. Poi si rivolse a lei.

-Harry?- chiese e lei scosse il capo. Harry non era più nella stanza da parecchio tempo ormai e Clare aveva un brutto presentimento... che si fosse davvero consegnato a Voldemort? La ragazza sperava ardentemente di sbagliarsi, anche se in fondo al cuore sapeva che quella fosse l'unica cosa che lui potesse fare per salvare i suoi amici, non avrebbe mai accettato di veder morire ancora qualcuno per causa sua.

Clare tornò da Draco, che era certa non l'avesse mai persa di vista nemmeno per un secondo, e lo abbracciò, ringraziando che fosse lì con lei. Guardandosi poi intorno vide Neville uscire dalla sala ed andare fuori dal castello. Qualcosa la spinse a seguirlo e Draco andò con lei. Clare vide Neville chinarsi a raccogliere qualcosa e guardando meglio si accorse che si trattava del Cappello Parlante. Probabilmente il ragazzo li sentì dietro di sé, perché si voltò verso di loro.

-Clare... Draco...- disse con tono sfinito. Non ebbe nemmeno la forza di stupirsi nel vedere Draco al suo fianco. I due gli si avvicinarono e Clare gli poggiò una mano sul braccio.

-Clare...- mormorò Draco al suo fianco e lei si voltò a guardarlo: aveva lo sguardo fisso su qualcosa davanti a loro. La ragazza si girò e quella visione le gelò il sangue nelle vene: i Mangiamorte stavano tornando.

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