XVIII capitolo : Speranza per il futuro

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Uscirono fuori dal castello, dove la battaglia infuriava più feroce che mai. La lotta era indubbiamente impari: mentre loro eravamo sempre più allo stremo delle forze, i loro avversari che soccombevano erano continuamente sostituiti da altri più freschi e sempre più crudeli. I nemici aumentavano sempre di più, parevano non finire mai: oltre ai Mangiamorte lottavano contro di loro molte creature magiche che si erano schierate dalla parte del Signore Oscuro. Tra loro svettavano i giganti, che con la forza d'impatto dei loro bastoni ricurvi spazzavano via molti maghi e streghe con una facilità estrema. Dalla Foresta Proibita i ragni continuavano ad arrivare a centinaia, il loro zampettio era sempre più lugubre e fastidioso e quando Clare si voltò verso quel rumore raccapricciante vide Hagrid sparire in mezzo a loro e venire trascinato verso la loro tana.

I suoi compagni continuavano a cadere intorno a lei come fantocci di carta. Solo Draco era affianco a lei adesso, Harry, Ron ed Hermione erano andati a cercare Voldemort e loro erano appena sopravvissuti ad un tremendo attacco di dissennatori. Erano esausti, non avrebbero resistito ancora per molto. Clare sentì un incantesimo sfiorarle la gamba e sul pantalone di aprì uno squarcio, che iniziò poi a sanguinare. Cadde in ginocchio e Draco cercò di aiutarla ad alzarsi, se fosse rimasta lì sarebbe stata un bersaglio facile. Lui avrebbe voluto portarla al sicuro, ma sapeva meglio di lei che lì non c'era più nessun posto veramente sicuro. Clare non voleva assolutamente arrendersi alla prima difficoltà e, anche se con fatica, si rialzò e continuò a combattere.

Ad un certo punto una voce gelida e sibilante attraversò la mente di tutti loro: era Voldemort, che affermava che avrebbe fatto ritirare immediatamente il suo esercito per dare loro il tempo di disporre dei loro morti, a condizione che Harry si fosse consegnato a lui raggiungendolo nella Foresta Proibita. Se questo non fosse avvenuto, avrebbe ucciso chiunque avesse tentato di proteggerlo e nasconderlo. All'istante tutti i Mangiamorte e i loro alleati lasciarono il castello, un silenzio surreale avvolse tutto e in molti iniziarono a portare i feriti e i caduti dentro al castello. Clare cadde in ginocchio stremata e Draco si affrettò a prenderla tra le braccia per portarla dentro.

-Devo aiutare... dobbiamo portare dentro gli altri- mormorò sfinita ma lui scosse il capo.

-Prima ti porto nella Sala Grande, così che possano curarti e io torno ad aiutare-.

La ragazza si rese subito conto di quanto lui avesse ragione e non protestò più, abbandonandosi contro il suo petto.

In quel momento più avanti scorse George. Era malconcio, il viso graffiato e stanco, la manica della giacca strappata e i pantaloni sporchi di polvere e sangue.

Quando si voltò e vide Clare e Draco sembrò sorpreso, e per un secondo nel suo sguardo balenò un lampo di dolore. La ragazza cercò di accennare un sorriso che lui si sforzò di ricambiare, poi lo vide correre verso l'ingresso del castello.

Draco la portò dentro e la fece sedere su una delle panche della Sala Grande che erano state addossate alle pareti per lasciare spazio ai giacigli di fortuna improvvisati per i feriti e i caduti.

-Torno subito- disse Draco sfiorandole le labbra con un bacio lievissimo e se ne andò. Clare si sdraiò, stando attenta a non sbattere la gamba ferita, che ora che la tensione la stava abbandonando, iniziava a darle un dolore atroce. Non aveva nemmeno più la forza di recitare un incantesimo per provare a guarirsi da sola. Era stato davvero terribile, la ragazza non avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere nemmeno nei suoi incubi peggiori, aveva visto morire così tante persone ed amici tutti insieme, aveva visto distruggere la scuola che era sempre stata nei suoi sogni, aveva visto creature crudeli e spaventose.

Vide arrivare Harry, Ron ed Hermione e cercò di alzarsi, ma la gamba non riusciva a reggere il suoi peso. Seguendoli con lo sguardo si accorse che tutta la famiglia Weasley era riunita attorno a qualcuno a terra. Ron si fece avanti e gli altri lo lasciarono passare, mostrando il corpo senza vita di Fred tra le braccia di George, il suo viso stravolto dal dolore e dalle lacrime. Clare avrebbe voluto andare lì da lui ed essergli vicina, ma non riusciva nemmeno ad alzarsi in piedi. Intorno a lui tutti piangevano, il loro dolore era straziante. La sofferenza di tutti era terribile, permeava l'aria attorno a tutti loro, in molti avevano perso gli amici, la famiglia, la vita. Di fianco a Fred Clare vide anche Tonks e Lupin che quasi si tenevano per mano e poco più in là Lavanda Brown e Colin Canon. Era assurdo morire così, lottando per la libertà. Erano tutti così giovani, Tonks e Lupin avevano da poco avuto un bambino... era così ingiusto. La ragazza guardò il portone d'ingresso e vide entrare Draco: era sporco di sangue e di polvere e i suoi occhi grigi erano sottolineati da profonde occhiaie scure. Non gli corse in contro solo perché la gamba le faceva malissimo e non riusciva ad alzarsi, ma lui la raggiunse velocemente, abbracciandola forte. A quel punto Clare iniziò a piangere, senza riuscire a fermarsi. Draco la strinse a sé tanto che presto la sua camicia fu completamente intrisa dalle lacrime della ragazza.

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