II capitolo : Diversa

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Per fortuna il mattino seguente Clare non ebbe nessuna difficoltà a svegliarsi e in un attimo fu pronta e piena di energia per affrontare quella nuova avventura. E che dire della colazione, qualcosa di mai visto prima.

Le lezioni si susseguirono senza intoppi fino all'ultima ora prima del pranzo in cui aveva Difesa Contro le Arti Oscure e doveva ancora trovare l'aula che pareva essersi dileguata. Si era dovuta trattenere a parlare con la professoressa McGrannit alla fine dell'ora precedente e quindi non poteva contare sulla guida dei suoi nuovi amici. Cercò di fare mente locale e provò a salire le scale ma poi si trovò in un punto che proprio non riuscì a riconoscere, segno inconfutabile che ormai si fosse persa. Il professor Piton le sembrava molto severo, se fosse arrivata in ritardo alla sua prima lezione con lui non l'avrebbe presa bene.

Stava cercando do capire cosa fare per non beccarsi una punizione il suo primo giorno quando ad un certo punto in fondo al corridoio scorse un volto familiare.

-Grazie al cielo- mormorò, affrettandosi a raggiungerlo. Draco Malfoy avanzava a passo spedito, con lo sguardo perso nel vuoto e non si accorse di lei fino a che la ragazza non si parò davanti a lui.

-Scusami...- disse Clare e lui fissò gli occhi nei suoi. Improvvisamente si sentì nervosa.

-Non riesco a trovare l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure... potresti aiutarmi?- gli chiese e nei suoi occhi lesse della sorpresa.

-Perchè lo chiedi a me?- domandò, come se lei fosse stupida. La ragazza non riusciva proprio a capire cosa ci fosse di male.

-Bè, ci sei tu qui- rispose, le sembrava abbastanza ovvio.

-Io sono un Serpeverde- disse indicando la sua cravatta verde e argento, con lo stesso tono di prima. La stava trattando come se fosse una perfetta idiota, come se proprio non capisse l'ovvio. La ragazza però non riusciva ad intuire il problema.

-E quindi?- gli chiese confusa. Da quello che sapeva non le sembrava proprio che non si potesse parlare con quelli delle altre case.

-E quindi di solito voi Grifondoro non avete a che fare con noi- disse con malcelato scherno, ma lei non voleva dargli la soddisfazione di intimidirla di nuovo.

-Non ti sto chiedendo di diventare il mio migliore amico, ti ho chiesto come posso arrivare all'aula di Difesa Contro le Arti Oscure. Non ho voglia di ricevere una punizione il mio primo giorno. Non mi interessa se sei un Serpeverde. Sono appena arrivata e non so come funziona qui. Ho solo bisogno di aiuto- replicò, cercando di non farsi prendere dall'ansia.

-Per favore- aggiunse, incrociando il suo sguardo e probabilmente fu quello a sorprenderlo più di tutto il resto. Non appena avesse trovato il tempo lei avrebbe dovuto chiedere a Hermione o Ginny come funzionassero le cose con i Serpeverde.

-Terzo piano- rispose lui, infine, quando ormai la ragazza si era convinta che non avrebbe più detto niente, e se ne andò.

-Grazie!- gli gridò, lui fece solo un cenno con la mano e sparì in corridoio.

...

Fortunatamente, grazie all'aiuto del ragazzo, Clare riuscì a raggiungere l'aula in perfetto orario. Il professor Piton la sottopose a qualsiasi domanda riguardante l'argomento, tentando più volte di metterla in difficoltà, ma grazie alla sua preparazione la ragazza riuscì sempre a rispondere. Di certo lui voleva metterla alla prova, verificare che fosse davvero all'altezza del suo corso.

Quando Clare uscì dall'aula insieme ad Harry, Ron ed Hermione un paio di studenti di Serpeverde bloccarono loro il passaggio.

-Bene, Sfregiato, adesso oltre a Weasley e alla Mezzosangue hai una nuova amica, una maganò. Complimenti Potter hai fatto dei passi avanti!- ridacchiò uno di loro guardandola con scherno. Clare sentì il mondo crollarle addosso. Sapeva che prima o poi qualcuno si sarebbe fatto domande sul perché fosse venuta a scuola solo il sesto anno, ma non avrebbe mai immaginato un simile trattamento. E fu in quel momento che capì quello che Draco Malfoy le aveva detto poco prima, sulla rivalità tra Serpeverde e Grifondoro. Proprio in quel momento lui uscì dall'Aula di Difesa Contro le Arti Oscure, lanciandole un'occhiata incuriosita, ma quando si rese conto dei suoi compagni i suoi occhi tornarono ad essere freddi come il ghiaccio. Clare non si era nemmeno resa conto che ci fosse anche lui in classe, presa com'era dalla lezione. I due che li avevano bloccati gli si affiancarono e dal loro modo di fare la ragazza si rese conto e era lui a contare, quelli lì erano semplici leccapiedi.

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