XX capitolo : È questa la fine?

2 0 0
                                    

Clare aprì gli occhi, intorno a sé vedeva solo lampi colorati. Si tirò su lentamente, sentiva tutti i rumori attutiti, sembrava quasi irreale. Riuscì a liberarsi con facilità dal corpo sopra il suo, ma doveva assolutamente trovare la sua bacchetta altrimenti non avrebbe potuto difendersi. Intorno a lei tutti combattevano, senza degnarla di uno sguardo, come se fosse invisibile, passandole accanto come se non ci fosse. In mezzo a tutte quelle persone non riusciva nemmeno a vedere Draco. Senza sapere bene perché smise di cercare la bacchetta per trovare lui, voleva averlo al suo fianco. Si muoveva come un automa, come se fosse incorporea, in mezzo al mare di persone che combattevano, aggirando cadaveri e detriti. Riuscì a cogliere il biondo dei capelli di Draco tra la calca e cercò di raggiungerlo, lo chiamò, ma lui non si voltò nemmeno; eppure sembrava che stesse cercando qualcuno.

Ad un tratto un urlo sovrumano squarciò l'aria e parve che tutti si fossero pietrificati. Molti nemici si guardarono tra loro spaventati e in men che non si dica si alzarono molte colonne di fumo nero, gli altri smisero semplicemente di combattere e cominciarono a muoversi in massa verso la Sala Grande. Tutti si riunirono attorno a qualcosa e Clare cercò di farsi largo attraverso quel muro umano, per capire cosa fosse successo. Riuscì a superarli e raggiunse il centro della sala, dove a terra giaceva in modo scomposto il corpo di Voldemort. Era morto, il Signore Oscuro finalmente era morto. Harry aveva vinto, loro avevano vinto. In quel momento tutti si resero conto di quello che era appena successo: molti dei Mangiamorte rimasti crollarono semplicemente a terra, senza neanche provare a scappare, sapevano di aver perso. Poi tutti si accalcarono su Harry, cercando di raggiungerlo, di toccare il ragazzo che era riuscito a porre fine a tutto. Il tempo del male, del dolore, delle perdite era finito, d'ora in avanti ci sarebbe solo stata la pace. Tutti iniziarono ad abbracciarsi, anche chi non si era mai visto, non si era mai parlato, erano di nuovo tutti uniti, ma questa volta nella gioia. Clare cercò Draco con lo sguardo e quanto lo trovò gli corse incontro, gettandosi tra le sue braccia, quasi non riusciva a credere che entrambi fossero sopravvissuti a tutto quell'orrore. Adesso erano davvero liberi di costruire il loro futuro insieme. Lui però non si mosse e quando Clare alzò lo sguardo sembrava che non la vedesse neanche, anzi, continuava a cercare in mezzo alla folla di persone che si abbracciavano. La ragazza si staccò da lui, cercando di capire cosa stesse guardando, quando all'improvviso Draco si allontanò da lei, svanendo tra le persone. Clare rimase un attimo ferma, totalmente sconvolta dal suo comportamento: era come se non la vedesse nemmeno, non riusciva a capirlo. Il suo pensiero però fu interrotto da un grido straziante e avendolo riconosciuto iniziò a correre tra la folla, cercando di farsi largo, fino a quando non lo vide inginocchiato a terra con qualcuno tra le braccia. Clare si avvicinò, cercando di capire chi fosse e quando fu abbastanza vicina si fermò. Con sgomento sempre crescente si rese conto che la persona che Draco stringeva con così tanta disperazione era lei.

-Non è possibile- riusciva solo a dire a se stessa, ma sembrava proprio così. La ragazza tra le braccia di Draco era identica a lei, anche se veramente malconcia: i vestiti erano sporchi di polvere e sangue secco, i capelli castani e arruffati uscivano a ciocche dalla treccia e diversi lividi e tagli si vedevano ovunque. Le labbra erano spaccate, gli occhi chiusi. Sembrava impossibile, ma quella era proprio lei, era morta. Draco singhiozzava, teneva il corpo immobile di Clare sempre più stretto a sé, come se non potesse rassegnarsi al fatto che lei non ci fosse più. La ragazza avrebbe voluto avvicinarsi a lui, stringerlo tra le braccia e dirgli che andava tutto bene, che le cose si sarebbero sistemate ma non poteva, e soprattutto non sarebbe stato vero; lei era morta e non sarebbero più potuti stare insieme, mai più.

Le lacrime cominciarono a scendere sul suo viso incorporeo come su quello di Draco. Clare vide a malapena che si stavano avvicinando anche i suoi genitori, facendosi largo fra le persone che si erano riunite attorno a loro. Appena si resero conto del corpo immobile della figlia scoppiarono in lacrime, stringendosi l'uno all'altra. Almeno loro avrebbero potuto affrontare la cosa insieme, Draco invece era stato abbandonato dalla sua famiglia, aveva solo lei e adesso nemmeno più quello. Era solo.

Oltre le barriereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora