IX capitolo : È un addio?

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Clare cenò con Ginny, Ron ed Hermione e dopo che ebbe finito si scusò con loro, dicendo di avere un impegno e che non sarebbe tornata subito nella sala comune. Non aggiunse altro ma dai loro sguardi capì che avevano un'idea piuttosto precisa di chi stesse andando ad incontrare. Poi da sola Clare si diresse al secondo piano e arrivata davanti al bagno delle ragazze entrò, sperando che per una volta Mirtilla avrebbe concesso a lei e Draco qualche minuto da soli. Per fortuna oggi il fantasma doveva essere stata di umore migliore rispetto al solito perché a differenza di altre volte la ragazza non trovò il pavimento allagato. A causa delle continue crisi di Mirtilla quello era uno dei pochi posti della scuola dove lei e Draco potessero stare un po' da soli. Non era di certo un ritrovo romantico, ma si accontentavano pur di poter stare un po' insieme. Per fortuna dentro Mirtilla non c'era, c'erano solo Clare e Draco.

-Clare- disse lui non appena la vide e la ragazza non riuscì a non sorridere. Lo vedeva tutti i giorni quasi ad ogni lezione, ma lo sentiva lontano come non mai e i pochi momenti che aveva con lui erano speciali. Lo raggiunse e lui la strinse fra le braccia.

-Ho aspettato questo tutto il giorno-. Clare era felice che quella situazione non pesasse solo a lei, per lo meno era certa che i sentimenti di Draco per lei fossero reali tanto quanto i suoi. Non voleva più rivivere il terribile momento in cui aveva dubitato di lui la sera prima, quando le aveva detto di essere un Mangiamorte.

-Clare... c'è una cosa che devo dirti...- disse poi lui, con un tono che non le piacque per niente.

-Questa è l'ultima volta che potremo vederci, per molto tempo. Forse per sempre- continuò, lasciandola senza parole.

-Cosa stai dicendo?- chiese Clare, cercando di rimanere calma.

-Questa sera succederà qualcosa...- disse lui e la ragazza capì che si riferiva alla missione che gli era stata affidata da Voldemort.

-No, Draco ti prego... non farlo- mormorò, prendendogli le mani tra le sue. Lui le rivolse uno sguardo disperato.

-Io non voglio farlo, Clare, capisci? Non ho mai voluto ma non ho scelta-.

-Si ha sempre una scelta, Draco. Io ti aiuterò, farò quello che vuoi, ma ti prego...- non poteva sopportare che perdesse se stesso. Lui la prese per le spalle, i suoi occhi mandavano lampi.

-Loro sanno di te, Clare. Non posso sopportare che ti facciano del male-. Clare sentiva così tanto dolore nella sua voce da star male.

-Ti prego... dimmi cosa succede. Io ti voglio aiutare- mormorò.

-Non so cosa succederà questa notte, Clare. La sola cosa che so è che non tornerò più-. La ragazza rimase per qualche istante in silenzio, pensando alle sue parole, poi la verità la colpì come un pugno nello stomaco.

-Chi devi uccidere?- chiese e lui la guardò con sorpresa e terrore, segno che aveva ragione.

-Cosa ti ha ordinato di fare Draco? Ti prego dimmelo!- lo incalzò guardandolo dritto negli occhi. Probabilmente Voldemort aveva dato a lui l'ordine per punire tutta la sua famiglia, senza mai pensare che potesse farlo davvero.

-Non te lo posso dire, Clare, non posso. So che proveresti ad aiutarmi ma ti metteresti solo in pericolo-. In quel momento Clare riusciva solo a pensare che lo stava perdendo, probabilmente per sempre, e non c'era nulla che potesse fare.

-Non puoi farlo, Draco, non puoi...- mormorò con voce rotta e lui la strinse a sé. Clare avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvarlo, ma era troppo tardi.

-Mi dispiace, Clare, non immagini nemmeno quanto mi odi per quello che ti sto facendo- disse Draco stringendola forte.

-Avrei tanto voluto che per noi ci fosse un futuro diverso. Non ci saremmo dovuti conoscere in queste circostanze- aggiunse, mentre lei sentiva le lacrime bruciarle gli occhi.

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