6. day one

180 8 0
                                    

Il mio sonno ristoratore venne interrotto dalla forte luce che proveniva dalle finestre. Mia madre infatti le aveva spalancate , dopo essere entrata nella mia camera esclamando ''In piedi uccellino, abbiamo un escursione in barca che ci aspetta!''

Mi stropicciai gli occhi infastidita: se la giornata era iniziata in quel modo, non osai immaginare come sarebbe finita.

Mi preparai svogliatamente e raggiunsi le nostre famiglie per fare colazione, dove ad attendermi c'era una vasta tavola imbandita di qualsiasi leccornia. A parte la colazione americana e quella italiana, niente riuscì ad attrarmi. ''Sembri in forma'' constatò il mio migliore amico, mangiucchiando dei pancakes a bocca piena. Quella visione così buffa mi solleticò il cuore.

''Sembro'' scossi le spalle divertita, afferrando un toast e spalmandovi sopra della confettura di fragole. ''Ragazzi, oggi visiteremo l'isola su uno yatcht, siete contenti?'' domandò il padre di Chan, scambiandosi occhiate di intesa con il mio vecchio. Beh, contando il fatto che soffrivo leggermente il mal di mare, non diedi a vedere quanto fossi terrorizzata. ''Io spero di farmi un bagno nella jacuzzi'' replicò Chan, spazzolando via anche i rimasugli della mia colazione.


Quando salimmo a bordo, una ventina di minuti dopo, ecco che la colazione si mise a danzare nel mio stomaco. Più si avanzava, più il mal di mare aumentava. ''Più che jacuzzi spero di trovare champagne a quintalate'' borbottai, tastandomi l'addome con delicatezza. Suscitai delle risate generali, e quando finalmente fummo nella sala ristoro, i miei occhi si illuminarono. Un cameriere, con un vassoio pieno di calici, si aggirava per i tavoli con un sorriso a trentadue denti. Gli feci un cenno, e questo si avvicinò disponibile col suo bel vassoio.

''Caspita Ophelia, sono le otto del mattino'' replicò Chan, adesso contrariato.

''Non uscirò viva da qui se sono sobria''

Skin to Bone [Bang Chan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora