Skin to Bone [Bang Chan]

14. free fall

Il mio migliore amico sembrò riprendere il totale controllo del suo corpo qualche secondo dopo. Deglutì, e con un cenno della testa, mi spronò ad incamminarci verso il bagnasciuga. Quando mettemmo piede in mare, mi schizzò addosso con l'acqua fredda senza pensarci due volte.

''AH! TI AMMAZZO'' replicai infastidita. Mi ci voleva sempre del tempo per abituarmi alla temperatura dell'acqua, e Chan sapendo ciò, mi fece innervosire ancor di più. La sua risata dolce però mi disorientò, come una sirena fa coi marinai. Musica per le mie orecchie.

 Non mi diede il tempo di reagire, che lo vidi sparire sott'acqua. Riemerse soltanto diversi secondi dopo, col capo bagnato e il petto gocciolante. Il mio migliore amico aveva la fortuna di essere bello anche soltanto respirando. Non importava come fosse conciato, Chan sarebbe stato sempre perfetto. Limpido, niveo e angelico.

Non lo accettavo.

''Che guardi? Vorresti un fisico come il mio eh?'' scimmiottò, cogliendomi alla sprovvista. Qualche schizzò d'acqua fredda mi arrivò alle narici. 

Giusto Ophelia, lo stavi fissando. Anzi, stavi sbavando. 

Gli feci il dito medio e decisi di immergermi anch'io, con la speranza di riuscire a vendicarmi di lui. Chan era terrorizzato dalle meduse, e la vendetta mi si stava presentando su un vassoio d'argento.

Nuotai leggiadra, boccheggiando leggermente, e quando fui sotto di lui, afferrai le sue caviglie e lo tirai giù con me. Il suo corpo dapprima agitato, si rilassò quando mi vide, perciò smise di dimenarsi come un'anguilla nel sale. Rimanemmo a fissarci trattenendo il respiro: ma non sarebbe accaduto niente di cui speravo e sognavo. Niente cliché coi baci sott'acqua, come nei drama o le novelle.

Si avvicinò con la sua chioma blu, che quasi si confondeva con l'acqua del mare, e mi posò due dita sotto al mento. Allarmata, smisi di muovermi. Fu allora che capii che anche i più piccoli gesti tra di noi sarebbero stati un ostacolo, se non mi fossi fatta passare la cotta. Ma ormai il mio cuore non lo fermava più nessuno.