15. don't blame me

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Affrontai il resto della giornata a testa bassa e col magone alla gola. Avevo fatto un errore nel provocarlo, perché Chan era sempre un passo avanti a me, e mi aveva colta alla sprovvista. Percepivo ancora il fantasma delle sue dita sotto al mento, mentre boccheggiavo in cerca di aria.

''Non hai mangiato niente tesoro..'' mi rimproverò mio padre, indicando il piatto con fritture di pesce che avevo sotto al naso. Scossi la testa e mi limitai a dirgli che non avevo fame. Il che era vero, considerando che mi si era chiuso lo stomaco dal nervosismo. Il mio migliore amico, dall'altra parte della tavolata, indugiava con lo sguardo. Se avesse capito ciò che provavo, sarebbe finita molto male per noi due, che da sempre eravamo il duo perfetto di casinisti. Oph e Chan, che tornavano a casa pieni di fango per aver giocato a palla sotto la pioggia e si beccavano le peggiori strigliate.

La luna aveva ormai preso il posto del sole, e quando fu ora di tornare in hotel, agognai le coperte del mio letto soltanto per potermici nascondere per il resto della vacanza, o magari per il resto della mia intera vita. ''sicura di stare bene, Oph?'' prese parola Chan, aiutandomi a prendere le borse con gli acquisti che avevamo fatto durante la mattinata. Annuii, ma gli occhi cominciarono a gonfiarsi di lacrime. Perché dovevo essere così sbagliata? Non riuscivo mai a prendere la decisione giusta, e innamorarmi del mio migliore amico sarebbe stata la mia condanna a morte.

''Non ti credo'' replicò infatti, risoluto. Mi congelai sotto al suo sguardo teso, mentre con lentezza si avvicinava a raccogliere con le dita una lacrima sfuggita al mio controllo. ''Non mi parli più dal giorno della tua sbronza..-'' 

 ''E' una tua impressione, non c'è niente di cui preoccuparsi''

Rabbrividii al suo tocco. Non potevo, semplicemente non potevo lasciarmi sopraffare. ''Rivoglio indietro la mia Ophelia..''

Skin to Bone [Bang Chan]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora