Capitolo 30 -Nuovi problemi.-

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Killua e Gon per festeggiare la vittoria contro Ade, decisero di portare i due bambini fuori con loro a cena ignorando che il Killua dicisetenne stesse per raggiungerli.

Davanti alla villa egli si fermó confuso a vedere un uomo di forse vent'anni, dalle spalle larghe che era a viso identico al suo, solo che c'erano diversificazioni in piccoli dettagli sul naso, la pelle, e la corporatura che li diferenziavano.

L'altro Killua che teneva in braccio Nolu che stava dormendo con il dito in bocca, non si aspettò di vederlo ma in fondo era un bene, anche se temeva che Gon potesse all'ultimo compatirlo e infrangere la promessa sugellata dall'anello che gli aveva precedentemente offerto.

Gon per un attimo chiuse gli occhi per darsi la forza di dover affrontare la realtà che avrebbe sconvolto l'altro.

"Killua, puoi lasciarmi da solo con lui?" Chiese al maggiore che di risposta si abbassò e gli diede un bacio veloce sulle labbra.

"Ok..." Prese la mano di Kairy che brontolava

"Lui mi ha paralozzato. Lasciami devo io fulminarlo."

L'albino lo prese con il secondo braccio e lo mise in spalle "Lascia che risolvino le cose. Intanto andiamo al ristorante." Se doveva dirla tutta era un pò in pensiero però confidava moltissimo in Gon e nel suo buon senso.

Gon aprì la porta di casa "Vieni, ti preparo qualcosa."

Il minore era molto triste, nei suoi occhi tante speranze erano svanite. Si vedeva che non era altro che un automa che non sapeva più cosa fare, il cosa fosse giusto o sbagliato

"Come vuoi."

Gon lo fece accomodare in salotto e gli offrì dei biscotti "Tieni, sei molto pallido, smunto, sembri uno zombie."

"Avevo..." Iniziò a parlare a tono aflitto "Avevo la certezza che dopo la nascita di mio figlio la mia vita sarebbe stata migliore. Avevi ragione tu, mi ero infatuato di un uomo sbagliato. Non voglio sapere dove sia, ma posso stare con te. Sei l'unica luce che mi è rimasta."

Gon guardó il suo dito che aveva il regalo fatto da Killua "Posso darti tutto il sostegno economico che vuoi, anche mandarti a scuola o darti un lavoro ma vorrei che poi le nostre strade non si incrociassero. "

"Cosa!? Perchè? Credevo che tu mi amassi, credevo che..."

"Su questo hai ragione... ti ho detto molte cose, anzi ti ho fatto molte cose, ma vedi, credevo che tu fossi la reicarnazione di chi amavo, invece eri posseduto da lui e ora lui ha un suo corpo,ha i nostri ricordi, ha il nostro legame. "

"Era quello che mi assomigliava? Ma è uno che avrà forse 25 anni e tu sei uno di diciassette, sei minorenne."

"I nostri genitori sono consenzienti e ci hanno dato il permesso, quindi è tutto nella legalità, inoltre anche se io ora sono di fisico un ragazzino delle superiori, il mio spirito ha superato i cento anni e così la mia testa."

"Perciò io ero solo uno strumento per arrivare a lui? "

"Sì, lo sei stato, quindi ora dobbiamo chiuderla.
Quanto vuoi?"

"Voglio prima vedere il diavolo. Ho diritto di capire il perchè ha abbandonato suo figlio." Aprì le coperte "Questo è ciò che è rimasto. Stava soffocando e non potevo portarlo in ospedale per via del suo aspetto non umano.
Che cosa gli è accaduto?"

Gon guardò la creatura. La toccò e la sentì fredda. Ammise che dentro stava un pò male, del resto era sangue del suo sangue peró riteneva che fosse giusto così -Perdonami sono un pessimo padre come Ging.-
Doveva dare una spiegazione "Questo cucciolo non è sopravissuto perchè ha avuto gravi errori genetici.
Mi dispiace molto per questo, ma credo che sia stato un bene sia per te, sia per tuo figlio.
Vedi io proprio per avere Killua come reicarnazione ho fatto un patto con la morte con il patto che avrei avuto un figlio da chi faceva parte della cerchia reale: il bambino era questo, però per fare ciò doveva trasmettere al feto i suoi poteri che tu dopo quel incidente l'hai ottenuto.
Il mio amato e tutti dei regni hanno fatto il possibile per evitare che il regno spettrale interagesse con gli altri e si espandesse."

[ GONXKILLUA] Il Mio ragazzo Segreto -DiavoloXUmano/RICCOXPOVERO [Yaoi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora