Capitolo 33 -Il rapimento-

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Killua per il lavoro di Gon era in aereoporto per prendere l'aereo. Era assai stanco ma non fisicalmente ma a causa del casino successo. Si disse che Gon aveva fatto bene a reagire così però lui si sentiva male a sapere di non potersi più coccolare a Gon, dormire con lui, baciarlo, e amarlo ogni giorno come se fosse il primo. Gli mancava molto ma non doveva cedere nelle emozioni del l'altro lato dell'amore o sarebbe decaduto e avrebbe perso molto potere e non poteva permetterselo.

Questa piccola emozione Nolu la stava vivendo e dato che era nuova e struggente lo fece ammalare di una febriciola particolare. Proprio perchè era un mezzo riuscì a resistere all'amplificazione del potere demoniaco, tuttavia dentro di lui la sua sfera emotiva si era trasformata: se prima era limpida e sferica, ora era a macchie con le spine. Certamente Gon non aveva pensato al dolore che Nolu stava provando a sentirsi odiato da chi era il suo primo amore, nemmeno lo realizzava.
Solo in serata Nolu smise di piangere e decidere con la sua testa di vivere senza suo fratello.

Kurapika entrò in camera per badare al bimbo mentre Gon stava in camera sua a disperarsi per quanto tutto gli sembrasse complicato.

"Principe, dato che è grande, le ho preparato della minestra."

Il bimbo aveva fame e aprì la bocca mentre venne imbocconato da Kurapika.

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In quel momento il Killua più piccolo entrò in casa. Non aveva piani di nessun tipo, forse sarebbe stato uccuso ma riteneva che andasse bene così.

Aprì la porta e vide in cucina tutta la sua famiglia legata a terra, imbavagliata con la benda agli occhi. Poi trovò i responsabili che lo sorpresero di spalle puntandogli la pistola alla tempia " Dacci i soldi."

L'albino chiuse gli occhi in rassegnazione - È la fine ma almeno loro saranno salvi. 
Anche se usassi i fiori, il loro odore potrebbe essere annusato dalla mia famiglia, quindi ho le mani legate. Forse è giusto così, almeno avrei la pace anche perchè io sono stato uno strumento nelle mani di due che non potrò mai competere.
Vorrei potermi vendicare ma contro chi ha dei poteri cosnici verrei distrutto.-
"Non li possiedo."

Key aprì uno spazio dimensionale dicendo addio a quel mondo e alle sue leggi. Aveva atteso da anni che arrivasse qualcuno.

Uscendo dalla dimensione e tornando nella sua definitivamente, spezzabdo così l'incantesimo del tempo e degli eventi premortali, il tempo si fermò e solo gli umani si bloccarono, quindi Kairy che era in casa di Erik vide lui bloccarsi a cenare con lui, il che lo trovava strano.

Killua (il minore)  invece era rimasto consapevole di tutto ma il suo corpo era paralizzato mentre vide davanti a se una sfera energetica che finì contro di lui penetrando nel suo spirito.
In quel momento tutto il tempo giunse.
Killua si stava ancora cercando di riprendere dallo scock elettrico che bruciava il petto.

Giunse un suono molesto, il silenzio c'era. Tutto vorticò senza fine. Cadde a terra non riuscendo a muoversi. Il corpo perdeva sangue ma lui era lì a vederlo in terza persona. Si avvicinò al corpo con un foro alla tempia "Ma se io sono lì, chi è questo qui?"

Rimase in silenzio davanti ai suoi assassini che esultarono di averlo ucciso. Era convinto che così avrebbe salvato la sua famiglia invece vide che puntaromo la pistola contro Alluka. Killua anche se non era proprio corporeo raggiunse la sorella e la protesse " Non ti basta avermi ucciso? "
La persona che aveva la pistola per un attimo tremò dato che lo vedeva "Ma...ma. ." Si voltò per vedere dietro di se il cadavere di Killua "Ce ne sono due?"

Killua se ne approfittò per spingerlo via lontano da Alluka, poi toccò gli altri non pensando di avere maggiore forza.
Guardò a terra una delle loro pistole, la prese e la puntò su di loro e senza un pò di rimorso li freddò, sparando.

[ GONXKILLUA] Il Mio ragazzo Segreto -DiavoloXUmano/RICCOXPOVERO [Yaoi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora