[ GONXKILLUA] Il Mio ragazzo Segreto -DiavoloXUmano/RICCOXPOVERO [Yaoi]

capitolo 21- complice ( Parte 1)

Questo capitolo è diviso se no era troppo lungo. Spero vi piaccia è la prima parte dell'appuntamento tra Gon e Killua.

Killua si era chiuso nella sua stanza per prepararsi.  Era strano che Gon che reputava un semplice amico, potesse fare un passo come quello.

Era a disagio, come avrebbe potuto guardarlo in faccia? 
C'era in gioco l'università che ambiva a cui era stato anche accettato se non avesse avuto i debiti. Era forse sbagliato ma non poteva mostrare amore per Gon, nemmeno se sentiva che si illudeva di una falsa amicizia.

Con questi pensieri si fece un bagno caldo, si depilò le gambe con la lametta, le zone intime, le braccia e le ascelle e si tolse la barba che un tempo c'era. Aveva capito che per essere una ragazza doveva fare tali sacrifici. Molto spesso doveva mostrare le gambe che sembravano quelle di una ragazza indifesa e fragile.
Si pettinò i capelli con la spazzola, se li asciugò e si mise un abito dal colore bianco  a gonna corta fino alle coscie. Sul busto c'erano  le paiette riflettenti  per poi mettersi degli stivaletti con il tacco e infine si mise un coprispalle.

Faticava ancora ad ammettere che era insospettabile. A volte lui stesso stava fermo ad ammirarsi.

Uscendo dal bagno, i ragazzi della servitù che erano restarono ammirati nel fissarlo. Come poteva lui conquistare in poco tempo solo per la sua presenza? Lo stavano capendo che lui era diversa da Kelly perché erano identici di viso ma trasmettevano qualcosa di diverso sia sulla presenza e carattere.
C'era da dire che molti la battezarono come un angelo e benché non amassero il bianco e la purezza, su di lei c'era una eccezione. 
Se non fosse stato tra le mire di Gon moltissimi avrebbero già provato ad avere il suo cuore.

Kurapika pure rimase sbalordito. A suo parere  era semplice, nulla di esagerato però era candida come un petalo di fiore bianco. Che a Killua piacesse il bianco? No, la realtà era un'altra e risedieva nei gusti di Gon e di chi era del suo mondo perché era il bianco il loro colore proibito e quello più ambito da Gon come per gli angeli ma per il Nero, il colore della negazione. Gon aveva sempre detto che amava il bianco e Killua mai aveva scordato quel fatto.

Gon uscì vestitio come un ragazzo di città. Si era superato e stavolta non c'era formalità ma trasgressivitá e il richiamo indiretto al male. Indossava abiti rivercati dallo stile dark.
Le donne della residenza si misero le dita tra le labbra, ammirandolo. Quanto avrebbero voluto toccarlo ma sapevano la loro posizione e quali erano i loro limiti perché gli era stato detto che mai si sarebbe sposato o avrebbe frequentato con amore una della sua razza: l'aveva fatto proprio dopo che Gon aveva perso Killua.

" Eccomi qui." Gon aveva raggiunto Killua senza più toccarlo. 
C'era rivincita nel suo sguardo serio.
Stavolta non si sarebbe limitato nel toccarlo o a sedurlo perché era stato ferito nel suo stesso orgoglio maschile.
Si riteneva adulto e per questo voleva conquistare Killua a suo modo. Sapeva che lui lo amava ma doveva farglielo capire con metodi a suo parere meschini, inoltre si rifiutava di farsi usare senza aver scoccato una breccia nel suo cuore.