Il primo volo

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JACK'S POV

Ce l' ho fatta, ora Viola riesce vedermi ma continua a fissarmi e mi sento un po' in imbarazzo.

J:- Finito di squadrarmi? É vero che ho un fascino irresistibile ma se continui così mi fai arrossire-

Parlo in modo ironico per poter rompere il ghiaccio, nel vero senso della parola perché sembra una statua.

V:- Oh scusa mi ero imbambolata. Allora.... come stai? -

J :- Bene grazie, e te? -

V: Bene. Ti va di andare sull' altalena? -

Non aspetta la mia risposta e va subito verso l' altalena, la ripulisce e si siede.

V:- Tu non vieni? -

Con un salto la raggiungo e mi siedo sul seggiolino accanto.

Rimaniamo in silenzio senza sapere cosa dirci mentre lei continua a torturarsi le mani per il nervosismo così decido di farle qualche domanda.

J:- Ti piace la neve? -

V :- Mi é sempre piaciuta, perché qua le nevicate non sono eventi che capitano spesso, ma non so come mai da oggi non mi piace e detesto anche le palle di neve. Tu sai come mai? -

Mentre parla é ironica e sul suo viso c' é uno sguardo accusatorio.

J:- Si forse so come mai. Era l'unico modo che mi era venuto in mente per farti credere in me.

V:- E perché desideravi tanto che io credessi in tè? -

J:- Beh.....ecco..... non saprei. Si certo lo so ma.... vedi io ti ho visto per la prima volta qualche giorno fa, una sera mentre leggevi sul letto e tuo fratello diceva che io esisto e tu insistevi nel dire il contrario e così ho iniziato a perseguitarti-

Le racconto di quando Simon mi aveva fatto entrare in camera, di aver fatto iniziare la battaglia di neve mentre andava a scuola e di quando l' ho seguita per la prima volta qua al parco.

J:- Mi sono rimboccato le maniche, ho creato una bufera e adesso sono qua a parlare con te.-

V:- Con me. Quasi nessuno parla con me-

J:- Perché? -

V :- Non lo so. Sarà perché sono strana, silenziosa, un po' timida, non é facile per me fare amicizia.....e..... e non so perché adesso mi sto confidando con te. Ora voglio tornare a casa perché sto congelando-

Il suo sorriso abbandona il suo dolcissimo viso lasciando il posto alla tristezza.

Io sono Jack Frost il Guardiano del divertimento ed é mio compito tirarle su il morale.

J:- Vuoi andare a casa? Bene ti ci porto io.-

VIOLA'S POV

V:- Cosa? -

J:- Si hai capito bene, ti porto io volando-

Si alza e si mette davanti a me dandomi le spalle e piegando le gambe.

J:- Saltami in groppa-

V:- Non mi piace salire in groppa alle persone soprattutto se poi devo volare. Tu sei pazzo ahahah-

J:- Pazzo é il mio secondo nome, adesso vieni-

Non mi piace il contatto diretto con le persone con cui non ho tanta confidenza, l' ho conosciuto meno di mezz'ora fa.

V:- Come faccio sapere che quando saremo in cielo non mi lascerai cadere? Dopo per raccogliermi dovranno usare il cucchiaino-

J:- Il cucchiaino? Questa frase non l' avevo mai sentita. Ora vieni? -

Me lo chiede così gentilmente, come posso non accettare?

Mi alzo dall'altalena e mi tolgo alcuni fiocchi di neve che mi sono rimasti attaccati ai vestiti. Appoggio le mani sulle sue spalle e faccio un salto. Jack prontamente mi afferra le gambe.

J:- Pronta? -

V:- No-

All'improvviso spicca un salto e iniziamo a salire velocemente. Per la paura appoggio la fronte sul suo collo che é molto freddo e subito un brivido mi percorre la schiena. Chiudo gli occhi e mi stringo più forte.

J:- Tutto a posto? Alza la testa devi vedere questo spettacolo-

Scuoto la testa per dire di no. Non soffro di vertigini ma quando mi trovo in alto ho paura di cadere.

J :-Hey! Non ti preoccupare non ti lascio cadere, non volevo spaventarti però devi vedere cosa c'é laggiù. -

Alzo la testa e sbircio sopra la sua spalla. Rimango a bocca aperta per lo stupore, la neve ricopre tutto il paese: i tetti delle case, gli alberi le strade, le auto.

Ci stiamo muovendo lentamente, l' aria mi scompiglia i capelli e il sole illumina i nostri corpi. Da quassù si vede la neve che luccica e gli spalaneve che stanno ripulendo le strade con al seguito le auto che sono dirette al lavoro.

All' improvviso Jack fa una capriola e io lancio un urlo e inizia a ridere come un matto. Poi iniziamo a scendere lentamente puntando verso casa mia e Jack mi porta nel giardino. Scendo da lui e mi sgranchisco le gambe.

V:- É stato..... fantastico. Lo rifacciamo? -

J:- Ahahah magari un' altra volta perché adesso devo andare, devo portare la neve anche in altre città quindi sarò impegnato per un po' .

V:- Quindi non ti rivedrò più? -

Mi rattristo perché l'idea che lui se ne vada per sempre adesso che riesco vederlo mi spezza il cuore.

J:- Nooo non ti preoccupare ci rivedremo così tante volte che non vedrai l' ora che io sparisca-

Mi sento risollevata, non volevo che mi abbandonasse.

Mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulla guancia e arrossisce un po' . Si allontana e con un salto sale sulla staccionata.

V:- Aspetta! Ho un regalo per te-

Prendo della neve, la schiaccio tra le mani e gliela lancio addosso. Lo colpisco alla spalla e mi metto a ridere e poi si unisce alla mia risata.

J:- Allora ciao-

Sussurro un 'ciao' mentre vola via e poi mi dirigo verso la porta ed entro.

V:- Ciao sono tornata! -

M:- Dove eri finita? Stavo iniziando a preoccuparmi.-

SPAZIO AUTRICE

E finalmente ho aggiornato. Chiedo scusa a quelle gentilissime e carissime persone che leggono la mia storia se ci ho messo tanto tempo ad aggiornare ma la mia fantasia non mi é sempre di grande aiuto ahahah.

Una nuova amica per Jack FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora