Natale

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VIOLA' S POV

Non ci credo oggi é Natale, sembrava un giorno così lontano, un sogno, qualcosa di irraggiungibile.
Controllo l' ora: 5:48.
Posso ancora dormire, mi giro sul fianco destro e richiudo gli occhi.
I pensieri invadono la mia testa facendomi capire che non mi addormenterò molto facilmente.
Chissà se North e già passato, credo di sì altrimenti rischierebbe di essere visto. Io non volevo chiedere niente come regalo ma Simon ha insistito che scrivessi qualcosa nella lettera che ha preparato con grande cura. Ho chiesto una tazza per la colazione con raffigurati tutti i Guardiani, e poi ovviamente anche i dolci, quelli non possono mancare.
Simon mi aveva guardato in modo strano quando ha letto cosa avevo scritto.
S:- Nessuno chiede una tazza-
V:- Allora vuol dire che sono originale-
Lui ha chiesto un aereo  telecomandato con la telecamera integrata, la 'vera' spada laser di Star Wars.
V:- Una spada laser? -
S:- Sì, cosi posso fermare il male-
L' ho guardato male ma non gli ho risposto, é giusto che chieda quello che vuole, sarà poi Babbo Natale a decidere se può accontentarlo o no.
Poi ha aggiunto una bicicletta, uno skateboard, i Lego, un nuovo paio di ciabatte e se non ricordo male anche una macchina fotografica. E ovviamente i dolci
V:- Secondo me dovresti aggiungere qualcos'altro nella lista-
S:- Dici che devo mettere anche il dinosauro dei Transformers? -
V:- Simon ero ironica, era per dirti che forse hai un po' esagerato-
Chissà se Jack mi farà veramente un regalo.

°

S:- Svegliatiiiiii-
V:- Non urlare-
Mi scuote con energia e mi tira indietro tutte le coperte facendomi rabbrividire.
S:- Forza forza forza, sbrigati é Natale dobbiamo aprire i regali-
Mi alzo e mi faccio tirare fino al salotto al piano inferiore dove ci attende un albero tutto decorato con le lucine accese, ai piedi i pacchi regalo decorati con i fiocchi e i nastri.
Simon si fionda su di essi controllando il nome dei destinatari.
S:- Sono tutti per me-
Inizia a scartarli uno ad uno mentre io lo osservo.
Sento una risata, dietro di noi ci sono la mamma e il papà appoggiati allo stipite della porta, sono felici e contenti dell' entusiasmo di loro figlio.
S:- Viola su questo c' é il tuo nome-
Mi avvicino curiosa e prendo il pacchetto, lo apro e prendo il contenuto in mano. Mi aspettavo la tazza che avevo chiesto invece trovo un cappello, rosso con decorazioni bianche che assomigliano a delle cristallizzazioni. È stupendo, continuo a rigirarlo fra le mani toccando il pesante tessuto e decido di provarlo. Mi copre per bene le orecchie, così quando lo indosserò non sentirò le basse temperature.
P(papà):- Che ne dite se adesso andiamo a fare colazione-
Ci sorride calorosamente e iniziamo a seguirlo e Simon inizia a correre.
S:- Io voglio la tazza con le renne!-
Arrivo in cucina e iniziamo a mangiare.
Quando finisco vado in camera ma appena entro noto subito un biglietto posizionato sul cuscino del letto. Mi avvicino e lo prendo in mano, c' é una scritta:
Ci vediamo dopo al parco.
             Jack
Non posso evitare di sorridere e sentirmi felice nel leggere queste parole.
P.S.  Porta anche tuo fratello.

V:- Simon sbrigati che usciamo-
Grido abbastanza forte da farmi sentire dalla cucina, e probabilmente anche dai vicini.

Dopo esserci preparati ci dirigiamo verso il punto di incontro.
Quando siamo poco distanti dal parco individuiamo il ragazzo con la felpa blu andare su e giù sull' altalena, subito ci saluta con la mano e noi ricambiamo.
Quando ci avviciniamo a lui noto che ha qualcosa in mano.
V:- Dove ci vuoi portare? -
Indico la sfera che tiene tra i suoi palmi, ma invece di rispondere si mette mette a ridacchiare.
J:- Prima di tutto: ciao. Secondo: vi voglio portare alla mia vecchia casa, il lago ghiacciato che una volta ai potuto vedere -
Io mio fratello ci guardiamo negli occhi sorridenti per poi annuire.
Seguiamo Jack attraverso il portale e subito dopo ci ritroviamo vicino al lago di cui ci aveva appena parlato. La superficie é completamente ghiacciata e liscia, gli alberi che circondano questo posto sono spogli e ricoperti di neve, si possono intravedere delle ragnatele ricoperte di brina collegare un ramo all' altro.
J:- Questi sono per voi-
Lo guadiamo meravigliati, per ogni mano tiene un paio di pattini per il ghiaccio.
Lo ringraziamo calorosamente e proviamo subito le "scarpe".
J:- Questi sono da parte di North. Ora siete pronti? -
Lo guardo imbarazzata mentre mi aiuta ad alzarmi in piedi.
V:- Io non so pattinare-
Si mette a ridere ma subito mi rassicura dicendomi che mia aiuta lui mentre Simon decide di fare tutto da solo. Incominciamo lentamente così non perdo l' equilibrio e piano piano cerco di far scivolare i pattini sulla superficie liscia e intanto Jack mi tiene per un braccio. Osservo i suoi piedi nudi e mi metto a ridacchiare e dopo inizia anche lui vedendo dove é puntato il mio sguardo.
Mi ritornano in mente le sue parole.
V:- Quindi questa era casa tua-
J:- Sì-
Si stacca da me e si allontana un po' per poi voltarsi e guardarmi allargando le braccia.
J:- Qui é dove tutto ebbe inizio, dove Manny mi trasformò in quello che sono adesso, per portare gioia ai bambini e per fermare Pitch-
A quelle parole mi sento attraversare dalla tristezza e Jack se ne accorge e si avvicina.
V:- Anch'io a quanto pare dovrò fermare Pitch ma non credo che porterò mai felicità ai bambini-
J:- Non é detto che sia così-
Sentiamo un rumore di un tonfo e voltandoci vediamo Simon con il sedere per terra e subito ritorna l' allegria.
Passiamo il resto della mattinata a pattinare e a giocare con la neve e a volte Jack faceva iniziare una leggera nevicata con dei bellissimi fiocchi di neve.
Quando finiamo di costruire un sorridente pupazzo di neve decidiamo di tornare a casa.
Arrivati in giardino salutiamo Jack ed entriamo velocemente in casa per scaldarci.
P:- Come é andata-
S:- Tutto bene papà, ci siamo divertiti come matti anche se adesso mi fa un po' male il sedere-
Papà mi guarda come per chiedermi come mai tale affermazione ma io per risposta scuoto la testa mentre rido.
V:- Cosa mangiamo? -
P:- Fra poco sono pronte le lasagne-

Il pomeriggio lo passiamo tutti insieme a giocare al gioco da tavola che si chiama Risiko, papà aveva promesso circa cinque mesi fa che oggi avremmo fatto una partita.
Il gioco finisce con la vittoria di mamma che riesce a raggiungere il suo obiettivo segreto conquistando tutta l' Asia e tutta l' Africa.
Vado un attimo in bagno e appena esco una strana sensazione mi invade tutta e questo vuol dire soltanto un cosa.
Entro in camera e mi chiudo la porta alle spalle.
V:- Vieni fuori-
Lentamente la sua alta figura esce fuori da sotto il mio letto.
P:- Una volta era più divertente venirti a trovare, adesso sai percepire la mia presenza-
V:- Sei venuto a rovinare il Natale? -
Sto vicino alla porta ricordando cosa era successo l' ultima volta che ci eravamo visti.
P:- Sono venuto per portarti questo-
Mi si avvicina e mi porge un oggetto, titubante lo prendo in mano: é un cavallo in legno,  al primo sguardo sembra vero per quanto é realistico, gli occhi sembrano luccicare e ha lo sguardo rivolto in avanti e le orecchie sono dritte, la coda e la criniera sono composti da tantissimi fili che al tatto sono morbidi e sono scuri come l' ebano così come tutto il resto del corpo. Tocco gli zoccoli che al tatto sono freddi perché qui il legno é stato ricoperto da del metallo nero. Non ci sono imperfezioni e non si vedono segni di intaglio.
Alzo la testa per guardarlo dritto negli occhi.
V:- Perché? -
Lui sospira e inizia a guardarmi anche lui negli occhi ma come se volesse penetrarmi.
P:- Non voglio rimanere solo-
Abbozza ad sorriso e con calma si avvicina alla finestra sempre sotto il mio sguardo vigile.
P:- Buon Natale Viola-
Se ne va lasciandomi perplessa. E io dovrò fermare lui?
Sento la porta aprirsi dietro di me mi volto per vedere chi sta entrando.
S:- Ci dobbiamo preparare per andare dalla zia-

Spazio autrice.

Spero che il capitolo sia uscito bene perché c' é stato un periodo in cui non avevo più idee ahaha.
Spero anche che conoscete il gioco Risiko, se non é così vi consiglio vivamente di scoprire di che cosa si tratta.

Ho una domanda da farvi che se volete potete rispondere nei commenti:
Suonate uno strumento musicale?  Se sì, quale?

Come saluto vi faccio gli auguri per l'imminente capodanno : )
                     Ciao

Una nuova amica per Jack FrostDove le storie prendono vita. Scoprilo ora