#005 Stand?

10 2 1
                                    

Joe e Jolyne erano uno di fronte all'altra.
Joe cominciò a parlare-:"Joseph mi ha parlato di una specie di sorella ma pensavo che mi stesse prendendo in giro."
Jolyne rimase colpita-:"Joseph? Scusa? Il bis nonno?"
Joe-:"Si, Joseph Joestar...sai quel vecchio così".
Disse indicando con la mano destra l'altezza nell'aria.
Jolyne poi chiese-:" Per quanto tempo...sei stato con Joseph?"
Joe-:"Poco...diciamo qualche giorno, forse una settimana, poi ripresi a vivere con Nonna Suzie, sai quei due si sopportano e poi litigano... sono così". Rispose alzando le spalle.
Jolyne-:"Joe quindi ha visto pochissimo la mamma, e quello che gli hanno raccontato di Jotaro è che è morto in mare...per non fargli conoscere la verità?"
Joe-:"Tutto bene? Ti vedo un po' confusa...onestamente se ti può far piacere lo sono anche io, vieni qua e dici di essere mia sorella...mi ha colpito sai?" Si espresse in maniera ironica.
Jolyne-:"Ti chiedo scusa, è che volevo fare la cosa giusta..."
Joe fece un piccolo sorriso. "Forse è meglio parlarne con calma? Che ne dici?"
Jolyne annuì sorridente.
Joe-:"Ti porto se vuoi a casa mia e di un mio amico, ti va?"
Jolyne accettò.
Cominciarono a camminare insieme.
Joe-:"Ok...fammi capire...ho una sorella. Un uomo strano mi ha salvato e questa tizia emana un'energia strana. Sono stato picchiato fino alla morte.Bene, qualcos'altro? "
I due Joestar ripresero la strada insieme e grazie a Joe ci misero pochissimo.
Prima di entrare nel palazzo però sentirono un rumore del motore di una macchina, si girarono e videro effettivamente un taxi.
Il solito taxi inglese nero. I due guardarono bene la macchina, appena entrata nel vicolo dove abitavano Joe e Kyle.
Uscì dal posto del guidatore, un uomo vestito con occhiali da sole, Maglione aperto beige, maglietta bianca e pantaloni anche essi beige.
Egli cominciò a parlare. "Sei tu, Joe Joestar?"
Joe-:" Questa domanda mi è stata fatta troppe volte nell'arco di una giornata". "Assolutamente no"
Uscì dalla sportello posteriore, un ragazzo.
Joe lo guardò bene ed era Jake.
Jake-:"Fratello, è proprio lui, lui ci ha conciati così, e non ha mosso dito".
L'uomo con gli occhiali rispose-:" Me l'hai già detto...e non mi è nuova come cosa..E NON SIAMO FRATELLI, SIAMO COMPAGNI."
Jolyne-:"Non ha mosso dito? Che Joe abbia ricevuto uno stand?"
Joe e Jolyne guardarono bene l'uomo e si chiesero entrambi-:"IN CHE SENSO NON MI È NUOVA?"
L'uomo con gli occhiali si mise a ridere.
"È da ormai 3 anni che non combattevo con dei possessori di Stand, per questo sono qui".
Jolyne-:" STAND?"
Joe-:"COSA DIAVOLO È UNO STAND?"
In un momento, una minigun color nero cenere uscì da dietro la sua schiena. Galleggiava in aria.
Joe guardandola ebbe l'immagine della figura umanoide che l'ha salvato.
"Salutate il mio Stand. PEAKY BLINDERS!"
La minigun cominciò a far girare la canna e far uscire i proiettili.
Jolyne vedendo la situazione critica decise di prendere in mano la situazione.
"STONE FREE!"
Il suo stand, color azzurro con occhiali verdi usò la sua mano come filo per prendere un cassonetto della spazzatura là vicino, e lo mise davanti a loro per proteggersi.
Joe urlando-: "MI HAI SALVATO! MA POSSO SAPERE COSA CAZZO STA SUCCEDENDO! COME FA A VOLARE UNA MINIGUN E CHI È STO TIZIO BLU?"
Jolyne-:"Non sa minimamente cosa sia uno stand...però riesce a vederli."
Guardandolo chiese. "Joe, hai notato ultima qualcosa di Bizzaro? Tipo appunto un tizio blu come questo?"
Joe guardando bene Stone Free disse-: "Si, era molto simile a lui...ma più grosso".
Jolyne-:"Quello che hai visto, il tizio blu qui e la minigun volante sono tutti stand. Chiamiamoli tipo protettori, hanno dei poteri particolari e sono unici da persona a persona. Non tutti però hanno uno stand, tipo quel ragazzino là non riesce a vedere i proiettili come non è riuscito a vedere il tuo di Stand, perché appunto non lo possiede".
A Joe era ben chiara la situazione, e capii maggiormente di essere in pericolo.
Jolyne-:"Joe, ci serve anche il tuo stand, ci serve aiuto".
Joe però non ci riuscì. Non riuscì a evocarlo, non sapeva minimamente come fare.
Jolyne vedendolo in difficoltà cercò di trovare una soluzione.
"Innanzitutto Joe, cerchiamo di uscire fuori da qu- "
I proiettili si fermarono.
L'uomo sorpassò il cassonetto con un salto e con in mano due pistole, iniziò a sparare.
"Siete finiti idioti. Sarete uccisi da me ALEX."
Un'ondata di proiettili si avvicinarono alla faccia di Joe e Jolyne. Prima di colpire, l'umanoide giallo comparve di nuovo. Lo Stand di Joe era apparso di nuovo. Lo Stand si rivede bene, le braccia era grosse e scolpite con una specie di corazza su di esse di color verde. Come le braccia anche le gambe erano ben formate con le ginocchiere verdi e infine possedeva degli stivali da folletto anche essi verdi. La testa aveva un casco color verde a forma di poligono irregolare, i suoi occhi erano rossi ma pur sempre umani. Infine tutta la sua pelle era viola.
"ORA ORA ORA ORA!" urlò lo Stand di Joe, scacciando i proiettili, per poi farli finire a terra.
Jolyne-:"Si vede che è parte della famiglia, lo Stand lo dimostra".
Poi colpì il cassonetto, lanciandolo lontano da loro.
Joe-: "ANDIAMO JOLYNE!"
Uscirono di corsa, ma nel frattempo Alex si è ripreso. Dal fumo che si era creato, uscì con fucile d'assalto, un M16, e sparò altri proiettili.
"MI AVETE IMPRESSIONATO, MA HO DETTO CHE DEVO SCONFIGGERVI!"
I proiettili colpirono sia Joe che Jolyne, mentre cercavano di ritornare dietro al cassonetto lo Stand di Joe colpì con il braccio destro il marcia piede.
Poi lo prese e con entrambe le mani, lo lanciò addosso ad Alex. Cacciando un "ORAAA"
Alex rimase stupito ma comunque riuscì a schiavare il colpo, grazie proprio al suo Stand. il quale trasformò Il suo fucile in uno scudo.
"NON SO SE LO AVETE CAPITO, MA IL MIO STAND PUÒ TRASFORMARSI IN QUALSIASI ARMA!"
Nel frattempo Joe e Jolyne riuscirono ad arrivare dietro il cassonetto per poi notare alla fine della corsa che in realtà, era tutto pieno di buchi.
Joe allora si guardò attorno.
Jolyne-: "Mi sono già data un'occhiata intorno per vedere una via di fuga o un oggetto da lanciargli o qualcosa per proteggerci, ma nulla. Hai qualche idea?"
Joe si affacciò scrutando per  bene Alex.
Il quale in quell'istante sedeva su una torretta.
Joe allora ebbe un piano in mente. "Usa il tuo Stand come filo, io farò da esca, mettilo attorno a lui e io lo colpirò, ok?"
Jolyne annuì.
Joe allora uscì da dietro il cassonetto e disse-:" Ehy fermo, ci arrendiamo" puntando le mani in alto e si avvicinò.
Jolyne fece lo stesso, nascondendo il filo che seguì da dietro Joe.
Alex-: "Venite, entrambi..." puntò il dito ai due. "Ma un passo falso e vi riempio di proiettili e credo che possiate capire."
I due si muovettero a piccoli passi, si potevano sentire il rumore delle scarpe che spostavano i granelli di asfalto.
Tuti avevano gli occhi seri.
Alex scrutò bene le loro facce.
Joe cercò di nascondere al meglio il trucco della sorella.
Jolyne invece mise la mano diagonalmente per far rimanere il filo nascosto.
Alex e Joe si trovarono molto vicini.
Joe-:"Devo aspettare che si avvicini Jolyne"
Jolyne fece un passo.
"Ancora"
Poi un altro.
"Ancora!"
Joe fece un errore, si guardò dietro di sé.
Gli occhi di Alex si ingrandirono di gioia.
Si mise a ridere.
"Quanta gioia che mi portate voi ragazzi, oddio, mi dispiacerà uccidervi onestamente....comunque bel tentativo con quel filo."
La torretta cominciò a scaldarsi e pronta a sparare.
Joe si girò di scatto verso Jolyne: "SCAPPA!"
Jolyne allora si voltò e corse verso un edificio.
Dalla torretta invece cominciarono a uscire i proiettili.
Joe per controbattere fece uscire di nuovo il suo Stand ma prima che potesse deviare i proiettili si sentì da molto vicino:
"STAR PLATINUM, THE WORLD."
Da un vicolo uscì Jotaro. Il tempo si era fermato, i proiettili erano ad un centimetro dalla faccia di Joe e al suo stand.
"Fortunatamente sono arrivato in tempo, Yare Yare." Jotaro si mise apposto il cappello.
Si avvicinò verso Joe e con Star Platinum buttò giù i proiettili, rendendoli inutili.
Poi guardò bene Joe. "Quindi...tu sei Joe...mi dispiace tanto figliolo."
Poi si voltò verso Alex. "Sia Joe che questo ragazzo emanano una forte aurea, però non ho mai sentito una tale energia...che sia per la reliquia?"
Poi successivamente aggiunse-:"Come vola il tempo, fammi finire."
Star Platinum colpì con svariati pugni il ragazzo. Apparentemente sembra non essergli accaduto nulla.
"Che il tempo continui a scorrere."
In un nano secondo Alex fu scaraventato a terra, insanguinato. Lo stand di Joe colpì nell'aria, inutilmente, mentre Jolyne inciampò e cadde a terra.

To be continued.....

Jojo-Power at Hand Fan Fiction ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora