#007 Le avventure dei Joestar

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Jotaro, che si trovava nel mezzo tra Joe e Jolyne, cominciò a parlare.
"Joe, mi hai chiesto che cosa sono gli stand e come funzionano. Prima però devi sapere molto altro."
Joe lo ascoltò mentre guardava la strada piena zeppa di bambini che correvano gridando e sparandosi con delle pistole ad acqua.
"La nostra storia prende inizio dal cognome, che hai preso tu."
"Joestar?" Chiese aggrottando un sopracciglio.
"Si, vedi, il tuo bisnonno ti ha dato il suo cognome, Joestar, il quale viene a sua volta da suo nonno."
Jolyne intervenne sporgendosi dalla grossa figura di Jotaro per parlare a Joe: "Jonathan Joestar."
"Esatto, Jonathan, il tuo quadrisavolo. Lui ha iniziato tutto ciò, assieme al suo fratellastro, Dio Brando."
Joe mentre guardava Jotaro che gesticolava si chiese: "Ho uno stand per colpa di un quadrisavolo."
Jotaro  continuò a parlare: "Jonathan ha dovuto combattere il suo fratellastro, attraverso un potere chiamato Hamon,che si basa sulla respirazione, perché Dio aveva in mente di sterminare i Joestar e di prendere la loro eredità, purtroppo egli non riuscì ad ucciderlo definitivamente e per questo morì. Joseph ci racconta che prima di morire, Jonathan trattene la testa di Dio tra le sue braccia, sacrificandosi ma non solo...e questo è ciò che gli fa onore, Jonathan perdonò comunque suo fratello."
Joe si fermò di scatto. "Volete dirmi che Jonathan comunque ha perdonato Dio anche se questo lo voleva morto?"
Jotaro si voltò: "Si, anche se io non feci così, i due comunque si rispettavano. Infatti Dio è sopravvissuto e riuscì a prendere il corpo di Jonathan, ed usarlo a suo piacimento."
"Ma che cazzo?!" Esclamò Joe, spaventando i bambini intorno a loro.
Jolyne rise. "Certo che fa strano eh? Jotaro non ha minimamente detto che Dio era un vampiro, per questo serviva l'Hamon perché prendeva la luce solare e la immetteva nei corpi dei vampiri, ed è anche per questo Dio si è impossessato del corpo."
Jotaro si girò verso di lei: "S-si effettivamente mi sono scordato di questi dettagli, ma torniamo al discorso" poi prese una mappa dalla tasca dei pantaloni e indicò una strada alla loro destra: "È il passaggio più veloce"
Joe chiese dubbioso: "Per cosa?"
"È la cosa per cui siamo qui, oltre a te."
"Grazie mille eh"
"Vabbè, continuo la spiegazione. Joseph ti avrà racontato la sua battaglia contro gli uomini del pilastro immagino?"
"Si, ed è stato abbastanza divertente, lui che scappa urlando dico" disse mentre si mise la mano sinistra dietro il collo e fece vedere il suo sorriso ingenuo strappandolo a sua volta a Jolyne.
"Si, è proprio un pazzo il bisnonno."
"Joseph è sempre stato strano, in ogni caso...arriviamo più o meno nel periodo in cui presi lo stand."
"Ohh , posso finalmente collegare questi tasselli"
"Il mio Star Platinum come il tuo e Stone Free di Jolyne, sono manifestazioni dell'energia spirituale del portatore. Non tutti ce l'hanno, alcuni li hanno presi sopravvivendo ad una freccia, come Koichi"
"Chi è Koichi?"
"Lascia perdere Joe, papà adora quel ragazzo"
"Fatemi continuare ragazzi"
"Va bene scusa"
"Poi parlerete, Joe deve essere tenuto al corrente di tutto"
I due si silenziarono.
"La freccia è un oggetto antico realizzato attraverso un virus di un vecchissimo meteorite, oppure si può avere uno Stand tramite legami familiari, come noi e Dio, il quale fu il primo ad averne ricevuto uno. Un altro metodo è averlo sin dalla nascita. Fatto sta che uccisi Dio nel 1988...pur perdendo dei compagni"
"Che storia..." disse Joe con faccia stupita.
"Beh non finisce qua, Koichi è un amico di mio zio, più giovane, Josuke col quale abbiamo sconfitto un grande nemico. Un certo Kira Yoshikage. Koichi mi ha aiutato a trovare anche un altro membro dei Joestar."
Joe mise le mani avanti: " Fermo un attimo, Josuke?"
"Si perché lo conosci?" Chiese Jotaro.
"Si, ho dei ricordi confusi, ma una volta venì a casa mia da Suzie Q, a salutare e a...non ricordo bene. Sono passati dieci o forse undici anni."
"Ah bene...forse vi siete incontrati."
"Continua comunque, scusa ancora."
"No tranquillo, Koichi mi ha aiutato a conoscere un certo Giorno Giovanna, uno dei figli di Dio Brando"
"Aspetta scusa....sono altri Joestar?"
"Esatto, non figli voluti dai suoi veri discendenti"
"Ok...comunque che famiglia complicata, ma Giorno che fine ha fatto?"
"Boss di Passione, una gang mafiosa."
"Ah"
"Giorno ci aiuta molto, come in questo caso."
"Perché scusa, che cosa stiamo cercando?"
"Tutto a tempo debito, secondo la cartina siamo quasi arrivati, nel frattempo...Jolyne vuoi finire tu?"
Jolyne guardò Jotaro e con grande entusiasmo si scagliò vicino a Joe a raccontare.
"Allora Joe, adesso ti dirò qual è l'ultima avventura che abbiamo affrontato, ok?"
Joe annuì, ormai perso tra le mille domande e dubbi e tutto ciò che gli hanno raccontato.
Entrambi i fratelli continuarono a seguire Jotaro verso una strada più aperta e con gente che sembrava sicuramente più sicura.
"Nel 2011, io sono stata incastrata e fui rinchiusa in una prigione in Florida, questo è stato tutto un piano di Pucci, Enrico Pucci, un prete amico e compagno fedele del vecchio Dio Brando"
Cominciò così Jolyne a parlare della sua storia, ma si fermarono un attimo per attraversare la strada. "Bene, lui voleva prendere la memoria di papà, per arrivare così al piano di Dio che quest'ultimo scrisse su un suo diario, che lui fu l'ultimo a leggere, bene grazie allo stand di Pucci, White Snake, egli riuscì a mandare mio padre in una specie di coma e prendere dei dischi."
"Dei dischi?" Chiese Joe.
"Si, il suo stand prendeva dei dischi dai capi delle persone, che potevano rappresentare la loro memoria e anche gli stand. Così iniziai il mio viaggio per riprendere i ricordi di mio padre. Fu difficile ma ci riuscì, fortunatamente i dischi vennero rimandati, anche se Pucci riuscì ad arrivare al luogo predestinato per far arrivare la luna nuova."
"Aspetta aspetta un attimo....la luna nuova?"
"Esatto, Pucci riuscì ad ottenere un nuovo potere, anzi, due, il primo fu C-Moon e il secondo Made In Heaven, e fu quasi sul punto di usare la sua infinita velocità e portare sul punto di singolarità l'universo..."
"Aspe, stava per resettare l'universo?"
"Proprio così, ma Jotaro..."
Il padre si intromettè : "Ero due passi avanti, potevo non farcela per due passi, riuscii a fermare il tempo e distruggere il cranio di Pucci con un pugno, bene finita la storia. Siamo arrivati."
"Papà, sei sicuro che sia questo il posto della reliquia?"
Joe si voltò verso Jolyne: "Che reliquia?"
Jotaro indicò il museo da lontano: "Il British Museum contiene una reliquia, proveniente da un luogo lontano, così si dice non si sa molto."
Una reliquia?" Chiese nuovamente Joe.
Jolyne: "Da quello che ho capito è così, bisogna vedere però che cos'è davvero, potrebbe essere pericolosa."
Jotaro si mise apposto il capello:"Lo scopriremo ora, forza andiamo"
I tre si incamminarono su quella scalinata davanti a loro.

To be Continued

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