#031 Smooth Criminal Parte 3

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Paul attraversò una porta di legno, girò tra gli scaffali della biblioteca.
"Ma dove sarà finito?" Domandò egli sussurrando.
Girò per circa 5 minuti per poi vedere Diego disteso a terra, dormendo su dei fogli.
Si chinò verso di lui.
"Oi, ma che diavolo stai facendo?" Gli domandò prendendolo per i capelli.
La bava colava dalla bocca però aprì piano piano gli occhi.
Paul guardò attorno al fidanzato i fogli per terra.
"Cos'è questa roba?" Domandò.
Diego si era alzato. "Ricerche, riflessioni...un po' di tutto."
Paul lo guardò poi la sua vista fu attirata da un foglio con sopra un oggetto scuro.
"Questa è la reliquia?"
"Si" rispose Diego.
"Ma perché pensi che debba aprirsi a Londra?" Domandò  l'altro, vedendo disegnata la cartina di Londra.
Diego si chinò. "Guarda bene questi simboli..." indicò tre raggi su una faccia della reliquia.
"Che cosa significano?" Chiese l'altro.
Diego lo guardò e rispose: "Non lo so...ma fanno parte della lingua celtica,di cui si sa molto poco su Internet."
"Celtico..."
"Ha senso,i Celti sono stati, i primi a dominare l'Inghilterra...e questo segno...significa che c'è una correlazione tra questo popolo.."
"E la reliquia" continuò Paul annuendo.
Ci fu un secondo di silenzio.
Diego si alzò e diede la mano a Paul, la quale la prese. Da una tasca il primo diede un foglio al secondo.
"Cerca questi libri...siamo letteralmente all'ultimo passo per usare la reliquia."
I due si abbracciarono e Paul distaccandosi un attimo, pose attenzione e vide quegli occhio taglienti...

Gli stessi che rivede in Joe, il quale fece uscire in quell'istante The Power.
Il pugno era più vicino di quanto pensasse, e per schivarlo egli saltò in aria.
"Smooth Criminal sarà pure debole di forza...ma di resistenza no"Shizuka lo colpì, e una mano avvolta nel guanto bloccò il colpo.
Groot aggrovigliò un ramo attorno alla gamba di Paul.
Quest'ultimo, vedendo sotto di se, decise di farsi trasportare...appositamente.
Joe iniziò con il suo "ORA RUSH"
Ogni colpo scaraventato, seguito da un "ORA" ,venne fermato da una mano di  Smooth Criminal.
"ORA ORA"
"HE HE HE" urlò a risposta di ogni colpo bloccato, con un tono di voce squillante come quello di Michael Jackson.

Shizuka lo colpì all'anca e lo buttò a terra.
Simone infuse dell'Hamon in Groot, il quale creò una mazza chiodata di corteccia e lo colpì in pieno volto.
Paul non indietreggiò e aspettò...
Fu il turno di The Power che tirò un desto e un sinistro, furono talmente forti che pure l'aria si spezzò.
Ma come un soldato, egli rimase stoico. Ad ogni colpo indirizzato in un verso Paul si spostò nell'altro.
Fu così veloce che grazie allo stand, riuscì a prendere il pugno di The Power.
I due si guardarono e si scagliarono l'uno contro l'altro a mani nude.
Paul ebbe la meglio, colpendo il ragazzo senza pietà.
"Usare solo lo Stand...è da deboli" commentò lui, dopo aver dato un pugno al naso di Joe.
Come un fulmine, Shizuka lo interruppe dal proseguire, colpendolo nello stomaco.
Paul buttò  fuori del sangue. Si vide attorno. Era circondato da Stand, e ragazzini. "Non...ce la faccio" e con la mano che premeva sullo stomaco si lanciò in aria e si posò sullo schermo.
Con tutta la forza in sé lo buttò giù dritto sui tre.
Paul vide quello spazio bianco, candito spezzarsi in un istante.
Si lanciò sopra le macerie, tra le sbarre e i pezzi di supporto.
Ci camminò sopra.
Rise maliziosamente. "Ho vinto..." era stanco, barcollava, e piano piano si spostò dall'ormai rotto schermo.
Ma sentì un fruscio, tutto d'un tratto il palco sotto di sè tremò.
Una bolla si fece spazio tra le macerie, con dentro il trio vivo.
"Che diavolo?" Si domandò Paul sconcertato.
Vide una specie di polverina gialla.
"Per fortuna...The Power ci è venuto in aiuto." Commentò Joe osservando che tutte le palline dorate sulle nocche della mano sinistra del suo Stand erano svanite.
Shizuka ruppe la bolla e si scagliò contro Paul, Simone utilizzò l'Hamon per potenziare il suo Stand e colpire 3 delle braccia di Smooth Criminal, e Shizuka si occupò delle rimanenti.
Joe al contrario, si fiondò direttamente sul portatore.
Prima un pugno, poi un calcio sulle ginocchia "Questo è per me, che mi hai usato per ferire i miei amici ...." e completò con un altro pugno.
Paul sputò più sangue che saliva.
Joe prese un respiro profondo, fece passare l'Hamon dal suo corpo per infonderlo allo stand.
"Ora...dormi."
The Power tirò indietro le spalle e serrò i pugni e poi....

ORA ORA ORA ORA ORA
ORA ORA ORA ORA ORA
ORA ORA ORA ORA ORA

La prima scarica di colpi spezzò completamente le ossa degli arti inferiori e superiori.

Joe riprese un altro respiro e The Power continuò alternando sempre i due avambracci....

ORA ORA ORA ORA ORA
ORA ORA ORA ORA ORA
ORA ORA ORA ORA ORA

Si sentirono le ossa del torace spezzarsi...
Paul cadde a terra, stremato.
I tre guardarono il corpo trasandato. Orami era sconfitto.
"Non...vincerete..." fu le ultime parole del nemico, parole un po' confuse, dette con una voce ormai inesistente.
Poco dopo Paul crollò del tutto.

"Certo...che è stato impegnativo" disse Simone.
"Pensa io, che volevo vedere solo un concerto." Sorrise Shizuka.
"E io che devo dire scusate? Non ricordo neanche che è successo" ribattè Joe.

Un'ora dopo arrivarono i soccorsi e gli agenti della fondazione Speedwagon.
Jolyne prese il posto di Jotaro e guardando il corpo del nemico, la domanda le venne spontanea.
"Quante ossa gli hai rotto?" Si rivolse a Joe.
Un agente si avvicinò e disse: "Ben cento quattordici. Non riuscirà a muoversi per moltissimo tempo. Rimarrà nell'ospedale per un bel po' "
Passò accanto al trio un lettino con sopra Paul.
I soccorsi ebbero un po' di difficoltà nel farlo entrare dentro l'ambulanza e quando ci riuscirono, crearono un forte trambusto metallico.
Dal taschino interiore della giacca di Paul...cadde un foglio.
Simone fu l'unico a girarsi e accorgersene.
Si chinò a raccoglierlo e nel mentre risaliva...il suo sguardo si incrociò con quello di Paul, pieno di odio. In un batter di ciglia le portiere della volante si chiusero, e partì facendosi strada tra la folla accalcata al di fuori della struttura.
Simone mise il biglietto in tasca e tornò dal gruppo dove Jolyne stava parlando.
"E quindi...neanche stasera avete avuto un po' di tranquillità..."
"No, però credo che siamo abbastanza capaci di tornare in azione..." controbatté Joe.
"Come se non avessimo fatto nulla." Aggiunse Shizuka.
Simone li guardò,però, buttò sempre uno sguardo sul taschino dove era ripiegato il foglio.

To be Continued...

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