Joe si alzò e si ricongiunse con Jolyne Jotaro, lasciando riposare i compagni.
"Quindi...un attacco Stand?" Domandò Jotaro, dopo che Joe gli spiegò tutto il combattimento.
Joe annui. "Abbiamo...tempo per incontrare la regina Elisabetta?"
Jotaro controllò l'orologio.
Joe osservava con ansia.
"Abbiamo un quarto d'ora...ce la potete fare."
"Io andrò con Joe e tu rimarrai a controllare Simone e Shizuka." Si aggiunse Jolyne.
"Direi di si"
I due fratelli allora si incamminarono verso la strada che portava a Buckingham Palace, lasciando alle spalle il padre.
Jolyne guardò fisso Joe. "Battaglia...difficile?"
"A dir poco...è stato un incubo..."
"Cosa è successo?"
"Ho fatto...delle cose di cui mi pento."
Ci fu un silenzio tra i due che si ruppe quando arrivarono all'entrata del Palazzo.
Jolyne porse una mano sulla spalla di Joe. "Non dispiacerti troppo..."
"Invece si. Non ero io...mi sento davvero" strinse il pugno "arrabbiato..." continuando con un tono di tristezza.
Una delle guardie, con divisa rossa, accompagnata con il cappello di pelle d'orso si palesò davanti a loro.
Jolyne ci parlò: "Abbiamo un appuntamento con la Regina, siamo i Joestar."
Joe si voltò. "Secondo te ci apriran-"
La guardia si spostò e se ne andò lasciando che il portone si aprisse e dando la libertà di entrare.
Altre due guardie, con degli stemmi a forma di stella sulle divise cominciarono a camminare facendo segno di seguirli.
"Parli troppo." E Jolyne andò avanti sghignazzando un po'.
Joe la seguì facendo qualche smorfia.
Camminarono lungo questo tappeto rosso, circondato da grandi colonne che proseguivano lungo chilometri di corridoi ornati di quadri, oro e colonne dettagliate.
Arrivarono dopo quasi un quarto d'ora davanti ad un portone dorato.
Le due guardie si spostarono e lasciarono spazio ai due che dovevano entrare.
La prima cosa che videro fu un'enorme scrivania e tanti cagnolini di razza corgi, dorati, scivolavano e correvano per tutta la stanza.
"Allora...i Joestar uh?" Disse una voce femminile fievole ma allo stesso tempo coincisa.
Una signora si trovava davanti alla finestra.
"Volete...un tea per caso?" Chiese lei.
Jolyne rispose con un "Grazie, ne sarei onorata, mia regina."
La donna si voltò e vide il volto di Joe. "Ti hanno tagliato la lingua ragazzo?"
"No" rispose Joe guardandosi le scarpe. "Non sono in vena di parlare."
"Mmmm...lo sarai fidati." disse lei per poi suonare un campanello sulla scrivania.
Di corsa, arrivò un maggiordomo.
"Tre Tea verdi, per favore"
Il maggiordomo si inchinò e rispose, "Come desidera" per poi lasciare la stanza.
I due fratelli si sedettero e fissarono la regina, la quale fu la prima a parlare.
"Mi aspettavo di vedere Jotaro o direttamente Giorno, voi...chi siete?"
"Jolyne e Joe Kujo, figli di Jotaro."
La regina sgranò gli occhi e osservò i due ragazzi. "Effettivamente avete gli occhi di quello la...ma tu" disse indicando Joe. "Tu hai...l'Hamon?"
Joe rimase sorpreso dal sentire il cognome di Jotaro abbinato al suo, come fu colpito, anche, dalla saggezza della donna.
"S-si" rispose balbettando.
"Mmm interessante"
Si sentì una porta sbattere, era il maggiordomo con un vassoio con sopra le tre tazze di tea, che passò in mano a ciascuno dei presenti.
Tutti sorseggiarono.
"Giorno mi ha messo al corrente" disse la regina guardando il sotto bicchiere. "La reliquia...quella maledetta reliquia presa in Egitto."
"Maledetta?" domandò Jolyne.
La donna rispose: "Avrei voluto distruggerla prima..." posò la tazza, si alzò e prese un libro e tra la pagine estrasse una foto.
"Vedete?" chiese indicando ciascuno dei presenti. "Tutti morti. La reliquia li ha uccisi"
"Lei però è sopravvissuta...perché?" intervenne Joe.
"Allora parli eh, si...ho ottenuto uno Stand...gli altri no, ero giovane all'epoca e non seppi davvero cosa fosse, ne rimasi..." si fermò un attimo per riprendere fiato. "Ero rimasta stupefatta, presi successivamente contatti con Giorno e imparai moltissimo"
Jolyne chiese: "Perché tutti questi contatti con Giorno?"
"Beve tantissimo tea, e qui è considerato molto più che un ospite."
Nessuno parlò, il tutto era immerso nei lievi sorseggi di ciascuno.
Joe si alzò di scatto. "Ma sa altro?"
"Ragazzo...siediti."
"Scusi, non sono venuto qua per bere del tea, io e i miei amici siamo stati attaccati per colpa di questa reliquia, vorrei altre informazioni."
"Tutto ti sarà dato, a tempo debito"
"Le gradirei adesso"
"Joe siediti." esortò Jolyne.
Una figura gialla con delle spine sulla testa e un bastone in mano apparì colpendo Joe in pieno viso, venendo buttato a terra che prova rialzarsi.
"Ora" esclamò piano la regina sorseggiando il suo tea
Joe era trattenuto in ginocchio.
"Il mio stand ha un raggio di azione molto piccolo, circa di 4 metri ma funziona perfettamente."
Joe provò a staccarsi da terra con tutte le forze, non riuscendoci.
"Io sono la regina e tu ubbidisci."
Joe venne trasportato sulla sedia, seduto con schiena dritta e spalle larghe.
"La reliquia ha una connessione con l'Inghilterra...ancora non si sa però... è qui, questo è il posto,"
"Posto per cosa?" chiese Jolyne.
"La reliquia si può attivare solo qua."
"Si ma...possiamo spostarla? Oppure no? Deve rimanere lì?"
La regina poi si spostò e prese un diario. "Ho scritto un'ipotesi per cui...non posso riprendere la reliquia e portarla qui al sicuro o darla a voi della fondazione Speedwagon."
Sfogliò le pagine poi guardò Joe. "Non perderti ragazzo...hai un animo buono, uno sbaglio non ti deve affondare ma svegliare. Cambia visione di vita..."
Sentendo quelle parole, Joe si ricordò tutti i colpi che diede alle versioni di Jotaro e Jolyne e scoppiò in lacrime.
"Piangi, sfogati! Ma non perdere la via. Non cercare scuse, sii migliore." lo spronò la regina.
Poco dopo trovò la pagina di diaro, si mise gli occhiali e riassunse la sua ipotesi.
"La reliquia può essere presa solo da chi ha una grande forza di volontà e un desiderio che arde più della reliquia stessa."
"Come avete fatto a poetarla in quel museo? E sapevate che era pericolosa?" Domandò Jolyne con tono diffidente.
"La portò uno dei nostri uomini, in stretto contatto col museo, il problema che morì la sera stessa in cui venne messa lì, nella teca" rispose la regina.
"Ma cosa riceve chi la sa attivare?" Chiese Joe.
"Tutto ciò che si vuole. Quel desiderio più profondo che uno possiede..."
"Abbiamo...altri tasselli. Sappiamo che è di Dio, e che per attivarla è necessaria una grande forza di volontà" riflettè Joe tra se e se. Poi condivise con altri. "E' solo un'ipotesi non di più."
Jolyne e Joe si guardarono, finirono il tea si inchinarono davanti alla regina.
Lei sorrise ai due guardando più intensamente Joe.
Entrambi uscirono accompagnati dalle guardie e si diressero verso il parco dove Jotaro li aspettava seduto con accanto Shizuka e Simone che dormivano beatamente sul prato verde.To be Continued...
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Jojo-Power at Hand Fan Fiction ITA
Hayran Kurgu2016. Dopo gli eventi di Stone ocean, Jotaro e Jolyne Kujo ritornano alla loro vita quotidiana. Tutto ok fino a quando una missione a Londra li porterà a conoscere un membro perduto della loro famiglia. ------ Fan fiction tratta dall'opera di Araki...