Era una bellissima giornata di autunno. Le foglie avevano coperto le strade formando un tappeto dai caldi colori e su cui Lily piaceva saltellare. Aveva i capelli castani, occhi color miele e pelle chiara. Per quanto riguarda il carattere amava molto la natura e gli animali, era energica e vivace, prima di quell'evento... Erano i primi giorni di scuola, terza elementare, e la maestra aveva appena spiegato una lezione particolare. Con o senza quirk ognuno è speciale a modo suo, aveva detto agli alunni. Lily aveva molti amici ed era suo uso difendere i compagni che venivano bullizzati per non avere unicità. Proprio così, era una piccola paladina della giustizia e infatti il suo sogno era quello di diventare un eroe, una persona forte e coraggiosa pronta a sacrificarsi per il bene dell'umanità, proprio come All Might. Lo ammirava tanto e credeva che non avrebbe mai potuto raggiungere il suo livello. Diciamo che si sarebbe accontentata anche di un ruolo marginale. Il suo amichetto del cuore era proprio un bambino senza quirk, Retsuka, che non era inusuale trovare con le spalle al muro per poi essere difeso da lei. Quel giorno i bulli avevano esagerato, ecco il perché della lezione speciale. Lily camminava al suo fianco, all'uscita da scuola. I due, che indossavano le divise scolastiche azzurro e bianco, erano seguiti dalle rispettive madri, rimaste dietro a parlare del più e del meno. Mentre calpestava delle foglie rinsecchite, si lamentava di quanto fossero antipatici quei loro compagni di classe.
<<Se sapessi usare bene i miei poteri gli darei una bella lezione, così imparano!>>
<<Lily...Ne abbiamo già parlato. E poi lo sai che non è permesso usare i quirk sugli altri.>> Esclamò Retsuka tentando di calmarla. Era un tipo molto calmo, pacifico e razionale, dalla corporatura minuta, il visino asciutto, occhi verdi e capelli biondini. Anche Lily era pacifica ma era molto più impulsiva e testarda.
<<Uff, lo so...Però questa volta non hanno rispettato la regola, quindi non lo farò nemmeno io. Nessuno ti deve fare del male, Retsuka.>> Si fermò a guardare l'amico, un passo più indietro, mentre le sue codine castane venivano mosse dal vento autunnale.
I due si erano incamminati in una delle strade principali ed erano molto più lontani dalle madri rispetto a prima. Retsuka riprese l'argomento quirk, dicendole che se si fosse esercitata avrebbe padroneggiato il suo con abilità. Un'altra cosa da sapere era che lei odiava il suo potere. Non aveva ancora capito come funzionasse. Le era stato detto che consistesse nel controllare i sensi altrui, ma fin dove potesse spingersi era un mistero. A dire la verità i compagni prendevano in giro anche lei, dicendo che il suo quirk fosse inutile se avesse dovuto combattere contro qualcuno. Per questo credeva che non sarebbe mai potuta diventare un eroe. Al contrario, Retsuka era l'unico che la incoraggiasse, che mostrasse entusiasmo e curiosità a riguardo. Neanche i suoi genitori la supportavano più di tanto, anzi le intimavano di usarlo il meno possibile. Continuando a parlare con Retsuka decise ancora una volta di mettersi alla prova e contemporaneamente di fare un regalo all'amico. Si concentrò chiudendo un attimo gli occhi, prese un respiro e, dopo aver pensato, decise cosa creare. Sentì una specie di brivido su tutto il corpo, la connessione con Retsuka era avvenuta. Allora usò la fantasia per fargli vedere degli uccellini colorati che gli volavano intorno. Il bambino si sorprese di quella improvvisa apparizione, quindi le lanciò uno sguardo. Lily gli sorrise facendogli capire fosse opera sua. Un uccellino verde si poggiò sul dito del ragazzino per qualche secondo, prese poi il volo e si trasformò in un drago- un po' nano per gli standard -ma a Retsuka non importò. Aveva la bocca aperta, non aveva mai visto una cosa del genere. Allora LiIly decise di aggiungere più dettagli e piano paino tutto il contesto si modificò ai loro occhi, diventando un immenso prato fiorito. Il drago volteggiò nel cielo azzurro incontaminato mentre Retsuka lo seguiva saltellando di qua e di là, tra un fiore e un altro. Era un paradiso, anche se un po' semplicistico. Lily era così concentrata nella sua creazione che non fece in tempo ad accorgersi di quello che stava accadendo. Neanche il tempo di interrompere la sua manipolazione, che al drago si sostituì un furgone. L'urlo delle madri schizzò per tutto il vicinato. Il prato era scomparso e al suo posto vi era il corpo di Retsuka disteso sull'asfalto.

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My Villain
FanfictionFuturo, nella Terra l'ottanta per cento degli umani ha sviluppato dei poteri chiamati quirk ma c'è chi li usa per fini malvagi e chi per fare del bene. Due mondi che si scontrano: quello dei villain e quello degli heroes. Lily è nata con un quirk ma...