Aperti gli occhi, la prima cosa che si ritrovò davanti fu un vecchio soffitto ammuffito. Si sollevò dal lettino in cui era sdraiata per analizzare il posto in cui si era risvegliata. Era una vecchia stanza, spoglia e poco luminosa, dai colori grigi, dotata di una finestra con la serranda abbassata, un piccolo armadio in legno e nient'altro. Ricordò tutto ciò che era successo qualche minuto prima. Quindi scattò in piedi e afferrò la maniglia della porta. Questa si aprì e le mostrò un corridoio, sempre molto malandato ma dai colori più caldi. Non le importava di dove fosse, voleva solo tornare dai suoi amici, sapere se fossero sani e salvi. Poi sarebbe tornata a casa e avrebbe raccontato la giornata pazzesca che aveva vissuto. Avrebbe raccontato di come aveva usato i suoi poteri dopo tanto tempo. Forse i suoi sarebbero stati orgogliosi di lei. Aspetta, non sapeva neanche se effettivamente fosse andato tutto bene. E se invece avesse solo peggiorato la cose? Mentre continuava a camminare per quel corridoio, non appena svoltò l'angolo, vide un uomo vestito da mago. Per la precisione indossava una camicia arancione, un panciotto nero abbinato ai pantaloni e un cilindro. Si nascose ma temette l'avesse già vista. Sicuramente non era qualcuno di affidabile, quindi pensò fosse meglio evitarlo. Si voltò per tornare indietro ma una lama si pose a due centimetri dal suo collo. Una ragazzina dai capelli biondi raccolti in due chignon, occhi sottili e con addosso un divisa scolastica, ne teneva il manico. Lily, non sapendo che fare, si limitò ad alzare le mani in alto, sperando che non la uccidesse.
<<Io sono Toga. Diventiamo amiche?>> Un sorriso finale si mostrò nel volto di quella strana ragazza che non sembrava più tanto minacciosa. C'era comunque qualcosa di disturbante in lei, a parte il coltello che poco prima le stava puntando al collo.
<<Ciao... Sai dirmi dove mi trovo?>> Chiese ignorando la sua domanda stravagante. Le mani ancora alzate.
<<Ti trovi in un vecchio bar abbandonato. Io vivo qui e adesso pure tu!>>
<<Che...?>>
<<Toga, smettila di spaventarla e portala dagli altri.>> Disse il mago che aveva visto nell'altro corridoio.
Dopo essersi lamentata, Toga prese Lily per il braccio e la trascinò con sé al di là di quei corridoi, mentre l'uomo le seguiva.
Le cose si stavano mettendo male. Non aveva idea di cosa stesse accadendo né di cosa aspettarsi. Il panico iniziò ad assalirla passo dopo passo. Superata una porta i tre entrarono in una sala che ricordava molto un bar. Vi era un bancone a sinistra e delle sedie intorno. Era piccolo ma più ricco e abbellito del posto in cui era stata poca fa. Lì vi erano delle persone dall'aspetto insolito. Si misero tutti a guardarla e a fare dei commenti. Un uomo che indossava una tuta nera e grigia, con voce stridula esclamò:<<Wow! Toga si è trovata un'amica!>> Un ragazzo con delle cicatrici violacee sbuffò e disse qualcosa come "Quanto casino per così poco". Qualcuno seduto nel bancone si voltò verso il resto della sala e ordinò di fare silenzio. Lily spalancò gli occhi, realizzando si trattasse del ragazzo che avesse visto prima di svenire. Questo le rivolse uno sguardo. Non portava alcuna mano che gli fungesse da maschera e ciò le permise di vedere per la prima volta il suo vero volto. I suoi occhi erano rossi, la pelle secca e rugosa, una cicatrice su una palpebra e un'altra sulle labbra, un piccolo neo sul mento.
<<Lily Seijin. Frequenti un normale liceo, eppure oggi ti trovavi alla UA. Se credessi al fato direi che è stato lui a farci incontrare.>> Scese dalla sedia per avvicinarsi a lei. Lily fece un passo indietro, terrorizzata, mentre gli altri due tipi strani la tenevano per le braccia. Dopo una breve pausa, le chiese faccia a faccia:<<Il tuo quirk è la manipolazione dei cinque sensi, vero?>>
<<Che vuol dire?>> Chiese l'uomo dal costume nero e grigio.
<<Che crea allucinazioni, idiota.>> Gli rispose quello dalle cicatrici.
Lily non proferì parola, si limitò a guardarlo in cagnesco. Chiunque fosse era stato lui ad attaccare la UA.
<<Non mi piace quando non rispondono alle domande.>>
Lily avvertì un brivido nella schiena ma non riusciva comunque a parlare. Le parole non uscivano dalla sua bocca. Prese coraggio e annuì. Poi domandò con tono scontroso: <<Sei stato tu ad attaccare gli studenti della UA?>>
<<Considerala più come una selezione del personale. E indovina un po'? Sei la candidata che fa al caso nostro.>>
<<Candidata?>> Chiese con una specie di risata ironica. La rabbia stava iniziando a ribollire ma la paura l'attutiva. <<Ma che volete da me?>>
<<Vedi di moderare i toni. Comunque io sono Tomura Shigaraki e tutti loro sono membri della lega dei villain.>>
Facendo due più due, la situazione era ormai chiara. Era stata rapita dai villain che ora le chiedevano addirittura di unirsi a loro. Che situazione assurda! Come avrebbe potuto mai accettare una richiesta del genere?
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My Villain
FanfictionFuturo, nella Terra l'ottanta per cento degli umani ha sviluppato dei poteri chiamati quirk ma c'è chi li usa per fini malvagi e chi per fare del bene. Due mondi che si scontrano: quello dei villain e quello degli heroes. Lily è nata con un quirk ma...