Capitolo 4

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La situazione era delle più assurde. Come poteva farle certe proposte quel tizio?

<<Se mi rifiutassi?>>

Shigaraki Tomura, il presunto capo, si limitò a sospirare per poi iniziare a grattarsi nervosamente il collo. Per qualche strano motivo la sua pelle era molto secca. Un uomo avvolto da una specie di nebbia oscura, posto dietro il bancone, proferì parola.

<<Mi presento: sono Kurogiri. Devi scusare i modi bruschi del signor Shigaraki. A nome di tutti i presenti, chiedo di considerare gentilmente la proposta di unirti alla lega. Se ritieni di essere stanca puoi andare a riposare nella tua stanza e darci una risposta quando te la sentirai.>>

Nonostante l'aspetto spaventoso pareva essere un tipo gentile e a modi, ma questo non bastava a calmarla. Non potevano prima rapirla e poi farle una proposta in tutta calma. La cosa più importante da considerare: erano villain. Poi le vennero in mente gli studenti della UA.

<<Prima vorrei sapere come stanno le persone coinvolte nell'attacco.>>

Senza fare alcuna obiezione, Kurogiri accese la tv, presente nella parete alla destra di Lily. Toga e quello che sembrava un mago, chiamato Compress, la lasciarono andare. La tv trasmetteva in un canale che dava al tg della città. Proprio in quel momento stavano parlando dell'attacco, avvenuto un'oretta prima.

<<...feriti molti studenti e un insegnate da quelli che sembrano, detto da loro, dei mostri. La vicenda non è ancora chiara ma l'unica cosa che si sa è che è stata rapita una ragazza che non faceva nemmeno parte dell'istituto.>> Successivamente la giornalista intervistò il ragazzo che era stato salvato da Lily. Questo, con alcune bende intorno al corpo disse di conoscerla.

<<Non mi ha salvato, ha semplicemente distratto il mostro con cui stavo combattendo, poi se n'è andata insieme ai villain. Sono sicuro che in realtà era alleata a loro sin dall'inizio. So come funziona il suo quirk. È pericolosa.>>

Che tipo ripugnate. Pur di non ammettere di essere stato salvato da lei era disposto a dire certe balle.

All'inquadratura si aggiunse, con gran sorpresa, Retsuka.

<<Non è vera neanche una parola! Lily lo ha salvato, ha salvato tutti loro, con il suo quirk. È una persona buona, anzi, se la dobbiamo dire tutta, voleva diventare un' eroina da bambina.>>

Tutti i villain si voltarono verso la ragazza, lanciandole un'occhiataccia. Lei cercò di nascondersi portando un ciuffo di capelli davanti al volto. Quell'ultima frase li aveva disgustati. Ad ogni modo le parole di Retsuka le avevano fatto piacere. Si chiese anche come l'avrebbero presa i suoi. Il servizio si concluse, aggiungendo che la polizia avrebbe indagato. Kurogiri spense l'apparecchio.

<<Come hai potuto vedere sono tutti vivi. Ora puoi andare in stanza.>> Esortì Tomura.

<<Verranno a cercarmi.>>

<<Non sarà un problema.>>

Toga riaccompagnò la nuova arrivata in stanza. Prima che andasse, Lily la chiamò.

<<Scusa, potresti dirmi qual è il vostro scopo?>>

La biondina la fissò con sguardo indagatore. <<Se te lo spiego mi puoi fare le trecce in cambio?>>

<<Le trecce?>>

<<Sì, le amiche si fanno le acconciature o roba simile. Vorrei due belle trecce.>>

Lily acconsentì, quindi la fece sedere sul letto. Iniziò a lavorare alla sua acconciatura, per quanto fosse assurdo.

<<Volevi sapere qual è lo scopo della lega dei villain?>> Lily confermò. <<Bene, da dove inizio? Sai che certi bambini sono cattivi?>>

<<Cosa c'entra questo?>>

<<Gli eroi sono proprio come quei bambini. Loro non sanno niente, sono solo bravi a criticare.>>

<<Perché dici questo?>>

<<Insomma, non lo vedi anche tu? Prendiamo come esempio quel ragazzo al tg: lui ha detto delle bugie su di te senza neanche pensarci due volte.>>

<<È vero ma->>

<<Lo ha fatto perché ha paura di te. Scommetto che teme il tuo quirk quindi ti descrive come una possibile villain. Tutto questo perché non vuole ammettere che sei più forte di lui.>>

Toga le era sembrata una ragazzina confusa e poco sveglia, invece era più intelligente di quanto credesse.

<<La maggior parte delle persone sono come lui. Ecco perché serve una rivoluzione.>>

Lily finì di farle le trecce. Toga si ammirò in un piccolo specchio appeso alla parete ed, entusiasta, la ringraziò. Saltellò fino alla porta ed uscì.

La ragazza rapita restò a fissare il vuoto per un po', riflettendo sulle parole della presunta "amica". Tutto ciò era troppo per lei quindi si sdraiò a letto, sperando che quando si fosse risvegliata si sarebbe ritrovata a casa, dalla sua famiglia. Riposò per qualche oretta ma senza chiudere occhio, del resto era impossibile dormire in una situazione simile. Si era rigirata da una parte all'altra, pensando a cosa avrebbe potuto fare. Qualcuno bussò alla sua porta tutto di un tratto, facendola saltare dal letto.

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