Capitolo 6

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Una nuova giornata era iniziata e Lily vide le stesse mura ammuffite. Non era stato un sogno. Ricapitolando: era stata rapita dei villain e adesso si trovava a dover collaborare con loro. E pensare che da piccola avrebbe voluto fare l'eroe come lavoro. Andò al bar ma ancora non c'era nessuno. Si sedette su una delle sedie vicino il bancone, sperando che qualcuno spuntasse da qualche parte per darle la colazione. Potrebbe sembrare un atteggiamento strano, da persona a cui interessa solo del cibo ma, secondo Lily, dovendo restare lì avrebbe dovuto ambientarsi o perlomeno sopravvivere. Dopo alcuni minuti di attesa, una persona fece ingresso, ma non era qualcuno di amichevole. Dabi si bloccò non appena la vide, quindi sbuffò di prima mattina e riprese a camminare sedendosi nella sedia più lontana. Lily si chiese che diamine di problema avesse. Subito dopo entrò Tomura che si sedette proprio al fianco della ragazza. Sentì un leggero brivido lungo la schiena, provocato dall'aria fresca della stanza e anche dal disagio che provava stando lì. Non aveva idea di come comportarsi.

<<Sono contento di vederti qui. Credevo che stanotte saresti scappata.>>

Lily arrossì, non sapendo il perché.<<Beh anche provandoci non avrei riscontrato alcun successo.>>

<<Chi lo sa.>>

Si chiese se effettivamente avesse fiducia in lei o facesse solo parte della recita per ottenere il suo sostegno. Il capo le spiegò poi che avrebbe trovato dei vestiti nell'armadio di Toga e che poteva usarli. Quindi prese del latte nel frigo e le porse una tazza. Sembrava un bread and breakfast. Non si sarebbe mai aspettata quel tipo di accoglienza e quell'atmosfera così calma e usuale. Anche gli altri arrivarono nel bar e si unirono a loro per la colazione. La sua tensione aumentò. Si sentiva come un pesce fuor d'acqua e non sapeva se le avrebbero fatto del male da un momento all'altro. Essendo tutti riuniti al bancone, il capo dei villain, se ne approfittò per esporre un'importante comunicazione.

<<Stasera, il gruppo mafioso dei Tekuta si riunirà al solito pub, il "Mysotis". Abbiamo scoperto che porteranno del denaro per comprare delle armi da un gruppo alleato. Andremo lì e li deruberemo.>>

Gli altri intervennero con domande varie per capire bene quale fosse il loro compito.

<<Entreremo solo io, Dabi e Lily. Gli altri resteranno all'entrata per sorvegliare.>>

<<Ma non serviranno più persone?>> Chiese Toga.

<<No, meno siamo meglio è. Per questo Lily entrerà per prima. Con il suo quirk ci renderà invisibili ai loro occhi. Prendiamo i soldi e ce ne andiamo senza alcun problema.>>

<<E chi dice che collaborerà?>> Chiese Spinner.

Tutti si voltarono a guardarla. Lily pensò di non avere alcuna scelta. Come poteva rifiutare tale richiesta dopo quegli sguardi minacciosi?

<<Cosa dovrei fare di preciso?>> Chiese insicura.

Quella stessa sera, Toga bussò alla sua porta. Le lasciò una busta sul letto e, con una risatina, le disse: <<Ti starà bene, vedrai.>> Chiuse la porta, lasciandola nuovamente sola. Lily pensò che quella roba non le si addicesse affatto. Non aveva mai messo qualcosa del genere. Eppure la busta era lì, distesa sul letto, come se la stessa fissando. "Andiamo, sono solo vestiti", pensò.

Pochi minuti dopo, raggiunse gli altri al bar che stavano aspettando solo lei. Erano vestiti in modo casual per non attirare l'attenzione, tutto il contrario di lei che aveva dei pantaloncini neri, un top senza spalline dello stesso colore e stivaletti con tacco a spillo. Si sentì gli occhi puntati addosso e vedeva sui loro volti un'espressione di sorpresa. Sembrava totalmente un'altra persona con tutta quella carne in bella vista. L'imbarazzo la portò a coprirsi mettendo una mano sul gomito dell'altro braccio. Si sentiva umiliata, come se fosse carne da macello. Dopo aver ripassato le regole, Tomura diede l'ordine a Kurogiri di creare un portale. Ecco svelato il quirk di quell'uomo avvolto dalla nebbia. Pensò allora che i mostri fossero entrati alla UA proprio grazie a lui e che lei fosse svanita da lì esattamente allo stesso modo. Un portale oscuro si formò vicino al bancone e, uno ad uno, i villain lo attraversarono. Toga prese a braccetto l'amica e insieme vi entrarono. Sembrava come passare tra una fitta nebbia serale. Dopo pochi secondi parve farsi più chiara la visione di un vicolo. Tutti i membri si erano radunati in una stradina isolata, alle spalle del locale interessato. La luce debole di un neon lampeggiante creava un'atmosfera calma e allo stesso tempo spaventosa. Tomura si fece strada tra di loro e li guidò verso l'ingresso. Svoltato l'angolo, vi era un cartello dalla scritta luminosa e azzurrina: "Myosotis". Della musica house proveniva da lì. Quindi si decisero ad entrare, superando una porta nera e una fatta da fili argentati e scintillanti. La musica era così forte che Lily sentì il cuore andare a ritmo. C'erano un sacco di persone riunite in pista, luci lampeggianti colorate e dei balconcini tutti intorno che delimitavano il piano di sopra. I membri si sparpagliarono. Toga lasciò il braccio di Lily e si mise ad osservare la gente intorno a sé con un sguardo che era un misto tra il: vorrei divertirmi con voi e il vorrei uccidervi. Forse era quello il suo modo di divertirsi. Tomura le ordinò di non combinare casini.

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