14. Tyler

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La cena non è stata per niente male, anzi tutt'altro. Io e Chloe abbiamo parecchie cose in comune. Potrei parlare con questa ragazza per ore. «Toglimi una curiosità», mi chiede, «come vi siete conosciuti tu e Blake?».

«A una festa di Taggart. Io e Taggart eravamo migliori amici ai tempi e quindi una sera l'ho visto e ci siamo scambiati i numeri. Era la prima volta che Taggart mi invitava a casa sua e poi dopo qualche settimana abbiamo litigato», rispondo. «Tu invece», faccio per chiederle, ma vengo interrotto.

«Ciao Tyler, che ci fai con questa ragazza? Non eri finocchio», mi grida l'ultima persona che avrei voluto qui. Ovvero Chad. Un mio vecchio compagno delle medie, che nonostante sia sempre stato gentile con lui, da quando ho litigato con Tag, non ha fatto altro che rendermi la vita un inferno. Ha persino messo in giro voci abbastanza brutte sul mio conto. Tutte cazzate.

«Che cazzo vuoi Chad?» mi volto per guardarlo negli occhi. Si avvicina a Chloe e le posa una mano sul braccio. «Quanto ti ha pagato per uscire con lui? Sei così bella e non ti ci vedo con una femminuccia come lui», aggiunge ridendo. Perché mi deve umiliare così?

«Prima di tutto siamo solo amici. Secondo, ti pregherei di levarti dalle palle, prima che chiami il proprietario» ribatte Chloe cercando di restare calma. Lo vedo che ci sta provando, ma non ci riesce proprio. «Che cosa credi Tyler? Che puoi andare a dire in giro tutte le stronzate che vuoi? Sei un coglione e lo resterai»

Un cameriere si avvicina al nostro tavolo e ci domanda se è tutto apposto. «Questo ragazzo ci sta disturbando» gli dico, mettendo Chad in imbarazzo. Gliel'avevo detto e lui non mi ha ascoltato.

«Ti avevo avvisato» ringhio, accecato dalla rabbia. «Goditi il tuo appuntamento poi vedrai, amico», risponde quello stronzo prima di andarsene.

Non ce la faccio proprio a restare qui, non dopo che Chad ha mandato tutto a rotoli. «Meglio se me ne vado. È tutto sbagliato», mi alzo e vado a pagare. «Tyler aspetta», Chloe mi segue, confusa dal mio
comportamento.

«Aspettami fuori» le ordino. Dopo aver pagato, mi dirigo verso l'uscita senza girarmi, per evitare di incrociare lo sguardo di Chad o di uno dei suoi amici.

«Mi spieghi che sta succedendo? Tyler non hai rovinato niente», posa una mano sulla mia spalla.

«Ah no?», le domando con il senso di colpa che mi inonda il petto. «Certo che no», saliamo in macchina e la riaccompagno a casa.

Comincio a pensare che se l'avessi ignorato, gli avrei dato meno soddisfazione. Ma è una cosa molto difficile da fare e, anche se non sembra, ho qualche problema a gestire la rabbia. È ormai da qualche mese che perdo il controllo così facilmente per colpa di individui come Chad. Accompagno Chloe a casa e appena imbocco l'autostrada, chiamo Blake.

«Oh amico, scusa se ti disturbo»

«No, non mi disturbi, Tyler. Ti stavo per chiamare io... Come è andata con Chloe?», domanda come se fosse molto interessato.

Magari è così. In questo periodo, credo che Blake sia l'unica persona di cui posso fidarmi. Posso raccontargli tutto quello che voglio senza che poi lui lo vada a dire a qualcuno. Non ho mai conosciuto qualcuno con cui avessi così tante cose in comune. Credo che saremmo dovuti essere amici già da tanto, anche se non è mai tardi. Inoltre è difficile che io mi fidi così tanto di qualcuno. Sono un ragazzo molto estroverso e sicuro di sé proprio come lui, questo è vero, però è inutile nascondere che in passato sono stato pugnalato alle spalle parecchie volte. Però nonostante lo conosca da soli due mesi, ho come l'impressione che tra noi due non succederà mai una cosa del genere. Siamo già così legati e credo che sia molto maturo per evitare certe cose. Lo stesso per quanto riguarda me.

«Ti ricordo che sta con Jacob. Chad mi ha fatto fare una figura di merda davanti a lei. Blake, lo odio te lo giuro», dopo essermi tolto tutti i sassolini dalla scarpa, cambio argomento e chiedo a Blake di raccontarmi come è andata la sua serata invece.

The Closeness 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora