25. Blake

2 0 0
                                    

Apro la mia valigia e tiro fuori un paio di magliette e camicie per trovare qualcosa di figo da mettere stasera. Nel frattempo mi infilo un paio di Air Force e dei pantaloncini, lasciando la parte di sopra per ultima. «Che aveva Tatiana?» mi chiede Tyler dopo aver spento il phon. Ha aspettato che Marcus uscisse dalla stanza per domandarmelo. Magari non vuole che lui sappia di questo discorso, anche se dal broncio di stamattina, era impossibile non notarlo.

Mentre lo ascolto mi passo la lacca sui capelli. «Dan ha messo una storia in cui sembravano fidanzati e si è arrabbiata a morte. Da come lui le parla, si vede che è cotto di lei, ma allo stesso tempo Tatiana vuole andarci piano. E poi non ho capito che cosa c'entri Jim con questa storia... durante la loro telefonata l'ho sentita fare il suo nome un paio di volte. Sembrava un po' spaventata sai.»

Chiudiamo l'argomento e cominciamo a parlare di musica e di altre cose che ci interessano di più. Non credo che un eventuale triangolo tra Tatiana, Dan e Jim – o quello che è – debba essere un nostro problema.

Parlerei con Tyler all'infinito, senza mai stufarmi. È difficile trovare qualcuno con cui parlare di musica e libri senza mai seccarsi. Con Vic non parlavo quasi mai di queste cose, perché dopo un po' si annoiava e cercava in tutti i modi di cambiare argomento. A volte era come se entrambi provenissimo da due mondi diversi e trovare un punto di incontro fosse quasi impossibile. Quando sei piccolo non te ne accorgi, ma quando cominci a crescere, diventa evidente. E invece con Tyler sento di condividere tantissime cose: ascoltiamo gli stessi generi, leggiamo gli stessi libri e come se non bastasse, abbiamo lo stesso stile. Alla fine, lo stile è molto più di un insieme di vestiti.

Dopo aver finito di prepararci, aspettiamo il resto del gruppo e ci facciamo accompagnare da mio nonno al fast-food che avevo suggerito a pranzo. Non è neanche troppo lontano dal Williams o dal resto della cittadina, perciò spostarci a piedi non sarà difficile.

I camerieri non ci mettono tanto a servirci, così in meno di quaranta minuti, siamo già davanti all'ingresso del Williams. E adesso come si entra? Dovremmo avere tutti ventun anni e invece abbiamo tutti quindici anni compiuti da qualche mese.

Marcus si passa una mano sulla fronte sudata. «Adesso come facciamo ad entrare? Non sappiamo neanche se vogliono i documenti», abbiamo fatto i conti senza l'oste perché se non abbiamo delle prove che possano affermare che siamo ventunenni, possiamo filare dritto a casa. D'altronde sarebbe anche imbarazzante fare una figuraccia davanti a tutta la gente dietro di noi che sta aspettando per entrare. Provo a fendere la calca, passandovi attraverso con difficoltà, alla ricerca di qualcuno a cui chiedere informazioni.

Mi fermo davanti a una ragazza, che sembra appartenere alla mia stessa fascia d'età. È qualche centimetro più bassa di me e indossa una camicetta bianca con dei pantaloncini neri e ha una lunga e folta chioma rossa. Ma la prima cosa che noto sono i suoi occhi di un colore tra il verde e il castano chiaro. Ha un'aria molto familiare. Somiglia a Ginny Weasley. Magari una versione più moderna. «Scusa... sai se servono i documenti in questo... locale?» chiedo timidamente. Mi fissa come se non fossi il primo a chiederglielo. «Ovviamente, come in tutti i nightclub.» La ringrazio per l'informazione e mentre faccio per allontanarmi, mi ferma toccandomi la spalla. Mi scruta attentamente come se mi avesse già visto da qualche parte. «Aspetta. Credo di aver capito di che cosa hai bisogno, non è vero?»

Fruga all'interno della sua borsa e mi porge delle schede di colore bianco sporco, simili a patenti di guida. Mi sta dando dei documenti falsi? Non è illegale?

«Non c'è di che Blake» sorride radiosa. Ho sentito male o mi ha appena chiamato con il mio nome? Il mio vero nome. Le rivolgo un sorriso tirato. «Come sai il mio nome?», sarei davvero curioso di saperlo. «Sono anch'io di Leavenworth. Sono un'amica di April, strano che non sia con te», April non mi aveva mai parlato di questa sua amica.

The Closeness 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora