30. Blake

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10 Ottobre 2021

Sono le sette di sera e tra poco dovrò tornarmene a casa, se non voglio andare a letto tardi anche stanotte. La scuola è cominciata da un mese, siamo ad Ottobre e tutto sembra così cupo e triste. Non saprei come descriverlo, ma improvvisamente quasi nessuno del gruppo si fa sentire, tranne Tyler e Chris, con cui condivido il corso. Dan sembra andato e Tatiana ormai non si fa sentire da un paio di giorni. Mi viene difficile frequentarli, perché Dan non vuole vederla, quindi mi tocca uscirci ogni volta separatamente.

Tatiana gli ha fatto davvero male e ogni volta che solleviamo la faccenda, cambia discorso e dice che Dan le metteva troppa pressione. Ho fatto finta di niente per evitare di litigarci, ma lo sa pure lei di essersi comportata da vera stronza con lui.

E la mia relazione? Neanche quella va nel migliore dei modi a dirla tutta. È come se la passione tra me e Maggie si fosse spenta dalla sera alla mattina. Ogni volta che cerco di spingermi oltre al bacio come ai vecchi tempi, trova una scusa per non proseguire oltre. Ci ho provato pure oggi, anzi un istante fa e la sua risposta è stata sempre la stessa. «Scusa Blake, ma oggi non mi va» mi ha detto. È come se qualsiasi momento tra noi fosse passato dall'essere intenso e romatico a cupo e privo di qualsiasi emozione. Adesso stiamo entrambi fumando sul suo letto, approfittando dell'assenza dei suoi.

Un'altra cosa che non mi piace di Maggie è il fatto che ultimamente fumi così spesso. Quest'estate è capitato che qualcuno della nostra comitiva tirasse fuori delle sigarette per fumare in gruppo, ma pensavo che sarebbe stata solo una semplice abitudine estiva, destinata a finire con l'inizio dell'anno scolastico. Invece la vedo sempre con un pacchetto di sigarette nella borsa dalla fine di settembre. Tutto questo da quando Gabriel ha iniziato a uscire con noi. Lungi da me dall'incolpare Gabriel, ma resta comunque il fatto che è più grande e non sarebbe strano se Maggie si fosse fatta un pochino trascinare da quel suo atteggiamento ribelle. Ecco perché le voglio parlare: per evitare che la situazione possa degenerare. «Maggie possiamo parlare» comincio subito dopo aver posato il mozzicone della sigaretta nel posacenere. «Dimmi tutto» risponde appena tira una boccata.

Mi faccio coraggio e le parlo. «Negli ultimi giorni è come se il nostro rapporto non fosse più come prima. Sai che ti amo, però mi sento come se tutto quello che abbiamo costruito nei mesi della nostra relazione, stesse svanendo. Non facciamo più passeggiate romantiche assieme, non ci diciamo più cose dolci e non facciamo più sesso...», vengo interrotto da Maggie che mi lancia un'occhiataccia. «È il sesso il problema?» pronuncia quelle parole come se fossero un insulto. «Quindi è questo quello che ti importa Blake? Non l'intera relazione, solo la parte in cui stiamo a letto insieme. Sei così pieno di sorprese», fa per accendersi un'altra sigaretta, ma la fermo. È così difficile capire quello che sto cercando di dirle. «Se c'è una cosa che odio è quando mi strappano di dosso le sigarette mentre sto fumando» borbotta quasi arrabbiata.

Prendo il pacchetto e vedo quante ne sono rimaste. «Maggie non puoi fumartene così tante, hai solo quindici anni» la rimprovero. Mi strappa il pacchetto dalle mani, con un'espressione feroce. «Chi ti credi di essere, Blake? Mio padre? Adesso mi stai davvero innervosendo.» Lei si sta innervosendo, no? Non io che cercavo di farle un discorso serio per il bene suo e per il mio e mi ha fatto passare per un rompiscatole. Prendo lo zaino e mi allontano dalla sua stanza, offeso dalla sua reazione. «Meglio se me ne vado», le chiudo la porta, senza neanche ricevere un saluto da parte sua.

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