Capitolo 4

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«Perché Sabato non andiamo in discoteca?»

Ascoltammo la proposta di Dario quando a tutti, una volta seduti al tavolo e aver ordinato, fu portato il proprio ordine

«Per me va bene» Affermó il moro, e dirottai lo sguardo verso Cosmary, sperando che almeno lei dicesse che non le andasse in modo da poter rimanere a casa come ormai amavo fare da quel giorno

«Sì anche per me, e se magari Alex non ha impegni lo faccio venire con noi»

Cercai di tirarmi fuori da quel discorso rimanendo in silenzio, venendo però riacchiappato da Dario stesso

«Tu Matti? Vieni?»

Mi strofinai un occhio, cercando di temporeggiare la risposta

«Non credo»

«Sei diventato noioso, il Mattia che conoscevo io voleva sempre fare baldoria» Affermó Christian al mio fianco e, probabilmente, se gli sguardi avessero potuto uccidere qualcuno lui sarebbe già stato sepolto

«Perché?» Intervenne Cosmary, prendendo poi una forchettata di pasta, così come io ne presi una di riso

«Non mi va» Alzai le spalle, sentendo intervenire Dario per provare a convincermi

«Dai, siamo tutti insieme finalmente... Perché magari non porti anche tu il tuo ragazzo? Così hai compagnia» Mi fece l'occhiolino e sentii Christian ridacchiare prima di poter parlare apertamente

«Quello è un tipo noiosissimo, già si vede... Sta diventando proprio come lui»

Lo ignorai per l'ennesima volta, guardando Dario che nel mentre aveva riservato un occhiataccia al moro

«Non ci sarà, partirà Sabato mattina per un corso di formazione, tornerà martedì... Facciamo che ci penso, va bene?»

Li liquidai velocemente, continuando a mangiare quell'insalata accompagnata dal riso, rimanendo ad ascoltarli parlare del più e del meno, mentre però mi chiedevo mentalmente il motivo di quel modo di fare di Christian completamente avverso al mio ragazzo senza neanche conoscerlo.

Fuori da quelle discussioni, con il cellulare tra le mani aprii la schermata delle e-mail per verificare se mi fosse arrivata qualche mail relativa a quel casting, ma sospirai nel vedere che non ci fosse nulla del genere

«Che hai?» Chiese sottovoce il moro al mio fianco, immaginando che soltanto lui potesse effettivamente aver sentito il mio sospiro

«Niente, sto aspettando una mail ma non mi è ancora arrivata»

«Lavoro?»

«Ovvio»

«Qualche evento in giro per l'Italia?»

«No»

Non ero di molte parole ma, a mio discapito potevo affermare che mi avesse irritato talmente tanto fino a quel momento che non parlargli o quasi era il minimo

«Stage?»

«No»

«E cosa allora?»

«Ho fatto il casting per una compagnia internazionale a Londra... Aspetto una mail entro questa settimana e, considerando che siamo a mercoledì...» Alzai le spalle lasciando intendere il mio pensiero

Solitamente ero una persona con abbastanza fiducia in sé stessa da non farsi scalfire da certi pensieri negativi ma, un po' come tutti, delle volte riuscivano a prendere il sopravvento

«È mercoledì, esatto, mancano ancora quattro giorni. Vedrai che ti arriverà, spacchi troppo per non superare uno stupido casting»

Con quegli gli occhi dalle iridi verdissime, ricche di striature castane, fissi nei miei, mi sorrise dolcemente e, nonostante non fosse nei miei piani, non riuscii a rimanere impassibile così ricambiai quel sorriso che fece ampliare il suo in conseguenza

Ricordami Di Scordarti [Zenzonelli] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora