Capitolo 7

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Il giorno seguente venni svegliato abbastanza presto da qualche piccolo bacio sul viso che mi fece accennare un sorriso con ancora gli occhi chiusi

«Buongiorno» Sussurrai con voce roca dalla mattina, stringendo alla cieca il ragazzo a me

«Buongiorno amore... Sono le sette»

Ignorai quelle parole, stringendolo più a me, accarezzandogli debolmente la schiena nuda

«Mmh... A che ora è l'aereo?»

«Otto e mezza... Dovremmo sbrigarci...»

Allora aprii gli occhi, estremamente lentamente per abituarmi gradualmente alla luce del sole che penetrava dalla finestra, fissando quel viso dolcissimo con quegli occhi che mi stavano guardando espressamente come se fossi la cosa più bella del mondo

«E se, per casualità, perdessi l'aereo e fossi costretto a restare qui con me in questo letto magnifico?»

Ridacchió, arrossendo appena prima di stamparmi un bacio sulle labbra

«Mi piacerebbe da morire amore ma non posso proprio permettermelo, quindi... Vai a prepararti, io ti preparo la colazione»

Dopo l'ennesimo bacio lo vidi alzarsi dal letto ed uscire dalla camera, lasciandomi a combattere con quella parte di me che si sarebbe rimessa a dormire senza tante remore.

Alla fine però mi alzai da quel letto, avvertendo subito la mancanza di quelle lenzuola a contatto con la pelle, prendendo velocemente dei pantaloni e una maglia da poter indossare dopo aver fatto una doccia.

Una volta pronto raggiunsi il soggiorno, trovando il ragazzo a tavola con il cellulare tra le mani e un biscotto tra le labbra, così lo affiancai mangiando qualcosa di ciò che aveva preparato solo per farlo contento visto che non ero un tipo che amava fare colazione.

Dieci minuti dopo ci ritrovammo in macchina dopo aver sistemato la valigia dietro, guidando verso l'aeroporto che, grazie alle strade sgombere, riuscimmo a raggiungere in neanche venti minuti.

«Allora... Ti fai sentire eh, non dimenticarti di me fra tutte quelle cose strane che ti spiegheranno a quel corso»

Affermai sorridendogli quando ci ritrovammo dentro la struttura, mentre chiamavano l'imbarco

«Come potrei fare diversamente?»

Ci sorridemmo, scambiandoci un piccolo bacio innocente

«Ti amo, stai attento» Parlai su quelle labbra, ricevendo un nuovo bacio prima di vederlo allontanarsi inevitabilmente trainando con sé la sua la valigia prima che potessero chiudere il gate.

-
La restante mattinata così come il pomeriggio lo passai in casa, senza avere molte alternative se non quella di controllare quella casella postale nella speranza che quella dannatissima e-mail mi fosse arrivata, iniziando davvero a pensare che probabilmente non mi sarebbe mai stata recapitata.

Quando giunse sera, dopo aver cenato al volo con un panino con dentro ogni tipologia di salume, mi ritrovai a cambiarmi in vista di quella serata in discoteca il quale solo pensiero non mi entusiasmava per niente ma ormai era troppo tardi per rimangiarmi la parola data sul fatto che ci sarei stato

Allora mi sfilai la maglia, optando per una camicia bianca che avrei lasciata semi-aperta sul petto, sbottonando un paio di bottoni, e tolsi i pantaloni osceni di quella tuta antiestetica che indossavo solamente in casa, mettendo dei comunissimi jeans neri.

Prendendo le chiavi della macchina, dandomi un'ultima specchiata per assicurarmi che fosse tutto a posto, uscii da casa.

Una volta dentro la macchina mi trovai a guidare prima verso casa di Cosmary, che sarei dovuto andare a prendere io perché Alex aveva avuto un imprevisto lavorativo e non sarebbe potuto venire con lei, mandandole un messaggio quando mi trovai in sosta sotto casa sua

Ricordami Di Scordarti [Zenzonelli] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora