Dalle mie parole, la macchina fu pervasa dal silenzio totale che permase finché non arrivammo a quella stessa casa che la ragazza condivideva con il suo ragazzo.
Quando entrammo in casa, seguii la ragazza in soggiorno, sedendomi sul suo divano mentre lei, continuando a mantenere quel silenzio di discrezione, mi si sedette a fianco.
«Cos'hai intenzione di fare adesso?»
Voltai il viso verso di lei, trovandomi ad alzare le spalle
«Me ne vado... Sarei dovuto tornare a Bergamo comunque giovedì, quindi...»
Rimase in silenzio, con lo sguardo perso davanti a sé, immaginando che stesse pensando a un qualcosa che potesse convincermi, inutilmente, a fare il contrario
«Sai Chri... Mi ricordo bene di quel giorno. Mattia mi aveva chiamata in lacrime mentre io ero già qui a Roma, chiedendomi se potesse raggiungermi.
Rimasi sconvolta quando mi disse il motivo che lo stesse spingendo a fuggire repentinamente da Bergamo, non credevo che tu fossi in grado di dire determinate cose.
Ti ho odiato, da morire. Sai che rapporto ho sempre avuto con Mattia...» Inizió, portando lo sguardo su di me, guardandomi con lo stesso sguardo glaciale che mi aveva riservato la prima volta che mi aveva contattato dopo che Mattia era andato via da Bergamo per raggiungerla lì a Roma, facendomi rabbrividire a quel ricordo«Dal primo momento dal quale ci siamo conosciuti, ho subito capito che fosse una persona dolce, dall'anima fragile e, con il tempo, ho sviluppato una sorta di protezione nei suoi confronti, lui è diventato come un fratellino»
«Lo so, mi ricor-»
«No, stai zitto. Fammi parlare, dopo potrai dire tutto ciò che vorrai»
Annuii, abbassando lo sguardo sulle mie mani sudate per la tensione data da quella discussione, sospirando
«Ti ho odiato, da morire, te lo ripeto.
Poi lui è andato avanti, ma non sai inizialmente quante notti lui ha passato a casa mia, quante volte ho dovuto consolare i suoi pianti perché si sentiva sbagliato e continuava a ricordare te e le tue parole del cazzo.
Il Mattia che tu vedi adesso, quello spavaldo, quello inscalfibile, quello menefreghista, è solo frutto di lacrime cristallizzatesi in una sorta di maschera.
L'ho visto costruirsi quel personaggio giorno dopo giorno, per anni. Anche con me aveva cercato di mostrarsi per ciò che non era, ma non gliel'ho permesso.
Poi è arrivato Jacopo dopo qualche mese, no? Mattia era spaventato a morte, Dio. Era il secondo ragazzo del quale si fosse mai innamorato in vita sua, ed era terrorizzato che finisse com'era finita con te-»«Innamorato? Di me? Non-»
«Devi tacere Christian, adesso hai solo il compito di ascoltarmi, te l'ho detto.
Dicevo... Con lui è stato facile però, ha mostrato subito che ci tenesse a conoscerlo, così Mattia si è aperto lentamente con lui. Mi raccontava tutto: dei primi sguardi complici, dei sorrisi, di quello sfiorarsi accidentale che in realtà, accidentale, non lo era per niente... Poi il primo appuntamento, il primo bacio che aveva trovato il coraggio di dargli, la prima volta che avevano dormito insieme, e poi i primi viaggi...
L'ho visto crescere, quasi come una mamma, ero fiera di lui Christian, era rinato.
L'unica persona a conoscerlo quanto me, e a conoscerlo per ciò che è davvero, è lui.
Adesso potresti chiederti, però, perché ti ho contattato, no?»Annuii, perché davvero, fino a quel momento, non avevo capito il motivo per il quale la ragazza avesse insistito sul farmi ricongiungere con quel ragazzo che di me non voleva saperne nulla
«Tu eri diventato quasi un argomento tabù tra noi quando, lentamente, aveva iniziato a superarti, a metterti da parte.
Ma sapevo che, in realtà, il suo metterti da parte non implicava il dimenticarti... Era un continuo ricordarsi di scordarti, ma che senso aveva?
Quando, per sbaglio o magari no, ti nominavo in una qualunque discussione, mettendo da parte il mio odio nei tuoi confronti, lo vedevo quel suo sguardo malinconico ma non era l'unica cosa che riuscivo a vedere: leggevo la mancanza e, soprattutto, leggevo qualcosa di ancora più pericoloso di ciò che di solito spiccava quanto guardava Jacopo... Era mancanza e amore Christian.
STAI LEGGENDO
Ricordami Di Scordarti [Zenzonelli]
FanfictionDimenticare: /di·men·ti·cà·re/ [Cancellare dalla memoria, non ricordare più, scordare: d. un numero di telefono; non dimenticherò mai questa giornata;] Perché Mattia credeva che dimenticare Christian, rimuoverlo dalla sua vita, fosse facile come di...