Capitolo 16

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Erano passati tre giorni da quello dell'infortunio, tre giorni dal tutore, tre giorni dall'ultima volta che avevo potuto ballare tranquillamente, tre giorni da Christian.

Andava tutto bene, certo... Per più di mezza giornata, ogni giorno, dovevo rimanere a casa per non sforzare il piede e, specialmente, da solo, sia per via dell'Università che del lavoro del mio ragazzo che, nonostante tutto, cercava sempre di ritagliarsi quanto più spazio possibile per stare con me, per tirarmi su il morale nonostante cercassi perennemente di nascondere quella sensazione di lento e doloroso avvizzimento interiore.

Jacopo era comunque dolce come sempre, forse anche di più, proprio per non farmi mancare nulla e, in effetti, funzionava abbastanza bene... Chi non starebbe meglio dopo delle coccole infinite e notti dolcissime?

Per quel che riguardava Christian, invece... Non lo sentivo proprio da quel giorno, e non che avessi provato a scrivergli o a chiamargli... In realtà ero entrato più volte sulla sua chat di WhatsApp, inutilmente aggiungerei, ma una di quelle volte mi accorsi di come la sua immagine del profilo fosse scomparsa insieme all'ultimo accesso, rendendomi conto che mi avesse semplicemente bloccato... Nell'immediato avevo sentito qualcosa dentro come staccarsi e sprofondare fino ai piedi, ma poi- poi avevo realizzato che avesse fatto bene, che fosse meglio così, che avesse fatto bene a riprendere le distanze, per entrambi... Non che a lui importasse qualcosa, alla fine aveva la sua bella vita parallela a Bergamo, da etero incallito e omofobo, nella mia vita continuava ad essere superfluo come la prima volta che lo avevo realizzato.

Quel giorno, nient'altro che Sabato, fu però un giorno che passai, nonostante la monotonia, in modo un po' diverso.

Il mio ragazzo era stato invitato ad una cena fuori tra amici e, nonostante lui non volesse andarci per non lasciarmi a casa da solo, avevo insistito talmente tanto che alla fine lo avevo quasi obbligato ad andarci... Lui meritava di divertirsi, ne aveva tutto il diritto, non potevo sentirmi in colpa anche per quello.

Così, per non rimanere da solo e per non fargli venire i sensi di colpa, avevo accettato che Cosmary, che fin da subito di era preoccupata della mia nuova situazione fisica, venisse a trovarmi, per passare una serata all'insegna di pizza e ozio sul divano, abbinato ad un film che sicuramente sarebbe stato di qualunque genere tranne che romantico.

Mi ritrovavo così seduto sul divano, con accanto la mia migliore amica abbastanza silenziosa rispetto al solito, e con il mio ragazzo che stava finendo di prepararsi per andare via.

«Allora... Io vado amore, tu... Se hai bisogno di qualcosa, se vuoi parlare, se ti dovessi sentire solo per qualche motivo... Scrivimi pure»

«Tranquillo amore, starò bene, c'è anche Cos... Avanti, vai a divertirti»

Sorrisi, facendo per alzarmi dal divano per avvicinarmi a lui, venendo preceduto però dal ragazzo stesso che si avvicinó a me per non farmi sforzare la caviglia inutilmente; tuttavia, perdendo l'equilibrio nell'alzarmi, mi aggrappai a lui che cadde su di me, ridendo entrambi

«Torno presto però, te lo prometto»

Sussurró sulle mie labbra prima che io potessi avventarmi sulle sue, baciandole con lentezza, godendomi quel calore

«Ti aspetto amore mio, vai» Mormorai su quelle stesse labbra, facendogli un occhiolino, lasciando poi che si alzasse da me e, sotto lo sguardo di Cosmary, alla quale sorrise quasi imbarazzato, abbandonasse casa.

«Che bella coppia, siete proprio adorabili»

Colsi il sarcasmo del quale erano intrise le parole della ragazza al mio fianco, voltandomi così verso di lei con una chiara espressione perplessa.

Ricordami Di Scordarti [Zenzonelli] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora