Capitolo 11

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Pov's Mattia

Quel Martedì mattina, dopo aver passato l'intero Lunedì chiuso nella sala della scuola di danza dove lavoravo, bisognoso di sfogare l'intera mole di emozioni che mi avevano catturato nel weekend, mi dovetti svegliare abbastanza presto rispetto a ciò che avevo programmato per poter andare a prendere il mio ragazzo, con il quale mi ero organizzato la sera prima, all'aeroporto.

Quando posteggiai ed entrai dentro la struttura, rimasi ad aspettarlo in piedi, camminando il lungo e in largo mentre l'ansia mi mangiava vivo;
Avevo ansia di vederlo, ansia di baciarlo... Quasi come se tutto ciò avesse portato a farmi "scoprire", ma non solo... Avevo una paura immensa di baciarlo e non provare le stesse cose che avevo provato durante il bacio con Christian.

«Amore!» Esclamò una voce, facendomi voltare e sorridere quando vidi il mio ragazzo venirmi in contro

«Ei Amore mio, finalmente... Mi sei mancato» Affermai stringendolo in un forte abbraccio, chiudendo gli occhi contro il suo collo, beandomi di quel suo profumo

«Anche tu, tantissimo... Era bello lì però... Sarebbe stato perfetto se ti avessi avuto con me»

Sorrisi contro il suo collo, allontanandomi poi appena da lui, prendendogli dolce il viso tra le mani.

Mi meritavo questo. Mi meritavo lui.

Continuai a ripetermi in loop prima di poggiare le labbra sulle sue, baciandolo dolcemente...
E forse per via di quella stessa dolcezza, ciò che provai non fu lo stesso rispetto al bacio fugace che mi ero scambiato con Christian.

Portando le mani ai suoi fianchi, strinsi la presa prima di poter approfondire quel bacio, sfiorandogli lentamente il labbro inferiore con la lingua, invitandolo a schiudere le labbra.

Provai un iniziale moto di rabbia quando mi accorsi di non provare il medesimo coinvolgimento emotivo di quel dannato bacio che ancora regnava nei miei ricordi, ma successivamente venni travolto dalla tristezza; non provavo qualcosa di forte baciando il mio ragazzo, quello stesso ragazzo che mi era da sempre stato accanto, ma lo provavo baciando quel pezzo di merda del mio ex migliore amico che mi aveva urlato contro nel passato le peggiori parole, radendomi al suolo.

Forse era vero quel detto "Amiamo quello che fa male"... Non che io amassi Christian, ma... Forse, si sarebbe potuto parlare di una specie di attrazione.

«Mmh Amore... Che c'è? Stai bene?» Chiese il ragazzo dopo essersi allontanato, con evidente dispiacere, da quel bacio poggiando le mani sulle mie guance, accorgendomi che mi stesse asciugando delle lacrime che non avevo avvertito scendere dai miei occhi

«Nulla amore, sto bene, sono solo... Felice di averti con me... Lo sai quanto odi stare a casa nostra senza di te...»

Lui parve crederci perché mi stampó un bacio sulla fronte dopo avermi sorriso, ed io mi sentii la persona più ignobile sulla faccia della terra.

«Torniamo a casa allora?» Propose ed annuii, prendendogli dalle mani la valigia pesante, raggiungendo insieme la macchina.

-
Sdraiati sul letto, dopo aver fatto l'amore tra le lenzuola ormai sfatte, rimasi a stringerlo a me mentre neanche la sensazione dell'orgasmo appena avuto riusciva ad eguagliare le sensazioni che quel ricordo fastidioso faceva riemergere ogni volta.

«Ti amo» Sussurró con la testa poggiata sul mio petto e gli occhi chiusi mentre, con le dita di una mano, seguiva le linee dei miei addominali

«Anch'io...»

Lo strinsi appena di più, accarezzandogli un fianco nudo dolcemente

«Mi piacerebbe tanto sposarti, magari il prossimo anno o giù di lì... Tanto tanto... Tu che dici?»

Ricordami Di Scordarti [Zenzonelli] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora