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|Hyunjin|

Seungmin era veramente un idiota. Grazie a lui i miei pantaloni erano parzialmente rovinati. Se mi avesse dato la provetta, non sarebbe accaduto nulla di tutto ciò. Questo cane può anche fare qualcosa di giusto?

Andai infastidito nella stanza del mio nuovo club, poiché non facevo più parte del club di danza grazie alla prof Lee. Ovviamente Minho aveva trovato tutto ciò più che comico, siccome avrei dovuto lavorare con il ragazzo che odiavo di più al mondo. Quindi, non c'era altro modo che andare d'accordo con lui.

"Merda!" Presi a calci irritato l'aria con i piedi e poi mi fermai davanti alla stanza del club del cinema.

Guardai la porta di fronte a me, socchiudendo gli occhi ed espirai profondamente. Misi la mano sulla maniglia della porta e l'abbassai. Quando l'ebbi aperta, avrei voluto richiuderla subito e andarmene. Ma siccome non avevo altra scelta, aprii la porta ed entrai all'interno.

Non era molto grande e sembrava una sala comune. Sul lato sinistro e su quello destro c'erano grandi scaffali pieni di tutti i tipi di cose necessarie per le riprese. Nel mezzo c'era un grande tavolo con i copioni e un pc. Direttamente dietro di esso c'erano delle grandi finestre che davano la vista del tetto della scuola.

Di fronte a me c'era un ragazzo dai capelli castani, che mi dava le spalle e sapevo esattamente chi fosse. Jeongin, il mio fratellino, mi aveva già notato e mi stava guardando con occhi spalancati. Anche Seungmin sembrò notare il suo sguardo e si voltò. Non appena si fu girato completamente verso di me, la sua mascella cadde ed io gli sorrisi divertito.

Le sue espressioni facciali erano leggendarie.

"Furetto?!" Seungmin gridò incredulo, sbattendo rapidamente le palpebre.

"Chi stai chiamando furetto, bastardo!?" Feci minacciosamente qualche passo verso di lui, mentre Seungmin non si muoveva di un centimetro e mi guardava con uno sguardo di disapprovazione.

Eravamo separati solo di pochi centimetri, quindi le punte dei nostri nasi quasi si toccavano. Il suo respiro rimbalzò sulla mia pelle ed io lo guardai accigliato.

"Hey, datevi una calmata." Un ragazzo dai capelli marroni si mise fra di noi e ci separò. Chan guardò alternativamente me e Seungmin.

Non riuscivo assolutamente a sopportare quel ragazzo, ma siccome era amico di Jeongin, non potevo dire nulla contro di lui. Inoltre, aveva un anno più di me.

In generale trovavo i suoi due amici, Jisung e Chan, veramente irritanti e purtroppo erano anche loro in quel club.

"Perché diavolo sei qui?" Lo stupido bastardo incrociò le braccia e mi guardò, aspettando.

Non potevo dirgli che ero lì involontariamente. Si sarebbe preso gioco di me.

"Pensavo che sarebbe stato divertente darti fastidio anche durante le attività del club!" Risposi al cane dai capelli castani con un sorriso stampato in faccia.

"Tu..." Seungmin oltrepassò Chan e mi afferrò dal colletto, mentre mi guardava in modo derisorio. Quello scenario mi era in qualche modo familiare.

Strinsi immediatamente la sua mano con la mia e allontanai la sua da me. "Non toccarmi con le tue zampe sporche." Lo ammonii e lui sbuffò con rabbia.

Prima che Ssungmin potesse iniziare un'altra azione, il mio fratellino parlò. "Minnie, lascia stare." Mise una mano sulla spalla di Seungmin e gli rivolse un sorriso gentile, che non fu ricambiato.

Spinse via irritato la mano di Jeongin da sé stesso, spintonandomi e lasciando la stanza con passi arrabbiati prima di sbattere la porta dietro di lui con un forte botto.

Ancora una volta sulle mie labbra spuntò un sorriso vittorioso, mentre mio fratello si limitava a scuotere la testa senza capire. "Era davvero necessario?"

Alzai disinteressato le spalle e mi guardai attorno alla stanza.

"Qual'è la vera ragione per cui sei qui?" Jeongin si appoggiò al tavolo e incrociò le braccia.

Io, tuttavia, alzai solamente le spalle. "Non c'è alcuna vera ragione." Replicai e lui inarcò entrambe le sopracciglia. "Non penso che tu possa rinunciare a ballare per indispettire Seungmin." Il mio intelligente fratellino mi sorprese e alzò le sopracciglia incredulo.

In quel caso era davvero scomodo che fosse mio fratello. Mi conosceva troppo bene. "Va bene..." Lasciai uscire l'aria sconfitto e mi misi le mani nelle tasche dei pantaloni. "Sono stato costretto ad unirmi al club perché in questo momento i miei voti non sono ottimi e la prof Lee pensa che mi stia concentrando troppo sulla danza. Questo è perché ora sono qui e non potrò andarmene finché i miei voti non miglioreranno." Spiegai a mio fratello, che annuì, capendo.

"I nostri genitori non saranno contenti di questo." Commentò, il suo viso si contorse per la preoccupazione.

"Finché non lo scoprono non succederà nulla." Gli assicurai.

I miei genitori non erano mai stati particolarmente contenti dei miei voti. Non riuscivo mai a soddisfarli, non importava quanto ci provassi. Non capivano assolutamente la mia passione per la danza e dicevano che era una perdita di tempo. In breve, ero il figlio ribelle mentre Jeongin era il preferito della famiglia. Non ce l'avevo con lui per ciò, dato che non dipendeva da lui.

Nonostante ciò, faceva male sapere che per i miei genitori ero un fallimento.

Nemici mortali / seungjin (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora