Nemici mortali / seungjin (italian translation)

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|Seungmin|

Dopo essere scomparso dalla classe, andai dritto al Cafe Latte per incontrare Misa.

Mi aveva chiesto di farle da tutor perché stava avendo dei problemi in matematica, non sapeva a chi chiedere e io avevo ovviamente accettato.

Volevo tenerlo segreto agli altri, poiché mi avrebbero di nuovo tormentato e preso in giro, dicendomi che era la mia ragazza.

Io e Misa eravamo solo amici e nulla di più e lo sapeva anche lei.

Il giorno successivo andai in classe con Felix e vidi che Hyunjin non era ancora lì. Andai sorpreso da Minho, il quale era già al suo posto a giocare con il cellulare e Felix mi seguì. "Hyunjin non é ancora qui?"

Minho mise da parte il suo telefono e scosse la testa. "É con la prof Lee, non so perché." Alzò le spalle e io annuii in modo comprensivo. "Forse può finalmente cambiare club." Felix sussurrò accanto a me e io lo guardai stupito.

Poteva avere ragione. I suoi voti erano migliorati drasticamente e, secondo le parole della prof Lee, sarebbe tornato al club di danza, non appena i suoi voti sarebbero migliorati.

In realtà, avrei dovuto essere felice per lui, ma in qualche modo speravo che non fosse quello il caso.

Mi sedetti con Felix al nostro posto e proprio in quel momento Hyunjin entrò in classe. Mi rivolse una breve occhiata senza salutarmi e, poi, si sedette accanto a Minho.

Minho sembrò chiedergli direttamente cosa voleva dalla prof Lee, ma, poi, mi voltai di nuovo quando entrò il nostro insegnante.

"Stai bene? Sembri un po' nervoso." Felix mi sussurrò e mi guardò stupito, ma io scossi semplicemente la testa e gli assicurai che andava tutto bene.

Hyunjin durante la pausa non disse una parola e guardò fuori dalla finestra per tutto il tempo. Non toccò nemmeno il cibo e solitamente era il suo tutto. "Non mangi?" Minho guardò confuso il suo amico e puntò la forchetta verso il piatto pieno di Hyunjin. "Non ho fame." Mormorò tra sé e sé e si appoggiò alla sedia, sospirando. "Penso che qualcuno abbia il cuore spezzato." Guardai Felix con gli occhi spalancati, il quale stava sorridendo a Hyunjin con le sopracciglia sollevate. "Cuore spezzato sto cazzo." Hyunjin borbottò tra sé e sé e rivolse al ragazzo lentigginoso uno sguardo irritato.

Si poteva chiaramente notare che avesse qualcosa che non andava. Hyunjin era spesso di cattivo umore, ma quel giorno non era assolutamente di buon umore.

Dopo la pausa tornammo in classe e ci dividemmo in due gruppi. Io e Minho eravamo in un gruppo, mentre Felix era con Hyunjin.

"Sai cos'ha che non va Hyunjin?" Chiesi a Minho, il quale stava svolgendo il compito. "Non ne ho idea. Non l'ho mai visto così." Spinse leggermente da parte il foglio e, poi, guardò Hyunjin e Felix, che stavano parlando. "Ma posso immaginare perché è così." Vidi un piccolo sorrisetto rendersi visibile sul viso di Minho ed io lo guardai con le sopracciglia sollevate. "E qual'é la ragione?" Chiesi e Minho spostò il suo sguardo verso di me. "Lo scoprirai presto tu stesso, spero."

Fu l'unica cosa che disse, lasciandomi nel buio.

Avrei dovuto scoprirlo presto da solo?

Prima che potessi preoccuparmi ulteriormente, iniziai il lavoro che dovevamo fare.

Dopo la fine della scuola io e Hyunjin andammo insieme nella sala del club del cinema e per tutto il percorso lui camminò in silenzio accanto a me.

Avrei voluto chiedergli di persona cosa gli stava succedendo, ma potevo immaginare che avrei solo peggiorato le cose. "Oggi hai incontrato la prof Lee, giusto?" Chiesi e Hyunjin si limitò ad annuire in silenzio, mentre il suo sguardo era ancora dritto davanti a sé. "Per i tuoi voti?" Continuai a indagare e potei vedere chiaramente che Hyunjin stava iniziando ad irritarsi.

Volevo ancora una risposta.

"Mi ha detto che i miei voti sono definitivamente migliorati e che, se voglio, posso tornare al club di danza." Hyunjin rispose ed io mi bloccai. Anche il ragazzo dai capelli biondi si fermò e sollevò un sopracciglio. "Cambierai?" Il mio sguardo era fisso direttamente su Hyunjin e qualcosa dentro di me voleva che la risposta fosse no.

Distolse lo sguardo per un attimo e, poi, alzò le spalle. "Forse..." Quella fu l'unica cosa che disse e, poi, continuò a camminare verso la sala del club.

Rimasi fermo ancora un momento e, poi, continuai anch'io a camminare.

Non era la risposta che volevo.