♾|16

97 11 2
                                    

|Seungmin|

Cosa diavolo gli era preso?

Prima mi ignorava e poi mi accusava di essere io quello che si comportava in modo strano.

"Eccoti." Misa si avvicinò a me e prese la scatola che stavo portando.

Conoscevo Misa dall'inizio delle superiori ed eravamo stati una coppia.

Si, una volta il nerd aveva avuto una ragazza.

Ma la nostra relazione non era durata a lungo, perché eravamo troppo diversi e avevamo opinioni differenti. Ciononostante, ci eravamo sempre capiti abbastanza bene ed avevamo rotto tranquillamente.

Prima Misa era nel club di atletica, ma aveva dovuto interrompere a causa di una malattia cronica. Quello era il motivo per cui si era unita al club del cinema.

Il resto del giorno non ci fu segno di Hyunjin. Le sue scene erano finite, ma almeno avrebbe potuto rendersi utile.

Mi lasciai cadere sulla sedia del regista e Jeongin si unì a me. "Sei stato teso per tutto questo tempo. È successo qualcosa?" Il ragazzo dai capelli neri mi guardò interessato ed io scossi la testa. "Tuo fratello mi sta proprio dando sui nervi." Gli spiegai il mio cattivo umore e lui iniziò improvvisamente a ridere. Lo guardai confuso. "A volte penso davvero che siate destinati ad odiarvi."

"Cosa intendi?" La mia espressione divenne ancora più confusa e Jeongin continuò. "Beh, da una parte potreste odiarvi, ma credo che non potrete fare a meno l'uno dell'altro. Avete due personalità diverse, eppure vi completate a vicenda." Mi guardò e mi rivolse un veloce sorriso. "Comunque, forse sto guardando tutta la situazione in modo abbastanza sbagliato, ma questa è la mia opinione." Jeongin si alzò dalla sedia e poi tornò dagli altri.

Le sue parole mi fecero girare la testa come se fossi su una giostra.

Si, Hyunjin ed io ci odiavamo a vicenda ed avevamo le nostre ragioni per ciò, Jeongin non aveva affatto torto. Io e Hyunjin avevamo due personalità completamente diverse. Lui era diretto ed aveva una grande fiducia in sé stesso, mentre io ero più introverso e tendevo a tenere le mie opinioni per me stesso. Ma se noi due ci fossimo uniti, saremmo stati veramente una buona squadra.

Se n'era andato come previsto perché nella stanza non c'era più nemmeno la sua borsa.

Dopo che tutto fu smantellato, lasciai l'edificio scolastico e andai al Caffe Latte, dato che volevo studiare ancora. A quel tempo ero lì quasi tutti i giorni a studiare perché era l'unico posto dove mi sentivo a mio agio. A casa, i miei genitori mi controllavano sempre per vedere se stavo davvero studiando per la scuola. Lì avevo trovato la mia pace, anche se Hyunjin appariva di tanto in tanto.

Quindi, mi sedetti nel mio solito posto, dove mi ero seduto quando avevo insegnato a Hyunjin.

Ordinai come al solito un Americano Ghiacciato ed iniziai a tirare fuori il mio materiale scolastico dallo zaino.

Ma la mia sessione di studio fu rapidamente interrotta, quando vidi un ragazzo dai capelli biondi entrare nel bar.

Hyunjin entrò nel bar e ordinò qualcosa da bere. Finsi di non averlo visto e mi concentrai sui miei compiti.

Ma non appena vidi una grande ombra davanti a me, alzai gli occhi. Il furetto si sedette proprio davanti a me con il suo Americano Ghiacciato e mi guardò.

Alzai confuso un sopracciglio mentre lui beveva un sorso del suo drink. "Cosa?" Lo guardai confuso e lui posò la tazza sul tavolo. "Volevo scusarmi." Hyunjin incrociò le braccia sul tavolo, continuando a guardarmi negli occhi.

Sbattei le palpebre un paio di volte un po' colto alla sprovvista, perché non me l'aspettavo.

"Il principe si sta scusando per il comportamento scorretto per una volta?" Presi un sorso della mia bevanda con una risata sarcastica e Hyunjin inarcò le sopracciglia. "Non farmene pentire." Sibilò e si appoggiò allo schienale della sedia con le braccia incrociate. "Però non ti perdonerò." Anche io incrociai le braccia e distolsi lo sguardo. "Mi devi ancora una spiegazione."

Ci fu un breve silenzio, finché Hyunjin non iniziò a sospirare profondamente. "La spiegazione è abbastanza semplice..." Alzai di nuovo lo sguardo e guardai Hyunjin, che si stava accarezzando i capelli biondi. "...Ti odio." Finì la frase ed io non riuscii a fare a meno di ridere un po'.

Scossi la testa senza capire e rivolsi il mio sguardo a Hyunjin, che mi guardava con un'espressione immutata. "Quindi, tutto è tornato normale." Sollevai un sopracciglio e Hyunjin annuì solamente. "Per me va bene." Scrollai le spalle ed il ragazzo dai capelli biondi annuì. "Adesso devo andare. Ci vediamo in giro." Mentre Hyunjin si alzava, lo fermai. "Domani alle 16 qui al bar e questa volta non tardare." Informai il furetto della sua ulteriore sessione di tutor e lui rise leggermente, finché non annuì d'accordo e scomparve dal bar.

"Non riesco proprio a capirlo..."

Nemici mortali / seungjin (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora