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|Seungmin|

Anche se il nostro rapporto era migliorato parecchio, Hyunjin era ancora lo stesso fastidioso furetto di prima.

Ogni volta che poteva, diceva cose stupide.

"Cut!" Quella era la fine dell'ultima scena del nostro cortometraggio. "É finalmente finita." Hyunjin si stiracchiò e, poi, venne da me.

"Sei andato bene." Lo elogiai e lui sorrise in modo fiero. "Ho avuto un'insegnante eccellente" Si voltò verso Jisoo, che stava pulendo il set assieme agli altri.

Una sensazione di disagio si diffuse dentro di me ed io cercai di liberarmene il più rapidamente possibile. "Giusto." Feci un sorriso sofferente e Hyunjin mi guardò scettico, ma non disse nulla.

Ero contento che Jisoo gli avesse insegnato, poiché grazie a lei era riuscito a sfruttare tutto il suo potenziale e a fare un ottimo lavoro. Ma in qualche modo mi rendeva un po'...preoccupato?

Dopo aver pulito tutto, io e Hyunjin andammo dritti nel bar dove facevamo ripetizioni. Eravamo entrambi esausti, ma le lezioni private erano necessarie se Hyunjin voleva andare meglio a scuola.

Era migliorato molto e stava imparando anche a casa sua. Ad essere onesto, in realtà, mi piaceva insegnare a quel furetto. Era davvero bravo ad ascoltare e cercava di eseguire tutto ciò che gli insegnavo. Anche se non ci riusciva la prima volta, non mollava.

"La cosa migliore per te da fare in questo momento é iniziare con la grammatica." Gli diedi i miei appunti d'inglese e lui li accettò con sguardo critico. Mi resi immediatamente conto che non aveva assolutamente idea di cosa ci fosse scritto. Quindi, ripresi il foglio e ne afferrai uno bianco, così da spiegargli direttamente le regole di grammatica.

Con mio stupore, Hyunjin imparò abbastanza in fretta le regole e riuscì ad applicarle agli esercizi che gli avevo fornito. "Sono sicuro che i tuoi figli non avranno bisogno di un insegnante quando avranno te come padre." Hyunjin cominciò a ridere ed anche io sorrisi un po'. "Sei davvero bravo a spiegare, te lo concedo." Hyunjin mi complimentò ed io ero molto felice di essere un aiuto per lui.

"Hai mai pensato al tuo futuro?" Chiese all'improvviso ed io lo guardai sorpreso per un momento, prima di alzare le spalle. "Ad essere onesto, non ho alcun sogno." Spiegai a Hyunjin, che annuì. "La cosa più importante per me é sempre stata prendere buoni voti, ma non ho mai veramente pensato a cosa avrei voluto fare da grande. Ho una grande passione per il cinema, ma vorrò farlo in seguito da professionista? Non lo so." Spiegai ulteriormente, guardando fuori dalla finestra in modo pensieroso. "Beh." La voce di Hyunjin catturò la mia attenzione. "É meglio seguire il tuo cuore e fare ciò che sentì giusto per te." Mi rivolse un veloce sorriso, che ricambiai.

A volte poteva essere davvero perspicace e aveva sempre le parole giuste al momento giusto. "E tu?" Gli posi la stessa domanda e lui si appoggiò allo schienale della sedia e alzò lo sguardo. "Mi piacerebbe aprire la mia scuola di danza. Vorrei mostrare alle persone quanto sentimento ed emozione si possono esprimere con un solo movimento e che non sempre servono le parole per comunicare. Spesso sono abbastanza i movimenti del tuo corpo e gli altri ti capiscono." Hyunjin spiegò ed io annuii. "Sei davvero un poeta." Iniziai a ridere e lui mi guardò con uno sguardo irritato. "Ha-ha..." Rispose e, poi, tornò ai suoi esercizi.

La nostra lezione fu interrotta, quando il mio telefono suonò all'improvviso. Hyunjin guardò ogni mio movimento, mentre cercavo il telefono. "Pronto?" Risposi alla chiamata.

"Hey Minnie, sono Felix."

"Oh, hey Felix, come va?"

"Minho ed io stavamo pensando di trascorrere una serata di videogiochi insieme stasera e tu sei invitato- o meglio, non hai scelta." Felix mi spiegò ed io sospirai.

Nemici mortali / seungjin (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora