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|Hyunjin|

In realtà, non volevo accettare l'aiuto di quel bastardo, ma avevo un'altra scelta? Se avessi voluto ballare, sarei dovuto andare meglio a scuola e non avrei potuto farlo senza l'aiuto di Seungmin.

Quando tornai da Minho dopo la chiacchierata con Seungmin, voleva sapere esattamente cosa volesse da me. Gli raccontai dell'offerta e lui mi guardò completamente sorpreso. Fin dai tempi delle elementari non avrei mai pensato che il mio nemico mi avrebbe mai aiutato.

Così il giorno seguente, dopo scuola, andai alla caffetteria che Seungmin mi aveva detto. Ai tempi, ci andavo abbastanza spesso e sapevo che Seungmin amava spendere il tempo lì studiando. Allora, ci andavo anche solo per provocarlo, ma non l'avrei più fatto. Per me in quel momento era abbastanza innervosirlo a scuola.

Arrivai alla caffetteria e mi guardai attorno in cerca di un ragazzo dai capelli castani che individuai in un angolo vicino alla finestra. Sul tavolo c'erano già un bicchiere vuoto ed uno pieno. "Hey, bastardo." Salutai il ragazzo dai capelli castani e lui alzò lo sguardo su di me. "Sei in ritardo." Mi mise il telefono dritto in faccia, così che potessi dare un'occhiata all'orologio. Spinsi irritato il telefono lontano da me e mi sedetti di fronte a lui in un posto vuoto. "Beh, ora sono qui." Rassicurai il cane aggressivo, ma lui si appoggiò alla sedia con uno sbuffo.

"Per me?" Afferrai l'Americano pieno e ghiacciato e ne presi un gran sorso. "Hey!" Seungmin cercò di strapparmi il bicchiere di mano, ma era già troppo tardi.

"Prima sei arrivato in ritardo ed ora stai bevendo il mio caffè." Seungmin mi guardò inorridito ed io iniziai a ridere. "Calmati." Gli accarezzai la testa come un cane per calmarlo, ma questo peggiorò solamente le cose.

"Smettila..." Seungmin mi ammonì, respirando profondamente. "Quindi, in che materie hai bisogno di essere aiutato?" Mi guardò con sopracciglia inarcate ed io ci pensai per un momento. "Matematica, inglese e storia. Le altre sono ancora nella zona gialla." Spiegai e lui mi guardò scettico. "I voti dovrebbero essere nella zona verde, non in quella gialla." Dichiarò ed io alzai solamente le spalle.

Seungmin tirò fuori dallo zaino i suoi appunti ed i suoi libri con un sospiro irritato. "Prima facciamo matematica e poi affronteremo le altre materie." Suggerì ed io annuii d'accordo.

Quando diedi un'occhiata ai suoi appunti capii che era una persona piuttosto organizzata. Aveva scritto tutto nel dettaglio e aveva segnato le parti più importanti. Tutto era ben strutturato e si aveva un'ottima panoramica. "Qui ho un compito di matematica di un'altra lezione. Risolvi i problemi e poi vedremo dove ti blocchi." Mi porse i fogli con i compiti e mi porse una matita.

Mentre facevo i compiti, Seungmin non distoglieva lo sguardo da me e analizzava ogni mia mossa.

Ad essere onesto mi rendeva un po' nervoso. Doveva fissarmi in quel modo?

"Fatto." Misi da parte la matita e consegnai a Seungmin i fogli completati. Li accettò e li lesse attentamente. Non appena iniziò ad osservare i compiti, mi guardò incredulo. "Sapevo che non eri così bravo, ma questo è decisamente sotto la media."

Mi grattai la parte posteriore del collo e non riuscì a dire altro che una piccola risata.

"Beh, hai definitivamente capito il principio di base. Il tuo problema è applicare le formule corrette ed essere strategico." Spinse i fogli nella mia direzione così che potessi dare un'occhiata ai miei errori, che aveva segnato con una penna rossa.

Seungmin mi spiegò i passaggi uno ad uno, scrivendo alcune note nel mezzo per assicurarsi di aver capito tutto. Dovevo ammettere che era abbastanza bravo a spiegare.

Mentre mi spiegava i compiti, io lo ascoltavo attentamente.

"Adesso prova di nuovo." Mi porse un nuovo foglio con i compiti e poi si appoggiò allo schienale della sedia.

Iniziai immediatamente a risolvere gli esercizi, provando ad applicare tutto ciò che Seungmin gli aveva spiegato nell'ultima mezz'ora.

"Ho fatto." Distolsi lo sguardo dai miei fogli e guardai Seungmin, che dormiva sul tavolo con le braccia incrociate.

Aveva dormito tutto questo tempo?

Esaminai interessato il cucciolo che dormiva pacificamente di fronte a me. I capelli gli coprivano il viso, quindi si riusciva a vedere solo la sua punta del naso. Avvicinai la mia mano con attenzione alla sua fronte e gli spazzolai leggermente di lato con le punte delle dita.

Allontanai la mano sorpreso dalla sensazione che stavo provando e guardai nel vuoto con occhi spalancati.

Aspettate un minuto?

Seungmin iniziò a muoversi e si stropicciò gli occhi assonnato. Sembrò notare il mio sguardo e mi guardò confuso. "Stai bene?"

Scossi la testa ed annuii, liberandomi dalla mia trance. "Va tutto bene. Comunque, ho finito." Spinsi verso di lui l'esercizio completato e lui sbadigliò. "Avresti dovuto svegliarmi." Mormorò, guardando il foglio.

"Ma eri così carino e tranquillo." Gli sorrisi e Seungmin mi rivolse uno sguardo d'avvertimento. Alzai le mani sulla difensiva e poi mi appoggiai allo schienale della sedia.

"Meglio, ma non ancora bene." Scossi la testa ed io lo guardai con orrore.

"Ma ho mangiato tutto ciò che mi hai mostrato." Mi sporsi in avanti e raggiunsi la pagina per guardare i miei errori.

"Si, ma stai ancora applicando le formule in modo scorretto. Devi guardare attentamente la consegna. Se usi la formula sbagliata quando il tuo pensiero era effettivamente corretto, il risultato è ancora sbagliato." Gli spiegai ed io annuii.

"Oh, non funzionerà mai." Allontanai frustrato il foglio ed incrociai le braccia davanti al petto.

"Andrà bene. Con me come tuo insegnate non fallirai." Seungmin mi assicurò fieramente. Anche a me sarebbe piaciuto avere la sua sicurezza.

Seungmin ripose le sue cose nello zaino ed io annuii d'accordo. "Dato che domani avremo le attività del nostro club, dovremo posticipare lo studio fino a sera. È conveniente per te, vero?" Chiese Seungmin ed io annuii in risposta.

Esatto, il giorno successivo avrei dovuto passare di nuovo due ore al club del cinema...

Il mio umore scese immediatamente ed io sospirai profondamente.

"Bene, allora, a domani." Seungmin mi salutò ed alzai una mano in segno di addio.

Devo ammettere che interagire pacificamente con lui, mi faceva provare una sensazione piuttosto strana. Normalmente, quando eravamo insieme, finivamo sempre per litigare— ma quella volta era stato diverso.

Si poteva veramente pensare che eravamo dei normali compagni di classe.

Nemici mortali / seungjin (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora