Capitolo 3 - Lo Strano Caso

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Alla Task Force, per tutto questo frangente di tempo, i miei colleghi ( ancora sconvolti da ciò che gli ho appena rivelato, continuando a simulare diverse ipotesi) non credono ancora completamente all'esistenza degli zombies.
« Magari era solamente malata di rabbia, e tu ovviamente vedendola in quelle condizioni, hai subito tratto la conclusione si trattasse di un morto vivente. Light, gli zombies non esistono, i media non avrebbero perso tempo a diramare la notizia se se ne fossero visti in giro. Mi dispiace, ma io se non vedo con questi occhi, mi è impossibile credere a una cosa del genere! »
Asserisce Matsuda, scuotendo il capo, mentre incrocia le braccia sul petto.
« D'accordo, allora visto che non hai creduto alle mie parole, quando te ne apparirà qualcuno ti rimangerai quello che hai detto! Cognato! »
Affermo con sarcasmo, assumendo un espressione infastidita.

« Ok, io torno a casa. Ci vediamo domani colleghi, buonanotte! »
Comunica Matsuda, incamminandosi verso la porta d'ingresso, per poi varcare la soglia.

" Stupido non ha voluto credermi... mi dispiace per lui, ma credo proprio che avrà una spiacevole sorpresa, quando li vedrà. Idiota, come sempre, non ha ancora capito la gravità della situazione!?
Affari suoi, se dovesse fare un incontro ravvicinato, che non venga qui da noi piagnucolando. "

MATSUDA

Terminate le mie commissioni ( Sayu mi aveva chiesto espressamente di comprarle delle uova, patate e quant'altro). Mi sono diretto subito dopo, presso la mia abitazione. Nel momento che sto per parcheggiare il veicolo sul vialetto, mi accorgo di essere osservato. Volgendo lo sguardo per accertarmi chi fosse, scorgo la figura di una donna anziana ( nonché la mia vicina di casa).
Scrutando meglio, noto in lei uno strano pallore in viso, gli occhi vitrei e che vagabonda lentamente ( come se stesse vagando, senza una ragione).
Curioso decido di scendere dalla vettura, per aiutarla.
« Signora Kanao, cosa ci fa in giro a quest'ora? Si sente bene per caso, vuole che chiami l'ambulanza!? »
Le afferro un polso e in quel momento, appena volge il capo a trecentosessanta gradi, mi ritraggo bruscamente e inizio a correre verso l'entrata della mia abitazione.

L'essere seguita ad inseguirmi, sbiascicandosi verso di me, mentre le sue fauci si spalancano ed emette dei versi alquanto agghiaccianti e spaventosi.
« SAYU APRI LA PORTA! »
Urlo a pieni polmoni posseduto dal terrore, continuando a bussare dietro la porta di casa mia, sperando che mia moglie o mia figlia, vengano ad aprirmi.
"Cazzo Light, aveva ragione... sono stato uno stupido a non credergli. Ma ovviamente mi era impossibile pensare all'esistenza di questi "morti viventi".
Il mostro proprio nell'istante in cui sta per arrafarmi dalle caviglie, mia figlia mi apre subitaneamente la porta.
Appena rientro, la richiudo di scatto dietro le mie spalle, chiudo le tende, barricando tutte le finestre sotto gli sguardi increduli di mia moglie e mia figlia.
« Matsuda, che ti succede?! Perché sei così agitato? »
Mi porto una mano tra i miei capelli castani, balbettando, mentre brividi gelidi invadono tutto il mio corpo, nello star pronunciando:
« Z-zombies! La nostra vicina è-è uno zombie! »
Sayu e Midori, scoppiano in una risata sarcastica e in quel momento mentre Sayu sta per scostare le tende, si arresta di botto, appena si trova dinnanzi a sé il volto putrefatto, verdastro e scarnito del mostro.

Si porta una mano alla bocca, emettendo un gridolino terrorizzato richiudendo le tende di colpo.
« T- tutto questo è assurdo! Cosa sta succedendo!? Perché la nostra vicina è divenuta un morto vivente? »
Sbotta infervorata:
« PRIMA KIRA E ADESSO GLI ZOMBIES "MANGIACERVELLO"!? NO, NO! NON POSSO CREDERCI! MA STIAMO PARLANDO SUL SERIO!? »
« Papà, ho paura! »
Afferma mia figlia, con gli occhi velati di lacrime e il terrore che si impossessa di lei.
La prendo tra le mie braccia, donandole un dolce bacio sulla fronte rassicurandola le enuncio:
« Sta tranquilla tesoro, qui gli zombies non potranno farci nulla di male. A casa nostra saremo al sicuro! »

DEATH NOTE ( AFTER YEARS V ) In CorsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora