Capitolo 8 - Troviamo L'Antidoto

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Dalle parole appena pronunciate da Mello, tutti rimaniamo allibiti nel vederlo irremovibile sulla decisione presa.
Ryuk, furioso si avvicina verso di lui prendendolo da entrambi i lembi del gilet nero urlandogli:
« SUL SERIO!? VUOI ABBANDONARCI NEL MOMENTO DEL BISOGNO!? SEI UN CODARDO, VUOI PENSARE A SALVARTI LA PELLACCIA TU E LA TUA FAMIGLIA E LASCIARE IL CAMPO DI BATTAGLIA PER ACCORRERE SOLTANTO IN LORO AIUTO!? »
Mi sovrappongo fra di loro, lasciandogli mollare la presa dall'indumento e con espressione adirata in volto latro:
« MA VI È BEN CHIARA LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE!? O CREDETE DI TROVARVI IN UN FILM!? QUESTO NON È IL MOMENTO ADATTO PER LITIGARE, RIMANDATE A DOPO LE VOSTRE DISCUSSIONI. Comunque Mello, se tu hai deciso così noi, non possiamo costringerti a rimanere. Và per la tua strada!»

Ryuk serra i pugni lungo i fianchi digrignando i denti, guardando con sguardo odioso il biondo allontanarsi insieme alla sua moto. Matt, si avvicina a lui e prima che avvii il motore, gli domanda:
« Mello, sei sicuro di quello che dici? »
Replica il biondo con spavalderia:
« Matt, so cavarmela benissimo da solo e tu mi conosci meglio di chiunque altro. Adesso vado, abbiate cura di voi! »
Dopo aver proferito queste ultime frasi, accelera il motore e velocemente si allontana.

" Non gliene è importato nulla di noi, anzi ha eseguito ciò che gli suggeriva la sua mente. Poco importa, non abbiamo bisogno del suoi aiuto, non siamo sprovveduti, sappiamo badare a noi stessi."
Avverto l'insistente vibrare del mio cellulare all'interno della tasca dei jeans, mi affretto a recuperarlo e subito dopo rispondo:
« Luther, che sollievo risentirti... che succede, sei riuscito a trovare l'antidoto? »
Gli domando con curiosità.
« Non ancora, infatti mi sto dirigendo alla Task Force. Del laboratorio non ne è rimasto più nulla... Sono stato costretto ad attivare il dispositivo di autodistruzione. Ma fortunatamente prima ho pensato bene di procurarmi ciò che mi servirà per la creazione dell'antidoto! »
Afferma, assumendo un tono di voce serioso e al contempo triste.

« Bene, allora ci vediamo fra poco alla Task Force! »
Finisco la chiamata e rivolgendomi ai miei compagni, asserisco:
« Ragazzi torniamo alla struttura. Luther ci raggiungerà lì. Muoviamoci, non c'è tempo da perdere! »
Ci apprestiamo a lasciare il luogo, locandoci verso la Task Force.
Ryuzaki dopo aver accompagnato Sayu e la piccola Midori all'interno del bunker, ritorna alla sua postazione.

Una volta essere giunti nei pressi della struttura, scendiamo dalle nostre vetture portandoci verso l'entrata.
Luther è già nei paraggi; il suo pick-up è parcheggiato proprio nelle vicinanze, adiacente all'edificio.
L'uomo irrompe in sala conferenze, poggiando sul tavolo il suo borsone colmo di moltissime ampolle, formule e quant'altro.
« Scusate se vi ho fatto attendere, ma ho avuto "un contrattempo". Per fortuna sono riuscito a trovare tutto ciò di cui ho bisogno... Ma mi serve l'aiuto di Martin! »
Afferma l'uomo rivolgendosi al biondo dagli occhi castani, abbigliato della sua camicia gialla e rossa.
« Certo Luther, conta pure su di me! »
Luther si sistema gli occhialini sul naso e inizia a sperimentare molti ingredienti, dal rosso, al verde, all'arancione e poi a quello blu.
Lui e Martin si mettono all'opera, affinché possano creare un antidoto; dalle pozioni evapora una quantità eccessiva di fumo rosa.
« Credi di riuscire a trovarlo? »
Domando incrociando le braccia sul petto.
Senza distogliere lo sguardo su ciò che sta facendo, di rimando risponde:
« Fidati di me Light. So cosa faccio! »
Mixa un miscuglio di ingredienti all'interno di un recipiente in terracotta, unendoli li pesta con un mortaio.

Nel frattempo io, mi allontano per fare una telefonata a mia moglie; da quando è successo tutto questo pandemonio, non ho avuto nemmeno un attimo di tempo per poter parlare con lei.
« Misa tesoro, tutto bene? Perdonami per essermi dimenticato di te, ma... »
Mi interrompe bruscamente affermando comprensiva:
« Amore, non devi spiegarmi nulla, capisco perfettamente la situazione nel quale adesso ci troviamo. Quello che ti raccomando è, di non rischiare la tua vita per salvare la terra, è troppo pericoloso. Non hai a che fare con un possessore del quaderno della morte, anzi hai a che fare con dei morti viventi. Per favore, Light, ti scongiuro torna da me sano e salvo, tu e Kira state attenti vi prego! »
Avverto il suo tono di voce molto preoccupato e impensierito, chissà cosa starà pensando... non voglio farla stare in pensiero per me, deve pensare alle nostre figlie, Kyoko e Kimi ( da quando Swong era stata arrestata, la piccola Kimi ha vissuto insieme a noi e io l'ho adottata, come fosse mia figlia biologica).

« Sta tranquilla Misa, torneremo entrambi sani e salvi! Intanto tu resta dove sei e non metterti nei guai. Adesso devo andare, ti amo tanto amore mio! »
Lei con voce dolce e triste allo stesso tempo afferma di rimando:
« D'accordo Light, fai attenzione. Ti amo anch'io amore mio! »
Le mie labbra si piegano in un leggero sorriso e subito dopo al richiamo di Ryuk vengo distolto dai miei pensieri:
« Light, guarda lì! »
Mi fa notare avvicinandosi alla finestra, scostando le tende bianche.
« Prepariamoci! »

 « Prepariamoci! »

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