Capter 21

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amisci io il sequel lo sto scrivendo e non solo mi butterete nel Tartaro ma dovrete anche aspettare un bel po' perché l'immaginazione scarseggia/ho troppe idee e non so quando sarà pronto e la scuola non sta collaborando

Il piano era quasi pronto. Ognuno di loro si era concentrato nelle attività che gli riuscivano meglio e aveva ideato un piccolo pezzo del piano che poi sarebbe stato fuso con quello degli altri.

«Saremo separati, ma uniti» Frank, il migliore in fatto di nascondigli e non attirare l'attenzione, stese una piccola piantina dettagliata dei dintorni dell'Empire State Building sul suo letto, tutti gli altri erano attorno a lui. Erano passati due giorni da quando Sally era stata liberata e Naomi informata su Will.

«Una coppia in questo bar, un'altra in questo negozio e un'altra in questo tabaccaio» disse indicando i vari punti sulla cartina. «Useremo gli auricolari a circuito chiuso come sempre; ci vestiremo come persone normali ma avremo abbastanza nascondigli per piccole bombe, pistole e coltelli; sorveglieremo l'ingresso principale e quello sul retro rimanendo costantemente in contatto: rispondete sempre e il prima possibile con parole a caso come "ricevuto" o "okay" perché é molto importante non perderci di vista. Quell'Arma potrebbe essere usata su di noi».

Tutti annuirono. Frank passò la parola a Jason e Will, i migliori sul campo.
«Entreremo separatamente: la prima coppia andrà in un ascensore e lo bloccherà, tredici minuti dopo arriverà la seconda coppia e solo dopo ventisei minuti la terza coppia chiederà di andare al seicentesimo piano» spiegò il più grande.
«Una volta dentro saremo completamente al buio» sospirò Will. «Non sappiamo se in senso letterale, ma non abbiamo la minima informazione su quello che ci aspetterà. Abbiamo ipotizzato che ci ritroveremo nel posto dove Ares ha girato il video, ma non é niente di certo».

Nico s'intromise «La mia idea é quella di buttarci silenziosamente in ogni nascondiglio possibile per esaminare la situazione». Lui era quello che sapeva arrangiarsi meglio e riusciva a lavorare anche improvvisando. «Guardiamo velocemente quello che ci circonda e se ci dovessero essere pochi nascondigli é fondamentale che qualcuno si nasconda: potrebbe essere la nostra arma segreta. Osserviamo la situazione poi decidiamo come muoverci di conseguenza».

«E se ci stessero aspettando puntandoci addosso delle armi?» chiese Frank. Il ragazzo guardò Percy e Calipso: loro erano bravissimi a guadagnare tempo e Percy aveva tanta di quella fortuna da potersi salvare il culo in situazioni assurde. Fortuna direttamente proporzionale alla sfortuna di trovarsi nelle suddette situazioni.

«Io li intratterrò a parole: li stuzzicherò, li infastidirò. Ma questo non impedirà a me e Jason di finire nei guai» disse Percy.
Jason fece un sospiro «Frank é follemente innamorato di Hazel e sono fidanzati, Nico è follemente innamorato di Will e viceversa, Calipso non solo é innamorata di Leo ma é anche una ragazza. Io e Percy siamo gli unici che non hanno una ragazza e Afrodite potrà sfruttare questa cosa. Frank, tu c'eri quando l'ho vista la prima volta».
Il ragazzo in questione annuì «Ti stavi per lanciare ai suoi piedi».

Nico era confuso «Jason ma tu sei innamorato». Il biondo scosse la testa «É questo il punto: io non posso stare con la ragazza che amo e Afrodite se ne approfitterà. Quando l'ho vista era identica a lei... Sembrava quasi dirmi che mi perdonava, che andava tutto bene, che potevamo stare insieme».
«Quindi mi succederà la stessa cosa. Mi dirà che possiamo stare insieme e che mi perdona per quello che le ho fatto?» domandò Percy. Jason annuí.

«Ragazzi» Calipso finalmente prese parte alla conversazione «non avete fatto del male a delle ragazze vero? Perché qualunque cosa abbiano fatto loro, io ho avuto esperienze di violenza sulle donne che mi bastano ed tutta la vita. Però proprio da voi non me l'aspettavo...».

Percy le mise le mani sulle spalle «Tranquilla, Cal. Non abbiamo fatto del male a quelle ragazze».
«Piuttosto loro ne hanno fatto a me» borbottò Jason.
«Le abbiamo arrestate e ora sono nel carcere di massima sicurezza di New York. Proprio un paio di giorni fa ho pagato io la cauzione di quella di cui sono innamorato e adesso é libera».

«TU COSA?» urlarono tutti tranne Calipso.
«Percy! Annabeth é una criminale, é stata lei a spararti, lei ti ha tradito!» gli disse Will.
«Ma quando Nico ha fatto tutti quei doppigiochi non era un problema vero? Lui l'hanno lasciato libero perché aveva un foglio scritto da un fantasma» gli fece notare Percy.
Nico lo guardò con rabbia «Chirone non é un fantasma. E comunque avete insistito tu e Jason per lasciarmi libero. Io ero disposto a prendermi le mie responsabilità e non mi risulta che il parere di Will sia stato chiesto».

«BASTA!» urlò Frank. «Percy avrà fatto quello che ha fatto pensando che Annabeth meritasse la sua fiducia. E ha ragione: abbiamo fatto la stessa cosa con Nico. Non deve essere giudicato, chiaro? Non sappiamo ancora se é stato un errore, ma anche se fosse siamo esseri umani e commettiamo errori. Jason ha commesso un errore non fidandosi di Leo, Calipso ha commesso un errore giudicandolo senza sapere niente, Percy ha commesso un errore quando ha liberato Annabeth senza chiedere il parere di nessuno, Will ha commesso un errore quando non vi ha detto dei suoi genitori, io probabilmente ho commesso un errore quando ho baciato Hazel».

«Hai baciato Hazel?» chiese Percy, ma fu ignorato quando Nico gli chiese perché.
Frank esitò «Forse non ne usciremo vivi, forse io morirò. E lei soffrirà. Ma non é questo il punto! Il punto é che se aggredite Percy si creerà una spaccatura nella nostra squadra come ha rischiato di crearsi quando Calipso insisteva per avere notizie di Leo. Ragazzi... Noi siamo una famiglia, su questo siamo tutti daccordo. Ma basta tenerci segreti, basta mentirci a vicenda, basta litigare. Siamo i migliori agenti del CSIS, i migliori agenti della CIA, i migliori agenti del Camp Half-Blood. Ma questo singolarmente. Se ci uniamo, se collaboriamo, siamo invincibili. Quindi, vi prego, smettetela di litigare o vi faccio arrivare fino a Manhattan a calci».

Nel silenzio più totale, Will prese un foglio dal comodino di Percy e cominciò a elencare: «Pistole: ci sono, caricatori: ci sono, teaser: ci sono, vestiti a caso: ci sono, piano suicida: c'è, voglia di tornare a casa: c'è, discorso motivazionale di Frank: c'è». Il biondo piegò il foglio «Direi che possiamo cominciare a prepararci».

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