ne pubblico un altro per farmi perdonare :)
«Quindi sei vivo...» disse Jason quando Leo ebbe finito di raccontargli tutta la storia. Erano seduti su una panchina poco lontana dalla lapide del ragazzo più piccolo.
Leo esitò poi gli mise una mano sulla spalla «Mi dispiace che tu sia stato triste».
«Triste. Certo. Leo io ero distrutto. Completamente a pezzi» lo sguardo del moro era pieno di sensi di colpa. «Sono contento che tu stia bene, che tu sia vivo. Quando lo dirai agli altri?».«A missione conclusa. Adesso ascoltami: la stanza 11 é una trappola. La riempiranno di telecamere, sensori, sistemi di sicurezza avanzatissimi che se ne mettete piede vi riconoscerà. Potete mettervi guanti, maschere o diventare invisibili ma riusciranno sempre a risalire a voi. Lì dentro non c'è assolutamente niente di utile. Sanno che ci sono delle spie, ma non sanno chi siano. Tu e Will dovete fare attenzione: Will ha preso parte a molte missioni collegate a loro mentre tu sei il figlio di Giove. Non sanno niente di Will, né nome né viso, ma é il loro principale obiettivo e se potessero catturare solo uno di voi sceglierebbero lui dati che ha fatto saltare tantissime operazioni. E poi ci sei tu: ti conoscono di nome ma non di faccia quindi sei ancora per un po' al sicuro».
«Che gioia» commentò il biondo.
«Si, un vero spasso» rispose Leo senza scherzare. «Jason, dovete fare attenzione. Queste persone non scherzano e sono tranquillamente disposte a uccidervi».
«Anche Giove».
«Giove era diverso: lui voleva vendetta quindi si é gustato tutti i momenti e ha perso abbastanza tempo da permetterti sempre di salvarti. Loro vi considerano dei tizi in giacca e cravatta che non servono a niente. Vi sparerebbero senza neanche guardarvi. Questo li rende più pericolosi».Jason annuí. Leo continuò «Ce ne sono due che sono più tranquilli: Ermes e Apollo. Ermes ha vent'anni ed è solo un ladro infatti non ha mai ucciso nessuno. Apollo ne ha poco più di cinquanta ed é il tipo che cerca di evitare di uccidere. Nessuno dei due ha degli scagnozzi e questo dovrebbe facilitarvi il lavoro. Dovete assolutamente fare attenzione ad Ares e Afrodite: sono i più spietati e lui ha praticamente un esercito sotto il suo controllo mentre lei sfrutta un congegno simile all'Arma per attirare più uomini».
Fece una pausa per permettere a Jason di assimilare le informazioni.
«Efesto e Ade?».
«Efesto...» gli si incrinò leggermente la voce. «Efesto e Ade sono quei tipi di boss della mafia che non ti fanno fastidio se tu non ne dai a loro».
«Ma il mio compito é quello di dargli fastidio».
«Si ed é un bel problema. Comunque Efesto ha scelto questo nome perché é capace di costruire veramente di tutto, é una specie di brutto scienziato pazzo. Poi c'è Ade che é letteralmente la versione adulta di Nico prima che incontrasse Will. Sai che ha tre figli, che uno di loro ha preso parte del carattere da lui, che ha ucciso le sue due amanti e tutto il resto».Jason aggrottò le sopracciglia «Come fai a sapere che io so?».
«Seriamente non avete riconosciuto la mia calligrafia?» Leo alzò un sopracciglio. Il biondo annuí lentamente «Si, hai ragione».Il moro gli diede una pacca sulla spalla «Dopo averti raccontato la vita di alcuni boss della mafia che probabilmente ti faranno secco, ho voglia di offrirti un bel pranzo. Ci stai?».
Calipso si rigirò tra le mani il pezzo di carta spiegazzato. Mancavano dieci minuti al suo turno al bar. Lo aprì consapevole del fatto che se ne sarebbe pentita.
“Ehi Cal.
Sono io, il super Valdez.
Sarai un po' confusa e ti starai chiedendo come diamine io abbia fatto a morire. Be' per cominciare sono una spia. Si esatto sono una fighissima spia. Peccato che sia la spia dei cattivi... Lo so, adesso mi odierai, ma voglio che tu sappia la verità Calipso. C'è questo scemo, Giove, che é un acerrimo nemico di una persona che conosco. Non ti sto a spiegare tutta la storia, ci metterei troppo tempo e userei troppo fogli. Probabilmente sono morto cercando di farmi perdonare. Fatto sta che sono stato un idiota, cinque anni fa.
Il motivo di questa lettera é semplice: ti amo Calipso. E voglio che tu vada avanti. Ti conosco e so bene che ti fermerai nel passato a pensare a me. Be' ti chiedo di non farlo. Ti chiedo di vivere senza di me. Un giorno, tra tanti anni, ci incontreremo di nuovo. E allora mi presenterai tuo marito. Non sarò geloso, voglio solo che tu sia felice. Se tu sei felice, io sono felice.
Te amaré por siempre, Rayo de Sol.
PS: come disse il grande saggio Tony Stark: even death i'm the hero”.Ricordò quando Nico gliel'aveva data, arrossendo come un pomodoro. «Voleva che l'avessi tu. Me l'ha lasciata pochi giorni prima... Be'... Lo sai... Vuoi che resti qui?» lei gli aveva detto di rimanere poi aveva pianto sul suo petto. Ricordava che l'aveva stretta con forza.
«Ehi, scusa» un ragazzino si affacciò al bancone. «Dimmi piccolo» gli sorrise asciugandosi l'unica lacrima caduta.
«Lo sai che sei bella?». Calipso scoppiò a ridere «Grazie! Anche tu sei molto carino!». Il ragazzo, che non poteva avere più di dieci anni, arrossí poi scappò. La ragazza sorrise e posò la lettera, accese tutte le luci del bancone per far capire agli ospiti che il bar era aperto.Subito Efesto si sedette su uno degli sgabelli «Qualunque cosa tu voglia, basta che sia un alcolico per digerire». Lei annuì e gli fece un piccolo sorriso mentre gli versava un po' di liquore.
«Come c'è finita una bella ragazza dietro il bancone del bar di un hotel?».
«Questo é un hotel di lusso, signore. Ho buoni amici, buoni colleghi e anche un ottimo lavoro. Sono esattamente dove devo essere» gli passò il bicchiere che lui pagò con cinque dollari. «Tieni il resto».
Lei li mise nella piccola cassa mentre lui sorseggiava lentamente il suo alcolico.Nico si buttò sul divanetto della piccola sala giochi e sospirò per la stanchezza «Oggi pomeriggio nessuna piccola peste».
«Il bello dei turisti» Percy, nella sua stessa posizione, sorrise.
«Ehi scansafatiche, c'è del lavoro da fare» Frank rise. Percy lo mandò un paio di volte a quel paese mentre si alzava. Nico scelse di fingersi morto.Will fece una faccia perplessa «Abbiamo un'infermeria?».
Austin scrollò le spalle «Credimi quando ti dico che l'ho scoperto mezz'ora fa».
«Quanta gente ci va al giorno?».
«Una persona a quanto pare».
«E io dovrei passare la giornata lì solo per una persona?».
«Pensa che Percy, Nico, Katie, io e Frank dovremo lavare tutte le stanze liberate stamattina o poco dopo pranzo quindi sta zitto e muoviti».«Non pensavo saresti mai venuto» disse.
«Mi trovavo a New York: valeva la pena andare a trovare la mia ex ragazza» rispose Jason.
Piper sorrise leggermente.
STAI LEGGENDO
Against Olympus
AksiSEQUEL Demigods Passion Spies Il mondo delle spie é pieno di dolore, guerre nascoste, doppigiochi e intrighi. Le spie non sono persone normali, raramente hanno una storia felice alle spalle. Spesso sono ragazzi con grandi capacità che sono stati ti...