DANDELIONS #27 - Party Australiano, baby!

635 21 2
                                    

24 luglio 2021 / 21:15 pm
Monaco

«Come sto?»

Grace si era girata verso di lui, sistemandosi quasi ossessivamente il tubino nero con lo scollo a cuore che aveva indossato, e lo aveva guardato curiosa, mentre Max si abbottonava la camicia bianca e le sorrideva, in quel modo così dolce che la faceva sempre sciogliere come un cioccolatino.

«Sei meravigliosa, klein

Grace gli aveva sorriso, rilassandosi. «Anche tu sei bellissimo, Maxie.»

«Tu lo sei di più.»

«Smettila di contraddirmi.» lo aveva rimproverato, avvicinandosi a lui per sistemargli il colletto della camicia. «Non bere troppo stasera, va bene?»

«Va bene, mamma.»

Grace lo aveva guardato male. «Sono seria, Max, lo sai che se bevi tanto poi ti viene mal di stomaco.»

«Lo so, stavo scherzando.» lui le aveva sorriso,  rubandole un bacio. «Andiamo? Odio fare tardi.»

«Si, lo so, andiamo.»

Questa volta era stata lei a lasciargli un bacio, prima di allontanarsi per prendere la borsa e il telefono che aveva appoggiato sulla scrivania di Max, che si era avvicinato alla porta per aspettarla, così si lo aveva raggiunto e preso per mano, spengendo la luce. Poi, insieme, avevano percorso il corridoio e sceso le scale, fino al piano terra, dove Grace aveva controllato che fosse tutto apposto, che le luci fossero spente e le finestre chiuse, mentre Max prendeva le chiavi della macchina appese sul porta chiavi appeso alla parete.

«Hai chiamato i tuoi genitori?»

«Si, stamattina mentre eri in doccia.»

«Che ti hanno detto? Come stanno?»

«Stanno bene.» aveva risposto, uscendo di casa con lui. «Si sono solo lamentati del fatto che non ti porto mai a casa con me per cena.»

Max aveva ridacchiato. «Prima di partire per l'Ungheria vengo a cena da te, promesso.»

«Va bene, chéri

«Adesso andiamo, o facciamo tardi sul serio.»

«Andiamo, si.»

Max l'aveva presa di nuovo per mano, intrecciando le dita con le sue, appena prima che Grace chiudesse la porta di casa alle loro spalle e lo seguisse fino alla macchina, parcheggiata proprio davanti al cancello di casa sua. Grace aveva aspettato che il pilota sbloccasse le portiere, prima di salire sul posto del passeggero e abbassare la visiera, per guardarsi allo specchio e controllare che il trucco fosse apposto, mentre Max metteva in moto la macchina, dopo essere salito al suo posto.

«Possiamo andare?»

Grace aveva annuito, richiudendo la visiera. «Si, andiamo.»

Anche Max aveva annuito, prima di aprire il cancello con il telecomando e fare retromarcia con una mano, mentre con l'altra si allacciava la cintura, sotto lo sguardo attento di Grace, che quasi si sentiva male ogni volta che lo vedeva fare retromarcia in quel modo, con una mano sola, come se fosse l'unico in strada. «Che hai da fissare, principessa?»

«Niente, sei sexy.» aveva risposto tranquillamente, facendolo ridacchiare. «Metti un po' di musica?»

«Mettila tu, il telefono è lì.»

«La password?»

«Uno nove nove sette.»

«Il tuo anno di nascita?»

«Il tuo, in realtà.»

Grace gli aveva sorriso e lasciato un bacio sulla guancia, prima di riportare lo sguardo sul telefono per sbloccarlo e collegarlo alla macchina con il bluetooth, mentre gli accarezzava la coscia e Max faceva lo stesso con la sua, giocando con il bordo del suo vestito. Quando poi era riuscita a collegarsi al bluetooth era entrata su spority, aveva fatto partire una delle playlist che Max si era salvato e aveva rimesso il telefono a posto, prima di appoggiarsi con la schiena al sedile, spostando la mano dalla sua gamba ai suoi capelli, che aveva accarezzato delicatamente, giocandoci come le piaceva fare. Avevano passato tutto il viaggio così, in silenzio, ad ascoltare la musica e ad accarezzarsi a vicenda, fino a quando Max non aveva fermato la macchina davanti ad una villa a due piani, che Grace aveva ipotizzato fosse casa di Daniel, dalla quale si sentiva provenire chiaramente della musica a tutto volume.

𝐃𝐀𝐍𝐃𝐄𝐋𝐈𝐎𝐍𝐒 | MV33Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora