capitolo 2

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Qualcuno all'improvviso mi tolse le cuffie, così mi girai e vidi Eddie con le mie cuffie in mano cercando di riconoscere la canzone "non male la tua musica ragazza nuova" esclamò porgendomi le cuffie "grazie" risposi confusa "scusa se ti ho spaventata ma sai non mi aspettavo di trovare qualcuno qui, sai è la mia zona" disse sedendosi accanto a me "allora perdonami ho invaso il tuo spazio" dissi con nonchalance "non preoccuparti, le belle ragazze sono le benvenute" disse facendomi l'occhiolino "soprattutto se non spifferano niente al preside giusto?" continuai la sua frase "ehi sei perspicace" disse sorpreso ridendo "me lo dicono in tanti" dissi facendo la finta modesta "comunque io sono Eddie Munson piacere" disse tenendomi la mano "io Gaia Cooper" risposi stringendogli la mano "Gaia Cooper, l'ho già sentito questo nome..." disse pensieroso "forse ci siamo già visti" aggiunsi io "dici? ma tu non vieni dalla Louisiana?" chiese confuso "si ma sono nata qui" esclamai spiegando "cazzo, sei la piccola che giocava nel fango!" esclamò alzandosi, io iniziai ad arrossire "c-come sei tu il bambino che mi ha riportata a casa quella volta?" chiesi incredula "si cazzo sono io" rispose ridendo "ok questo è davvero imbarazzante" dissi spalancando gli occhi "su dai ti salva il fatto che sei rimasta molto carina... quanti anni avevi all'epoca?" chiese "ne avevi 3 se non ricordo male" risposi imbarazzata "ti fa così tanto imbarazzato?" chiese ridendo "be si" risi anch'io con lui... intanto Eddie si accese una canna "ne vuoi una?" mi chiese porgendomene una "se mi fai lo sconto per conoscenze dell'infanzia si" risposi ridendo "non preoccuparti non te la faccio pagare" disse ridendo "allora va bene" dissi prendendola e subito dopo tirò fuori l'accendino e me l'accese "come mai siete tornati qui?" mi chiese curioso "mio padre è stato trasferito qui per lavoro" risposi tra un tiro e l'altro "be ti è andata bene, così hai potuto riammirare la mia bellezza" disse prendendosi in giro da solo "oh certo non aspettavo altro" risposi ridendo "si è fatto tardi, non dovresti andare a casa?" chiese "di regola si ma di solito cerco di procurarmi qualcosa da fumare prima di tornare a casa" risposi "se vuoi ora ti accompagno a casa e più tardi vengo a portarti qualcosa" disse bisbigliando nel mio orecchio, mi fece salire un brivido su per la schiena "va bene affare fatto" risposi nascondendo la voce tremolante... così salimmo sulla sua macchina e mi portò a casa "allora ci vediamo più tardi piccola del fango" disse facendomi l'occhiolino "a dopo Eddie" dissi alzando gli occhi al cielo divertita, entrai a casa e mia madre iniziò a riempirmi di domande "come mai sei tornata ora, tuo fratello è tornato 2 ore fa?" chiese curiosa "niente di che sono rimasta nel giardino della scuola..." risposi "si ma 2 ore da sola lì?" chiese preoccupata "in realtà ho incontrato un ragazzo" risposi "un ragazzo? e chi è?" chiese curiosa in modo euforico "ricordi il bambino che mi ha ritrovato dopo che ero andata giocare nel fango quando avevo 3 anni, ecco è lui" risposi annoiata "ahhh il nipote di Munson, era un bravo e bel bambino, ora com'è?" chiese interessata "ancora bravo e bello non preoccuparti" dissi alzando gli occhi al cielo "bello eh?" disse guardandomi con la faccia da ebete "lo dovevo negare? tanto avresti insistito" dissi andando in camera mia "allora hai fatto amicizia con qualcuno sorella?" mi chiese Nathan col suo solito modo di fare "che tu ci creda o no si e da come ho notato anche tu non sei da meno" dissi alzando il sopracciglio infastidita "mi fa piacere che tu l'abbia notato infatti stasera uscirò con loro" aggiunse "ohhh finalmente ti levi dai piedi, grazie a dio" esclamai prendendolo in giro chiudendogli la porta in faccia.
Verso le 7 di sera sentì qualcosa sbattere sulla mia finestra, mi avvicinai e vidi dei sassolini sbattere sulla finestra, l'aprì e vidi Eddie "mantieni le promesse allora?" dissi prendendolo in giro "ovvio mademoiselle" disse inchinandosi "tu sali io intanto chiudo la porta a chiave" dissi per poi rientrare in camera, in pochi secondi mi ritrovai Eddie alle mie spalle "carina la stanza" esclamò "grazie" risposi, lui iniziò a gironzolare per la stanza guardando i miei poster, i miei dischi e le mie cassette "hai proprio bei gusti, diversi" disse avvicinandosi a me "be ti ringrazio" risposi sorridendo, mi fece il solito occhiolino "se ti aspetti che ti dia qualcosa mi spiace per te ma prima dovrai fare una cosa se non vuoi pagare" disse sedendosi sul letto mentre mi guardava intensamente "e sentiamo cosa dovrei fare?" chiesi guardandolo a mo di sfida "esci di qui con me e goditi la serata e magari potrò decidere di darti qualcosa" disse sicuro di se "se è tutto qui va bene, sono già vestita basta solo che vai di sotto e bussi alla porta di casa mia" risposi sorridendo "ah vuoi farmi vedere da tua madre vero?" disse divertito "esatto tu mi ricatti e io sto al gioco bello" dissi facendogli l'occhiolino "va bene ci sto, ci vediamo tra poco" disse saltando dalla finestra.
Pochi minuti dopo mia madre mi chiamò per dirmi che qualcuno mi voleva alla porta ed io andai "ciao Eddie" lo salutai cercando di non ridere "ciao Gaia sei pronta?" mi chiese cercando di non ridere anche lui "certo, mamma torno dopo cena io va bene?" urlai a mia madre "certo tesoro, divertitevi" rispose con tono confuso, io uscì da casa e salì in macchina di Eddie dove entrambi incominciammo a ridere "oh mio dio è stato difficile non ridere" disse ridendo forte "ho notato, ti stavano lacrimando gli occhi" dissi ridendo "su andiamo, è ora di divertirsi" disse azionando il motore "dove mi porta il signor Munson stasera?" chiesi ridendo "per ora porterò la signorina in un pub a bere qualcosa e poi si vedrà" rispose mentre guidava "voglio proprio vedere sappi che non è facile farmi divertire" dissi con tono di sfida "allora posso dire che accetto la sfida" disse guardandomi... Arrivati al pub entrammo e c'era un musica ad alto volume "prendiamo quel tavolo" disse Eddie indicando il tavolo, ci sedemmo e ordinammo due birre ciascuno "allora così ti diverti tu?" chiesi "no, inizio così per poi smattare, vedrai" disse bevendo la sua birra "mi devo spaventare?" chiesi ridendo "oh si" rispose scherzando, all'improvviso dei ragazzi si avvicinarono a noi "ehi Eddie che ci fai qui?" chiese uno di loro "secondo te Dustin? lavoro a maglia ovvio" disse con tono ironico, io risi "ovviamente faccio conoscere lo squallore di questa città alla signorina" disse mettendomi il braccio sulle spalle "non potrà mai essere più squallida di me secondo me" dissi rivolgendomi ad Eddie "ah bene molto gentile" rispose "comunque loro sono Dustin, Mike e Lucas, sono nel mio stesso club, e lei è Gaia, una mia cara amica" disse Eddie con tono scherzoso "il piacere è tutto nostro Gaia" dissero tutti e tre sedendosi, io guardai Eddie divertita "fin'ora come trovi Hawkins?" mi chiese Mike "be che dire meglio o anche peggio ti tante altre città" risposi "mi sembra legittimo" disse Dustin ridendo "comunque Eddie hai visto che si è aggiunto un altro alla squadra di basket" disse Lucas "già, si moltiplicano quei maledetti scarafaggi... oh ma guarda un po' parlando del diavolo" disse indicando il ragazzo che l'aveva attaccato quella stessa mattina a mensa e con lui c'era anche mio fratello "oddio" esclamai alzando gli occhi al cielo "che succede?" mi chiese Eddie "il novellino è, come dire, mio fratello minore" risposi "ohoh allora ho un motivo in più per ridurlo in pezzettini" disse Eddie ridendo "attenzione atleti a ore 6 che si avvicinano" disse Mike "ehi svitati come mai qui?" disse lo stesso ragazzo "be diciamo che ci facciamo i cazzi nostri, tu che dici Jason?" rispose Lucas infastidito "non ti ha interpellato nessuno" disse Jason guardandolo male per poi spostare il suo sguardo su di me "e lei che ci fa con voi?" chiese indicandomi "be forse non sono fatti tuoi tesoro" rispose Eddie "secondo me o l'hanno pagata o l'hanno drogata" disse uno dei suoi compagni "be voglio che tu sappia che sono perfettamente nelle condizioni per decidere con chi passare la mia serata" dissi sicura di me "bel tipo la ragazza" disse Jason sorridendomi "ora grazie per la visita ma avremo di che parlare" disse Eddie spingendo delicatamente Jason "stavolta vi lasciamo andare, su andiamo ragazzi" disse Jason, che prima di andarsene, mi guardò un'ultima volta... io feci una faccia schifata "bleah" esclamai "vero? fa proprio schifo quel ragazzo" disse Eddie ridendo "è anche un complimento quello" risposi...

By Gaia

you are my drug || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora