capitolo 16

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Il giorno seguente mi svegliai grazie al telefono che squillava da più di mezz'ora "pronto chi è?!" risposi con tono assonnato e nervoso "ehi calmati sono Eddie" rispose "perchè hai fatto squillare il mio telefono da mezz'ora?" chiesi nervosa "perchè continuavi a non rispondermi" rispose imbarazzato "vabbè te la faccio passare, che vuoi?" chiesi calmandomi "la conferma che vieni oggi" disse "certo che vengo che domande" esclamai "va bene, non vedo l'ora di suonare con te ragazza del fango" disse felice "anch'io svitato" esclamai contenta. Appena chiusa la chiamata mi rassegnai e alzai il sedere dal mio letto, mi vestii velocemente, presi la chitarra ed andai a casa di Eddie...
Arrivata sentí Eddie urlare furioso così mi nascosi dietro un albero per ascoltare "Chrissy finiscila di assillarmi! vieni qui almeno una volta alla settimana..." esclamò arrabbiato "ma Eddie ti prego, almeno pensaci... chi mai accetterebbe di stare con te se non io?" disse quella maledetta "mi spiace ma hai perso il treno ormai, il mio cuore è di un'altra" disse Eddie "certo, se è Gaia giuro che la uccid..." fu interrotta da Eddie "toccala e ti uccido io" disse a bassa voce guardandola negli occhi "su Eddie così mi fai paura" disse Chrissy intimorita dal suo sguardo "vai via ora grazie" rispose Eddie con tono freddo, Chrissy se ne andò senza dire niente e poco dopo andai e bussai alla porta di Eddie "ciao principessa sei in ritardo lo sai?" esclamò sorridendomi "ho visto Chrissy andare via Eddie..." dissi tralasciando il fatto che avevo ascoltato tutto "oh non preoccuparti è venuta solo a rompere le scatole" disse sorridendo in modo strano "qualcosa non va? ti sta infastidendo?" chiesi preoccupata "be vieni almeno una volta a settimana a supplicarmi di tornare insieme ma la respingo sempre, dopo un po' posso dire di essere stanco diciamo" rispose "ehi vuoi che le dica qualcosa?" chiesi abbracciandolo teneramente "no altrimenti la picchi fino ad ucciderla non preoccuparti" disse ridendo "hai ragione, però ammettilo non sarebbe male" aggiunsi ridendo "alzo le mani, hai ragione anche tu... allora ci mettiamo a suonare?" chiese prendendo la chitarra, io feci di sì con la testa e così stettimo a suonare per tutto il pomeriggio...

Verso le 10 di sera "basta, ho una fame... tu no?" mi chiese "sto morendo di fame" esclamai "vuoi un panino?" mi chiese andando in cucina "non dico mai di no" esclamai saltellando, poco dopo mi diede il panino e io lo divorai in poco tempo "si avevi fame" disse guardandomi stupito "scusa suonare mi fa venire fame" risposi imbarazzata "non devi mica chiedermi scusa mostriciattolo" mi disse scompigliandomi i capelli "già scusa è un vizio" risposi, mi guardò preoccupato negli occhi per poi darmi un bacio sulla fronte e stringermi forte in un abbraccio, io non capivo il perchè di tanta tenerezza "perchè sei così tenero?" chiesi confusa "così volevo dimostrarti che ti voglio bene tutto qui" mi rispose "ti voglio bene anch'io" dissi sorridendogli "sei bellissima quando sorridi, non smettere mai di farlo" disse guardandomi fisso negli occhi "anche tu non scherzi" dissi arrossendo cercando di non incrociare il suo sguardo "che palle domani torniamo a scuola" esclamò all'improvviso "onestamente prima finisce questo anno prima sarò felice" dissi ridendo "perchè?" domandò curioso "io quest'anno mi diplomo, non vedo l'ora di finirla" dissi soddisfatta "spero di poter dire lo stesso, non è bello avere 20 anni e frequentare ancora il liceo" disse scoraggiato "se hai bisogno posso aiutarti io" dissi sorridendogli "davvero? oh grazie sei fantastica" esclamò abbracciandomi forte "ma va per me è un piacere aiutarti" esclamai "ti giuro mi sdebiterò, te lo prometto sulla mia vita" disse staccandosi "non c'è bisogno Eddie..." mi interruppe felice "no smettila mi sdebiterò punto e basta" esclamò "e va bene come vuoi tu" risposi rassegnandomi "si è fatto tardi, vuoi che ti accompagno a casa?" mi chiese guardando l'orologio "si, prendo le mie cose e andiamo" dissi tornando in camera di Eddie per prendere la mia chitarra.
Mi accompagnò come a suo solito fino alla porta e ci salutammo con un abbraccio, poi entrai in casa e salì in camera mia.

Così la mattina seguente dovetti riprendere la solita routine, la cosa positiva era che avrei rivisto Max e Robin... infatti appena entrata a scuola mi sorpresero "ehi ciao ragazza, passate bene le vacanze?" mi chiese Robin "non mi lamento e voi?"  chiesi felice di rivederle "oh benissimo, le abbiamo passate con Steve per la disperazione" rispose Max scherzando "almeno avete fatto qualcosa" dissi ridendo "questo è vero... e tu, qualche novità?" mi chiese Max "be diciamo che Eddie si è dichiarato a me attraverso un messaggio lasciato sul mio telefono mentre era ubriaco" risposi "cosa?!! e tu?!" esclamò Robin "no lui non sa che l'ho ascoltato... mi ha chiesto di non ascoltarlo ma io l'ho fatto comunque e niente voglio vedere se è davvero quello che prova" dissi mettendo walkman e cuffie nell'armadietto "oh mi sembra giusto... ma tu vorresti tornare con lui?" mi chiese Robin preoccupata "si vorrei tanto... il problema è che non so se fidarmi dopo quello che è successo con Chrissy... anche se ho scoperto che lo va a disturbare almeno una volta a settimana" dissi alzando gli occhi al cielo "hai ragione, vedi come si comporta e poi decidi" esclamò Robin "pensavo di aspettare fino al mio compleanno, verso febbraio" dissi "ci sembra ottimo" esclamarono entrambe "io vado in bagno ci vediamo dopo ragazze" dissi allontanandomi...

ROBIN E MAX SCAPPARONO DA EDDIE

All'improvviso fui attaccato da Robin e Max "che volete?" chiesi sorpreso "noi ti dobbiamo dire una cosa" mi rispose Robin con l'affanno "che cosa?" chiesi "Gaia ha ascoltato il messaggio di cui ci avevi parlato" esclamò Max "cosa? oh cazzo! e che ha detto?!" chiesi andando nel panico "calmati, lei vorrebbe tornare con te ma vuole vedere se si può fidare di nuovo di te... e vuole aspettare fino al suo compleanno" mi spiegò Max "ok fino a febbraio... posso resistere... grazie ragazze ci devo un favore" dissi scappando in classe.

By Gaia

you are my drug || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora