capitolo 4

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Mi avvicinai a lui "ehi ciao" disse abbracciandomi "ciao" dissi sorridendogli "come stai? tutto bene?" mi chiese quasi ansioso "si sto bene tu?" chiesi "anch'io... senti ti ricordi qualcosa di ieri sera?" mi chiese sperando in una risposta negativa "mi ricordo abbastanza bene tutto" risposi "ah bene allora sto morendo di imbarazzo" disse ridendo nervosamente "non preoccuparti se mi hai baciato per colpa dell'alcol non c'è nessun motivo per esserlo" gli sorrisi teneramente "già hai ragione" disse sorridendomi... all'improvviso qualcuno attirò la nostra attenzione "ehi svitato che fai? fai drogare le ragazze ora?" chiese una voce familiare, ci girammo e vedemmo Jason "non sono cose che riguardano te e i tuoi amichetti" rispose Eddie nervoso "non spetta a te decidere cosa mi o non mi riguarda" disse Jason prendendo per la maglia Eddie "ehi Jason lascialo andiamo" esclamai "e che mi dai se lo lascio andare?" mi chiese guardandomi "basta che lo lasci andare" risposi con tono serio "ringrazia che c'è lei a difenderti se no facevi una brutta fine svitato" disse ad Eddie per poi lasciarlo cadere per terra "ricordati che mi devi un favore donna" disse rivolgendosi a me andandosene, io mi precipitai da Eddie per aiutarlo ad alzarsi "non serviva fare così" mi disse appena alzato "e invece sì, quello ti picchiava a sangue se voleva" risposi preoccupata "si ma non serve che tu mi difenda... ora sei anche in debito con lui" disse rimproverandomi "io volevo solo aiutarti, non mi interessa che sono in debito con lui" gli urlai, lui mi guardò negli occhi e mi abbracciò all'improvviso, io arrossì ma ricambiai l'abbraccio "tu sei pazza" disse ridendo "che ti aspettavi da una che a 3 anni è andata per conto suo a giocare nel fango?" risposi ridendo a mia volta "hai ragione scusami... su vieni" disse prendendomi la mano e portandomi nella sua macchina "dove vuoi portarmi?" chiesi "ovviamente nel mio macello... mio zio sta via una settimana e pensavo di invitare te e i ragazzi a dormire da me" disse, io lo guardai incredula "io? in mezzo a voi? non sono invadente?" chiesi imbarazzata "certo che no, l'ho già detto ai ragazzi e sono felicissimi" disse facendomi il solito occhiolino "si va bene ma almeno portami a casa che mi prendo qualcosa" dissi imbarazzata "come desidera mademoiselle" disse schiacciando con tutta forza l'acceleratore, arrivammo a casa mia ed io entrai mentre Eddie mi aspettava fuori "tesoro ma cosa stai facendo?" mi chiese mia madre vedendo che stavo preparando il borsone "vado a dormire da a casa di Eddie con altri nostri amici" risposi "ah va bene, ricordarti di portarti le medicine nel caso ti vengano degli attacchi d'ansia" disse entusiasta "non preoccuparti, non mi scordo mai" dissi uscendo dalla porta e tornando in macchina da Eddie "ho fatto, possiamo andare" dissi ad Eddie "wow i tuoi genitori non hanno fatto storie" disse incredulo "be a loro fa più che piacere che sto con amici e non da sola in camera mia" dissi sorridendogli "hai ragione su andiamo... intanto ne ho approfittato per tirare fuori delle sigarette ne vuoi una?" disse passandomi il pacchetto "ovvio non rifiuto mai una tua offerta" dissi prendendone una e subito dopo Eddie mise in moto la macchina.

Arrivammo a casa sua ed i ragazzi stavano già lì ad aspettarci "eccoli finalmente" esclamò Mike "scusate la signorina è dovuta passare da casa se no le facevo usare i vostri vestiti" disse Eddie prendendoli in giro "ah no allora avete fatto bene" rispose Dustin sapendo che Eddie faceva sul serio. Eddie aprì la porta e ci fece accomodare in camera sua, dove aveva già sistemato i materassi dove avremmo dormito in quelle sere "molto elegante direi" dissi con il solo scopo di prenderlo in giro "gentilissima" rispose sfottendomi "sappi Gaia che sei la prima, al di fuori di questo gruppo, che assisterà alle nostre partire di D&D" disse Dustin all'improvviso "ah si? voi ci giocate?" chiesi curiosa "oh si e spesso suoniamo ma per quello veniamo sempre qui perchè Eddie ha paura di rompere la sua chitarra" mi rispose Mike, mi misi a ridere "immagino, è l'amore della sua vita" dissi cercando invano di trattenere le risate "ehi ehi ehi voi per vostra informazione quella chitarra è speciale e non azzardatevi a prenderla in giro" disse Eddie "ma infatti io stavo prendendo in giro te mica la chitarra" risposi guardandolo a mo di sfida "ah si eh? bene la signorina già mi sfida, è così? poi vediamo quante ne riesci ad aspirare in una volta" mi sfidò, sapevo perfettamente a cosa si riferiva "sta pur certo che ti stupirò svitato" dissi colpendolo con i miei capelli, gli altri ci guardavano ridendo "siete proprio incorreggibili" dissero ridendo "zitti voi, queste sono cose tra il papino e la mammina" disse indicando me e se stesso "oh bene, sarete felici di sapere che siamo diventati i vostri genitori" dissi stando al gioco di Eddie "a me non dispiace avere te come mamma ma lui come papà mhhh naaa meglio di no" disse Dustin cercando di stimolare Eddie che non perde tempo a buttarsi addosso a Dustin e scompigliargli i capelli "ok ok Eddie hai vinto tu scusa" urlò Dustin pregando l'amico di fermarsi "io torno subito vado a prendere tutto quello che serve" disse Eddie uscendo dalla stanza...
Passarono metà della serata a giocare a D&D sui materassi per terra mentre io li guardavo da sopra il letto di Eddie... all'improvviso decisi di prendere la chitarra di Eddie mentre lui era troppo concentrato a giocare, iniziai a suonare l'assolo di chitarra eseguito da Brian May in Bohemian Rhapsody e d'un tratto i ragazzi si girarono verso di me stupiti... finito di suonare Eddie si avvicinò a me mentre non scollava gli occhi da me "TU SEI UN MITO" mi urlò in faccia, io mi misi a ridere "E TU MI HA FATTO PRENDERE UNO SPAVENTO" gli urlai a mia volta "PERDONAMI... ok basta urlare... SEI STATA GRANDE" disse continuando ad urlare "GRAZIE MA ORA CALMATI" urlai ridendo "si scusami... ma l'avete sentita?" disse rivolgendosi agli altri "cazzo si ma dove hai imparato?" mi chiese Lucas "stando da sola ho avuto il tempo come maestro" risposi "dio posso sposarti?!!!" esclamò Eddie con tono scherzoso "oh se proprio vuoi" dissi facendo la finta vanesia, lui rise divertito con gli altri...

Ormai tutti si erano addormentati ed io mi svegliai nel cuore della notte e andai in bagno solo che aprendo la porta del bagno mi ritrovai Eddie "oddio scusami non volevo" dissi coprendomi gli occhi per vergogna "ma va non preoccuparti, entra io stavo uscendo" disse tranquillizzandomi "che ci fai sveglio?" chiesi entrando e sedendomi sul gabinetto "be come te dovevo fare i miei bisognini" rispose ridendo "mi sembra giusto" dissi ridendo... D'un tratto notai che Eddie non la smetteva di guardarmi "qualcosa non va?" chiesi preoccupata "no no... anzi si..." disse chiudendo la porta del bagno violentemente, io mi alzai di scatto sorpresa...

By Gaia

you are my drug || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora