Poco dopo mi alzai, andai a vestirmi, presi il mio walkman ed uscì di casa... mi feci una lunga passeggiata serale quando ad un certo punto, verso mezzanotte, mi fermai, mi sedetti per terra ed incominciai a piangere, non riuscivo a controllare le lacrime che uscivano, non capivo il perchè di quell'attacco improvviso di pianto...
Mi trovavo li da un po' quando d'un tratto sentì una macchina fermarsi a pochi passi da me, alzai gli occhi e riconobbi la macchina di Eddie "ehi ma che fai qui da sola?" chiese preoccupato "mi sono fermata mentre ascoltavo la musica..." risposi sorridendo lievemente, all'improvviso notai che Eddie aveva dei lividi in faccia e il naso che colava "che ti sei fatto?" gli domandai mentre mi alzavo "oh niente di che... ho fatto a botte con tuo fratello diciamo" rispose "come con mio fratello?!" esclamai stupita "già, l'ho lasciato fare perchè ha agito in buona fede diciamo" rispose guardandomi negli occhi "come ha agito in buona fede?" esclamai perplessa "voleva solo difenderti, anche se onestamente non me l'aspettavo" disse ancora dolorante "oh vabbè comunque poteva evitare di farti sanguinare" dissi pulendogli il sangue che colava dal naso "non importa... vuoi che ti accompagno a casa?" mi chiese "si grazie, non mi sento al sicuro a camminare da sola a quest'ora" risposi precipitandomi nella sua macchina, lui entrò e fece partire la macchina "ora posso sapere che facevi sola seduta per terra?" mi domandò preoccupato "ero uscita a fare una passeggiata e mi sono seduta perchè ero stanca" gli mentì di nuovo "ma eri accovacciata come se stessi piangendo" aggiunse preoccupato "sono solo stanca Eddie non preoccuparti" risposi con voce stridula "va bene se lo dici tu" rispose poco convinto... Arrivammo a casa mia "io vado prima che Nathan ti picchi di nuovo" dissi ridendo "già meglio che vada" disse ridendo, ci salutammo ed io entrai in casa, c'era Nathan ad aspettarmi "ehi ho saputo che hai picchiato Eddie" dissi appena entrata "già, ma come l'hai saputo?"chiese curioso "me l'ha detto lui" lo guardai "lo frequenti ancora?" chiese perplesso "no, io mi trovavo vicino a casa sua e ci siamo incontrati tutto qua" dissi dandomi una manata sulla fronte "va bene, visto come l'ho ridotto?" disse vantandosi "l'hai ridotto male..." mi fermai notando la manica della mia giacca sporca del sangue di Eddie ed iniziai ad annusare quella parte "che fai?" chiese confuso mio fratello "volevo capire se era il suo sangue" risposi "gli hai pulito il sangue?!" esclamò schifato "stava gocciolando per terra!" esclamai "non è che ti piace ancora quel carciofo?" chiese sospettoso "che speri? che mi passi tutto così come se nulla fosse? è normale che ancora un po' mi piace" risposi infastidita "devi togliertelo dalla testa sorella, non è per niente il ragazzo adatto per te" mi disse abbracciandomi "lo so, non preoccuparti..." risposi... in realtà non riuscivo a capire se Eddie fosse adatto o no per me, sapevo però che io per lui ero adatta... si vedeva una spaventosa differenza tra quando stava con me e quando stava con quell'oca giuliva, era più infelice e si vedeva chiaramente...Mi addormentai ma quella fu una notte orribile...
NEI SOGNI DI GAIA
Mi trovavo in un bosco buio, spaventata da quest'ultimo quando all'improvviso vidi una figura in lontananza che a mano a mano che mi avvicinavo la figura si divise in due, "chi siete?" chiesi spaventata "ma come Gaia... non mi riconosci?" disse una delle sagome avvicinandosi all'unico fascio di luce... quando il suo viso si illuminò "Liam?" balbettai "sai ho avuto il piacere di conoscere Eddie..." mi disse indicandolo dietro di se, così capì che l'altro era proprio Eddie "...sai ho capito perchè non sei mai riuscita a farti degli amici dopo che lui è morto... hai sempre saputo che fai schifo e non volevi che altri si buttassero sotto un camion a causa tua" mi disse Eddie "non è vero..." dissi incominciando a piangere "che c'è piccolina? non piangere, sei solo la persona più noiosa e brutta che abbia mai visto... per questo mi sono ucciso" aggiunse Liam "ma va che dici... noiosa è un complimento per lei" disse Eddie ridacchiando... all'improvviso fui sopraffatta da una rabbia tale da prendere un ramo appuntito e correre verso i due per poi infilzare entrambi col ramo. Anche se li avevo definitivamente messi k.o. sentivo le loro risate farsi sempre più forti a tal punto di decidere di infilarmi il ramo nella croce degli occhi...
NELLA VITA REALE
Mi svegliai con le lacrime agli occhi, guardavo fissa il muro davanti a me con gli occhi appannati... mi tranquillizzai rendendomi conto che era stato solo un incubo ma ero talmente insicura che presi il telefono e chiamai Eddie che, nonostante l'orario, mi rispose "pronto chi è?" rispose assonnato "ehi Eddie scusami sono io..." risposi con voce strozzata "ehi, che succede?" chiese preoccupato "tu non pensi che io sia noiosa e brutta vero?" chiesi iniziando a piangere "ehi ehi calmati, perchè mi chiedi una cosa del genere?" mi chiese preoccupato "ho fatto un incubo..." risposi con voce stridula simile a quella di una bambina "capisco... tesoro non penso assolutamente che tu sia noiosa e soprattutto brutta... sei una delle ragazze più belle che io abbia mai visto" rispose intenerito, io arrossì lievemente "davvero?" chiesi insicura "certo, non te lo direi se no" rispose "non pensare mai più una cosa del genere promesso?" aggiunse "promesso e scusami per averti svegliato" risposi "non preoccuparti, avevi bisogno di tranquillizzarti" disse con tono gentile "già, allora ti lascio dormire... grazie ancora e buonanotte Eddie" dissi imbarazzata "buonanotte principessa" esclamò per poi chiudere immediatamente la chiamata, "p-principessa?" esclamai balbettando, in pochi secondi mi accorsi di essere rossa come un peperone... mi aveva chiamata principessa senza volerlo o l'aveva fatto apposta?
INTANTO DA EDDIE
Ma di quanti problemi sono afflitto... l'ultima parola che avrei dovuto dirle... l'avrò ferita? mi odia di nuovo?.. che nervi sentirmi una persona di merda, soprattutto nei suoi confronti, era una ragazza così speciale e io volevo sbattere la testa sul muro per come l'avevo trattata... mi addormentai con gli occhi bagnati e più confuso che mai...
By Gaia
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you are my drug || Eddie Munson
أدب الهواة|RIASSUNTO| Dopo aver passato la sua infanzia a New Orleans, Gaia torna alla sua città natale, Hawkins, all'età di 17 anni. Non è mai riuscita a socializzare con gli altri suoi coetanei ma arrivata qui un ragazzo riesce ad attirare la sua attenzione...